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Notiziario Marketpress di Giovedì 21 Giugno 2007
 
   
  GELLI, “NELLE SCUOLE TOSCANE AL VIA DA SETTEMBRE L’ORA DI LEGALITÀ” IL VICEPRESIDENTE HA SALUTATO LA DELEGAZIONE DEI 300 GIOVANI IN PARTENZA PER I CAMPI DI LAVORO NELLE TERRE CONFISCATE ALLA MAFIA IN CALABRIA, SICILIA E PUGLIA

 
   
  Firenze, 21 giugno 2007 - L’educazione alla legalità diventerà materia di studio nelle scuole toscane. Nelle prossime settimane Regione e Direzione scolastica regionale sottoscriveranno un accordo che prevede l’inserimento in via sperimentale di uno spazio dedicato ai temi della legalità nelle scuole che lo richiederanno a partire da settembre. La novità è stata annunciata dal vicepresidente della Regione Toscana Federico Gelli nel corso dell’incontro svoltosi a Palazzo Bastogi con una delegazione dei 300 ragazzi toscani che nel corso dell’estate lavoreranno nei campi confiscati alla mafia in Calabria, Sicilia e Puglia, incontro cui ha partecipato anche l’ex procuratore nazionale antimafia Pierluigi Vigna. “Sarà uno spazio aperto in cui studenti e docenti potranno confrontarsi su questi temi, magari con l’ausilio di qualche testimone prestigioso come il procuratore Vigna”. L’ora della legalità, ha evidenziato ancora, è parte di un percorso che affonda le sue radici proprio nel progetto ‘Liberarci dalle spine’ che riparte in questi giorni; un progetto che da tre anni vede centinaia di giovani toscani impegnati con il loro lavoro a dare il loro contributo per ‘liberare dalle spine’ una terra bellissima e ricca di potenzialità, ma anche di drammi e di paure legate alla presenza e all’attività di cosche mafiose e camorristiche. I partecipanti erano 86 nel 2004, 204 nel 2006, sono 311 quest’anno. Si tratta di studenti, di scout e aderenti a parrocchie, gruppi, associazioni provenienti da tutta la regione, cui si aggiungono alcuni ragazzi americani e svizzeri, e di età compresa fra i 18 e i 25 anni. I giovani, con 14 turni di due settimane lavoreranno per tutta l’estate a Corleone e Monreale (Palermo), Canicattì (Agrigento), nella piana di Gioia Tauro (Reggio Calabria) per aiutare alcune cooperative locali nei lavori agricoli (trebbiatura del grano, raccolta dei pomodori, raccolta di ortaggi, di melanzane e peperoncini) necessari per far produrre i campi sottratti al controllo delle cosche mafiose. Un gruppo di una trentina di ragazzi si dedicherà invece ad attività di animazione e di socializzazione con i bambini della locride. In tutti i casi all’attività di lavoro si affiancheranno momenti di riflessione, di incontro con gruppi e personalità locali dell’antimafia. “Farete un’esperienza significativa e importante - ha detto loro Pier Luigi Vigna – innanzitutto perché potrete conoscere da vicino i luoghi di fatti di cui non parlano i libri di storia. E poi potrete anche imparare, come si dice ‘a fare impresa’ osservando e incontrando il lavoro di questi giovani che hanno realizzato nella forma cooperativa delle realtà imprenditoriali”. “Il vostro è un grande gesto di solidarietà - ha evidenziato Gelli – che però vi permetterà di fare grandi scoperte: per esempio apprezzerete il coraggio di questi giovani del sud, che hanno accettato questa sfida perché credono in un futuro diverso per la loro terra”. I ragazzi a loro volta hanno trasmesso le loro sensazioni alla vigilia della partenza: “e non dite che sacrifichiamo 15 giorni di vacanza, perché sarà un’esperienza sicuramente preziosa e ricca”. Un’esperienza che potranno comunicare ai loro coetanei utilizzando un blog che sarà allestito sul sito www. Intoscana. It appositamente per l’iniziativa. Tra i giovani partecipanti anche alcuni ex tossicodipendenti delle comunità il Doccio di Bientina e Incontro di Pistoia. “In passato facendo uso di droga abbiamo indirettamente contribuito alle attività connesse alla mafia. Per questo andare a lavorare con chi combatte la mafia è per noi è un’occasione di riscatto”. I progetti di campi di lavoro sostenuti dalla Regione Toscana sono due: il progetto “E!state Liberi!” e il progetto “Mandorlo Fiorito”. Il primo promosso dalla Regione Toscana, da Libera e dall’Arci toscana che prosegue l’esperienza del progetto “Liberarci dalle Spine” e riguarda i campi di lavoro sui terreni confiscati alle mafie. Il secondo promosso dall’associazione “Cieli Aperti” di Prato che consiste in attività di animazione per ragazzi e di turismo responsabile. .  
   
 

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