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Notiziario Marketpress di
Giovedì 14 Giugno 2007 |
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MIGLIORARE LA CREDIBILITÀ DEL CONSIGLIO ONU SUI DIRITTI DELL´UOMO
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Bruxelles, 14 giugno 2007 - Il Parlamento europeo si rammarica che il Consiglio per i diritti dell´uomo dell´Onu abbia omesso di agire in talune crisi urgenti come in Darfur e che i suoi membri adempiano a volte solo formalmente al rispetto dei diritti umani. Chiede poi criteri chiari per il riesame periodico e che le procedure speciali non siano influenzate dalla politica. L´ue dovrebbe quindi respingere qualsiasi compromesso che metta in pericolo la capacità del Consiglio di svolgere pienamente il proprio ruolo. In vista della 5a sessione del Consiglio per i diritti dell´uomo dell´Onu (Hrc), il Parlamento ha adottato una risoluzione sostenuta da Pse, Alde/adle, Uen, Verdi/ale, Gue/ngl e altri deputati a titolo personale, che sottolinea anzitutto come le Nazioni Unite rappresentino «una delle organizzazioni più adeguate per affrontare in maniera globale la tematica dei diritti umani e le sfide che l´umanità sta affrontando oggi» e, in tale contesto l´Hrc potrebbe rappresentare «una piattaforma efficace». Il Parlamento si compiace poi dell´organizzazione delle sessioni speciali per reagire a crisi urgenti, ma esprime preoccupazione in merito al fatto che il Consiglio per i diritti dell´uomo «abbia omesso di agire per risolvere molte delle crisi dei diritti dell´uomo più urgenti a livello mondiale». Si rammarica in particolare «della debole risoluzione sul Darfur» nonché della decisione di porre fine all´esame dei ricorsi sulle violazioni dei diritti dell´uomo da parte dell´Iran e dell´Uzbekistan. I membri del Consiglio rispettino i diritti dell´uomo Nel prendere nota dei risultati della elezione dei 14 nuovi membri del Consiglio per i diritti dell´uomo, il Parlamento si compiace del fatto che la Bielorussia non sia stata eletta ma, tuttavia, si rammarica che taluni paesi con situazioni problematiche nel campo dei diritti umani siano stati eletti, sulla base di situazioni formalmente impeccabili. I deputati ribadiscono quindi la necessità che i membri del Consiglio per i diritti dell´uomo adempiano ai loro obblighi di cooperare pienamente con le procedure speciali «in modo da sottolineare il ruolo che essi hanno per mantenere l´universalità dei diritti dell´uomo». Incoraggiano inoltre l´Ue a continuare a sostenere la necessità di criteri di appartenenza per essere eletti nonché di controlli sull´effettiva attuazione degli impegni elettorali presi dagli Stati membri. Criteri chiari per il riesame e procedure speciali non influenzate dalla politica Il meccanismo di riesame periodico universale (Upr), è per il Parlamento un mezzo potenziale per migliorare l´universalità del controllo delle prassi e degli impegni dei diritti dell´uomo in tutto il mondo, sottoponendo tutti gli Stati membri delle Nazioni Unite a pari trattamento e scrutinio. I deputati sottolineano tuttavia che tale obiettivo può essere raggiunto soltanto se il riesame coinvolge esperti indipendenti in tutte le fasi del processo di riesame e un efficace meccanismo di seguito basato sui risultati. Si dichiarano quindi estremamente preoccupati per la tendenza attuale. Il Parlamento rivolge pertanto un invito a tutti gli Stati membri delle Nazioni Unite affinché garantiscano che il riesame «si basi su informazioni obiettive ed affidabili nonché su criteri comuni . Quali la dichiarazione universale dei diritti dell´uomo». Nel processo di riesame dovrebbero poi essere incluse disposizioni per il seguito, per cui gli Stati sotto esame dovranno riferire all´Hrc sull´attuazione delle sue raccomandazioni. E´ anche sottolineata l´importanza della trasparenza del processo per tutti i partecipanti e le persone interessate nonché dell´effettiva partecipazione delle Ong nel corso di tutta la procedura. Nel sottolineare che le procedure speciali rappresentano la base di tutta la struttura delle Nazioni Unite per i diritti dell´uomo, che svolge un ruolo critico per la protezione e la promozione dei diritti umani, i deputati rilevano che la credibilità e l´efficacia dell´Hrc «si basa sulla cooperazione con le procedure speciali e con la loro piena attuazione nonché sull´adozione delle riforme e dei meccanismi in modo che ciò rafforzi la sua capacità di risolvere le violazioni dei diritti dell´uomo nel mondo». Sollecitano pertanto tutti gli Stati membri delle Nazioni Unite a mantenere il livello di indipendenza di queste procedure speciali «sottraendole ad un´influenza politica dei governi» e a garantire che la loro applicazione e le raccomandazioni conclusive «vengano prese in considerazione quale elemento essenziale di qualità della consulenza». In proposito, esprimono peraltro preoccupazione per il progetto di codice di condotta presentato in nome del gruppo africano, «che indebolisce notevolmente i meccanismi e la loro capacità di tutela». Coinvolgimento dell´Unione europea Il Parlamento, nel riconoscere il coinvolgimento attivo della Ue e dei suoi Stati membri nel primo anno dei lavori dell´Hrc e prevedendo «una brillante presidenza da parte della Romania», invita l´Unione europea a ribadire e consolidare la sua solida posizione in merito alle preoccupazioni summenzionate «che hanno un´importanza cruciale per il futuro funzionamento efficace dell´Hrc». L´unione europea dovrebbe quindi respingere qualsiasi compromesso «che metterebbe in pericolo la capacità del Consiglio per i diritti dell´uomo di svolgere pienamente il proprio ruolo di tutela e promozione dei diritti umani nel mondo». Ribadendo, infine, l´invito all´Unione europea di utilizzare più efficacemente il suo aiuto e il suo appoggio politico nei confronti dei paesi terzi per incentivarli a cooperare con l´Hrc, il Parlamento ritiene che gli Stati membri dell´Ue «debbano agire con coerenza e coordinamento per contribuire al successo del Consiglio per i diritti dell´uomo». Attende inoltre di ricevere gli studi concernenti la situazione dei diritti umani nei paesi membri dell´Hrc e l´efficacia del ruolo ivi svolto dai membri europei. . |
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