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Notiziario Marketpress di Giovedì 21 Giugno 2007
 
   
  ARCHITETTURA ED EFFICIENZA ENERGETICA: CREMONA TRA LE “BUONE PRATICHE” DELL’ONU CONVEGNO SULL’ECO-ARCHITETTURA IL 28 GIUGNO A CREMONA. TRA I RELATORI RICARDO JORDÀN FUCHS DIRETTORE PROGETTI DI SVILUPPO DELLE NAZIONI UNITE

 
   
  Bergamo, 21 giugno 2007 - Ogni mese, secondo dati pubblicati dall’Onu nel 2006, sulla terra si inurbano circa otto milioni dì persone, ovvero ogni quattro settimane viene costruita una "nuova città" delle dimensioni di Londra - una nuova Milano ogni settimana. Il mondo si sta urbanizzando sempre più, ma il modello di sviluppo urbano utilizzato sino ad ora sembra generare conseguenze negative ormai insostenìbili. L´ambiente costruito dall´uomo determina un contesto destinato a condizionare la qualità della vita dei cittadini. Le nostre città sono inquinate, richiedono sempre più energìa, sono soggette a bìack out e soffocano nel traffico. Gli edifici consumano più energìa di industria e trasporti, e quindi sono tra i principali responsabili di emissioni nocive. In Italia le nostre architetture sono responsabili di circa il 40% dei consumi energetici annui, e quindi del 40% di emissioni nocive. Questi pochi dati sono probabilmente sufficienti a spiegare come ìl corrente modello dì sviluppo edile sia considerato insostenìbile da tutte le maggiori istituzioni del pianeta. Il miglioramento della qualità della vita è da sempre una delle principali vocazioni estetiche dell´architettura. Quali sono le nuove linee guida progettuali per migliorare le condizioni di vita nelle nostre città? Può l´architettura contemporanea contribuire a risolvere le principali problematiche della società del domani? Durante il recente G8 gli statisti della Terra hanno sottolineato come l´emergenza ambientale generi emergenze economiche e sociali. Ogni attore del settore produttivo è chiamato a responsabilizzarsi. I progettisti, con la filiera edile, possono contribuire in maniera determinante. Costruire edifici sostenibili è necessario per garantire a noi e alle future generazioni pari risorse e qualità dì vita: è una priorità che disegna la nuova frontiera per l´architettura contemporanea, che - per essere tale - o deve impegnarsi a risolvere le criticità della sua epoca, garantire prestazioni sostenibili, e, attraverso peculiari linguaggi semantici, creare la cultura del rispetto di un futuro comune. Nel Libro verde del 2005 sull’efficienza energetica, la Commissione ha mostrato come sia possibile risparmiare fino al 20% dei consumi energetici in Europa: ciò equivarrebbe ad un risparmio pari a 60 miliardi di euro sull’energia e contribuirebbe in modo significativo a garantire la sicurezza energetica e a creare fino a un milione di nuovi posti di lavoro nei settori direttamente interessati. Per tradurre in pratica entro il 2020 questo potenziale la Commissione proporrà ai Paesi membri un Piano d’azione sull’efficienza energetica. Una strategia articolata su diversi direttrici, tra le quali un ruolo centrale avrà il tema dell’efficienza energetica a lungo termine, compresa l’efficienza negli edifici, soprattutto pubblici. Con il decreto legislativo 19 agosto 2005 n. 192, ed il successivo decreto legislativo 29 dicembre 2006 n. 311, di recepimento della direttiva n. 2002/91/ Ce, anche per il settore italiano dell´edilizia vengono stabiliti i criteri, le condizioni e le modalità al fine di migliorare le prestazioni energetiche degli edifici per : “favorire lo sviluppo, la valorizzazione e l’integrazione delle fonti rinnovabili e la diversificazione energetica, introducendo, inoltre, una metodologia di calcolo, i requisiti della prestazione energetica per il contenimento dei consumi, nonché le modalità di esercizio e di conduzione degli impianti termici. ". Una delle più importanti novità della normativa è la certificazione energetica dell´edificio. Necessaria per tutte le nuove costruzioni e le ristrutturazioni di edifici superiori a 1000mq. Il certificato sarà indispensabile negli atti di compravendita e di locazione dell´edificio o di parte di esso, incidendo anche sul valore immobiliare dello stesso. Nel certificato è indicata la quantità di energia consumata annualmente dall´edificio, vale 10 anni e riporta dettagliate informazioni sull´involucro edilizio e sugli impianti tecnologici installati. In Italia questo settore sta muovendo i primi, decisivi passi ma, a partire dai prossimi anni, è destinato a produrre vere e proprie rivoluzioni. Cremona ha deciso, da tempo, di porre grande attenzione ai temi dell’efficienza energetica. Per fare il punto della situazione e tracciare le prossime tappe evolutive il Comune di Cremona, nell’ambito della rassegna “Futuro e architettura contemporanea”, ha organizzato per il 28 giugno un convegno che si terrà a partire dalle 17 nella sala Puerari, Museo Civico "Ala Ponzone" via Ugolani Dati, 4 a Cremona. Relatori: Ricardo Jordàn Fuchs Direttore Progetti di Sviluppo delle Nazioni Unite, Gian Carlo Magnoli Architetto, (e responsabile del centro per l’architettura sostenibile istituito presso il Polo per l’innovazione tecnologica della provincia di Bergamo), Franco Albertoni Presidente Aem Cremona e Daniele Soregaroli Assessore all´Urbanistica. Al centro dell’incontro l’innovativo progetto della nuova palazzina direzionale di Aem. La costruzione sarà uno dei primi edifici pubblici italiani costruiti secondo i più avanzati criteri dell´eco-architettura, che consentono di ridurre drasticamente la spesa energetica e abbattere l´inquinamento di Co2 prodotto dal riscaldamento, l´illuminazione e la climatizzazione. L´edificio, progettato da un team formato dall’ing. Silvano Pedrabissi, dall’ arch. Gian Carlo Magnoli, dall’ ing. Silvia Fara e dall’ ing. Giorgio Elidoro sarà destinato ad ospitare anche la sede di Linea Group e sorgerà all´interno del Centro Servizi Aem. Come evidenzierà Ricardo Jordan Fuchs nel suo intervento “Edifici per città sostenibili, gli obiettivi del Millennio delle Nazioni Unite” la sede Aem di Cremona è uno dei 20 progetti ammessi al concorso internazionale per le buone pratiche di efficienza energetica promosso dalle Nazioni Unite: una architettura italiana è candidata ad essere inserita nell’albo d’onore delle “Best Practice” dell’Onu. .  
   
 

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