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Notiziario Marketpress di Giovedì 21 Giugno 2007
 
   
  LE CATEGORIE ECONOMICHE ALLA PROVINCIA DI BARI

 
   
   Bari, 21 giugno 2007 - Va garantito dalla Provincia di Bari, come dalle altre Amministrazioni provinciali pugliesi, l’integrale espletamento delle funzioni amministrative in materia di formazione professionale a seguito della delega regionale. Lo richiedono le categorie produttive attraverso la giunta della Camera di Commercio di Bari, esprimendo perplessità sull’attuale gestione delle competenze da parte della Provincia di Bari, che di fatto, al termine dei corsi, non garantisce agli interessati il conseguimento dei titoli e delle idoneità professionali attraverso lo svolgimento degli esami finali. “La Provincia di Bari, in quanto soggetto delegato dalla Regione Puglia, - dichiara il presidente della Camera di Commercio di Bari, Luigi Farace - ha l’obbligo di garantire l’erogazione di un servizio di interesse pubblico, quale è la formazione professionale, nella sua totalità. La formazione è uno strumento strutturale e strategico per lo sviluppo economico e sociale del territorio. Obiettivo della delega regionale era difatti assicurare una maggiore coerenza fra i servizi per l’impiego e le politiche formative e del lavoro. Occorre quindi dar seguito a questo disegno, che invece attualmente registra una distonia nei rapporti fra le parti coinvolte, che non può che incidere negativamente sul fruitore finale del servizio. Chi ha sostenuto i corsi vede compromesso il suo impegno e la sua legittima ambizione di inserimento occupazionale. Imprese e lavoratori pagano inevitabilmente le conseguenze di una macchina che funziona solo in parte. Parliamo tanto della necessità di fare sistema e di servizi alle imprese ma continuiamo a imbatterci in “irrazionalità amministrative” che ci allontanano da obiettivi di competitività, a tutti i livelli. Credo che ognuno debba fare la sua parte nella maniera migliore. Che si cerchi di risolvere quanto prima il problema perché ne vanno di mezzo valori e diritti fondamentali dei cittadini”. .  
   
 

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