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Notiziario Marketpress di Mercoledì 11 Luglio 2007
 
   
  FIRMATO A VIENNA IL MEMORANDUM DEI GOVERNI ITALIANO E AUSTRIACO PER IL TUNNEL DEL BRENNERO

 
   
  Trento, 10 luglio 2007 - Passo davvero importante, quello compiuto ieri a Vienna dal tunnel del Brennero. Parterre du roi, non a caso: c’erano infatti il cancelliere austriaco Alfred Gusenbauer, i ministri dei Trasporti d’Italia, Austria e Germania, la ministra degli esteri austriaca, il responsabile per l´Unione europea del Corridoio I (Berlino-palermo), Karel van Miert e i presidenti dei tre territori dell’Euregio: Lorenzo Dellai (Provincia autonoma di Trento), Luis Durnwalder (Provincia autonoma di Trento) ed Herwig van Staa (Tirolo). “La presenza, qui a Vienna, delle regioni interessate a questo grande progetto – ha detto il presidente Dellai - è un segno di grande corresponsabilità: altrove i potrei locali contrastano i grandi progetti di infrastrutturazione. Da noi invece i territori fin dall’inizio sono stati protagonisti convinti e responsabili di questo progetto”. Il capo dell’esecutivo trentino ha anche spiegato come, “nonostante le nuove prospettive di allargamento ad Est dell’Europa, i collegamenti Nord-sud conservino ancora una loro natura fortemente strategica” e come il corridoio del Brennero “abbia in questo senso un’importanza europea fondamentale. I nostri territori – ha detto ancora – si sono assunti le responsabilità e continueranno a farlo nella convinzione che solo attraverso l’opzione ferroviaria sarà possibile rendere compatibile la modernizzazione economica con il rispetto dell’ambiente e del territorio”. Dellai ha anche espresso viva soddisfazione per gli impegni dichiarati dal ministro Di Pietro, che anche oggi a Vienna ha ribadito come per l’Italia il tunnel del Brennero sia inscindibilmente connesso con la realizzazione della nuova tratta da Verona fino a Fortezza. In questo senso, ha proseguito Dellai, è anche estremamente importante per il Trentino che nell’ultimo dpef (il documento di programmazione economica e finanziaria del governo) sia stato inserito fra le tratte prioritarie, accanto al bypass di Bolzano, anche il bypass ferroviario di Trento e Rovereto. Il presidente Dellai infine ha sottolineato come l’accordo di oggi non sia solo fondamentale per un progetto importante di connessione infrastrutturale, ma abbia anche un’importanza più vasta: “il corridoio del Brennero infatti è sempre stato e sarà sempre di più anche un veicolo di cooperazione politica ed economica”. Importante anche il fatto che durante l’incontro con Dellai, l´ex commissario europeo e attuale responsabile del Corridoio I van Miert abbia annunciato che sottoporrà una relazione positiva al commissario ai trasporti Jacques Barrot a proposito del finanziamento europeo del progetto del Brennero. Con la firma oggi a Vienna, da parte del ministro ai lavori pubblici italiano Antonio Di Pietro e del collega austriaco Werner Faymann, del memorandum italo-austriaco sul tunnel di base del Brennero, è stata dunque posta una pietra miliare lungo il percorso che porterà alla realizzazione del raddoppio della ferrovia del Brennero. Il documento, sottoscritto come detto anche alla presenza del presidente della Provincia autonoma di Trento Lorenzo Dellai, dei governatori degli altri territori interessati dalla tratta ferroviaria, e del responsabile per l’Unione europea del cosiddetto Corridoio 1 (Berlino-palermo) Karel van Miert, impegna infatti i governi di Italia e Austria a finanziare la realizzazione dell’opera per la parte non coperta dal finanziamento Ue. La percentuale massima di finanziamento europeo consentita è del 30%. Entro il prossimo 20 luglio la società europea Bbt (Brenner basis tunnel) dovrà presentare a Bruxelles la relativa richiesta di finanziamento, ipotizzata in circa 2 miliardi di euro; la domanda non sarebbe possibile senza però l’assunzione del contestuale impegno da parte dei governi interessati a far fronte alla propria parte di oneri. Per questo il memorandum di oggi può essere definito a buon diritto una “milestone”, una tappa fondamentale sul percorso che porterà alla realizzazione del tunnel del Brennero, opera lungamente attesa e lungamente rimandata, proprio a causa degli ingenti costi di realizzazione. L’impegno sottoscritto dal ministro Di Pietro, peraltro, è del tutto conseguente alla decisione assunta dal Cipe nella sua ultima riunione, che riguarda il finanziamento da parte del Governo italiano delle tratte di accesso a sud del tunnel, che sono anche quelle che riguardano più da vicino il Trentino. La Provincia autonoma di Trento, lo ricordiamo, figura tra i soci di Tfb (Tunnel ferroviario del Brennero), finanziaria di partecipazione che detiene la quota italiana di Bbt. La galleria di base del Brennero – a due canne - avrà una lunghezza di 57 Km. Il programma di esercizio stabilito per la configurazione finale è di almeno 400 treni al giorno, di cui 320 merci. Il portale nord della galleria di base del Brennero è ubicato poco prima dell’ingresso nella stazione di Innsbruck, mentre il portale sud è situato all’ingresso della stazione di Fortezza. Il tunnel – e il conseguente raddoppio della tratta ferroviaria - rappresenta uno degli anelli fondamentali della attuale politica europea di riequilibrio modale dei trasporti, consistente nel trasferimento dalla gomma alla rotaia di gran parte delle merci. A margine dell’incontro di oggi nella capitale austriaca, i presidenti Dellai e Durnwalder hanno avuto modo di sottoporre di nuovo al ministro Di Pietro e a van Miert la questione relativa alla concessione A22 in relazione alla possibilità di valorizzare l’autostrada del Brennero come partner per l’intera operazione del Brennero. .  
   
 

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