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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 05 Settembre 2007 |
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BRUXELLES, PESCA: GLI STATI MEMBRI COLLABORANO PER SALVARE IL MERLUZZO BIANCO NEL MARE DEL NORD
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L’agenzia comunitaria di controllo della pesca (Accp) ha adottato il 13 luglio un piano operativo di controlli congiunti multinazionali sulle attività di pesca nel Mare del Nord e nelle zone adiacenti. Questa iniziativa segna l’inizio di una mobilitazione innovativa e coordinata tesa a combattere il sovrasfruttamento delle risorse ittiche e salvare gli stock minacciati di merluzzo bianco. Questo piano di intervento congiunto per il Mare del Nord consentirà a sette Stati costieri di mettere in comune i mezzi operativi (ispettori, motovedette, aerei, ecc. ) per utilizzarli in modo più efficace e uniforme a fini di controllo delle attività di pesca. Il piano, articolato in sette campagne transfrontaliere di ispezione e sorveglianza, si svolgerà per tutto il 2007. Piani analoghi verranno messi in opera anche nelle altre zone di pesca dell’Ue. “Mi compiaccio per questo primo piano di intervento congiunto nato sotto l’egida della nuova Agenzia comunitaria di controllo della pesca”, ha commentato il Commissario europeo per la Pesca e gli Affari marittimi Joe Borg. “Simili iniziative sono necessarie per garantire un uso quanto più possibile razionale ed efficiente delle risorse disponibili. Gli Stati membri partecipanti danno un ottimo esempio di collaborazione tra loro e con la nuova Agenzia di controllo. Questi piani ridaranno fiducia ai pescatori, che potranno contare su un sistema più uniforme di controllo e di ispezione della pesca nell´insieme dell’Unione”. Il direttore esecutivo dell’Accp Harm Koster ha dichiarato a sua volta: “L’adozione del primo piano di intervento congiunto rappresenta una pietra miliare per l’Agenzia comunitaria di controllo della pesca. Mi rallegro che siamo riusciti a coordinare questa complessa operazione nei primi sei mesi di attività della nostra Agenzia e sono doppiamente lieto della disponibilità e dello spirito di collaborazione manifestati dagli Stati membri. Tutto ciò lascia sperare che il piano darà frutti destinati a durare ben più a lungo delle sette campagne di ispezione previste, incoraggiando la cooperazione su tutti i fronti, promuovendo l’ulteriore armonizzazione dei controlli nel settore della pesca e consentendo così ai pescatori di operare in condizioni di parità in tutte le acque dell’Ue”. Il piano di intervento congiunto per il Mare del Nord, il Kattegat, lo Skagerrak e la Manica orientale è il primo nel suo genere. Esso coordina l’uso delle risorse messe in comune da sette Stati membri dell’Ue: Belgio, Danimarca, Francia, Germania, Paesi Bassi, Svezia e Regno Unito. Il piano è incentrato sul programma di monitoraggio per la ricostituzione degli stock di merluzzo bianco, istituito nel 2005. Le ispezioni e le attività di sorveglianza saranno mirate ai pescherecci che utilizzano attrezzi da pesca suscettibili di catturare il merluzzo bianco come specie bersaglio o come specie accessoria. Saranno condotte ispezioni anche a livello di trasporto e di commercializzazione del merluzzo bianco. Ognuna delle sette campagne congiunte sarà diretta di volta in volta da uno degli Stati membri partecipanti, con il sostegno dell’Accp. Le squadre di ispezione saranno miste e i mezzi navali e aerei verranno messi a disposizione dai diversi Stati membri. Le motovedette saranno autorizzate a entrare nelle zone di pesca di un altro Stato membro, ma dovranno comunque ottenere il consenso di quest’ultimo per accedere alle sue acque territoriali e dovranno recare a bordo almeno un ispettore del paese interessato. Gli Stati membri sono stati invitati a rilasciare un’autorizzazione preventiva che permetta l’accesso alle acque territoriali a tutti i mezzi navali e aerei che saranno utilizzati nelle varie campagne di ispezione. Nell’ambito della politica comune della pesca (Pcp), ciascuno Stato membro è responsabile della corretta applicazione delle misure sulla pesca nelle proprie acque e sul proprio territorio. L’agenzia comunitaria di controllo della pesca è stata istituita sulla scia della riforma della Pcp del 2002, per rispondere all´esigenza di uniformare le condizioni di esercizio delle attività di pesca nell’insieme dell’Ue e per responsabilizzare gli operatori al rispetto della normativa sulla pesca. In funzione dall’inizio del 2007, l’Agenzia ha il compito di organizzare il coordinamento e la cooperazione tra le attività nazionali di controllo e di ispezione, affinché le norme della Pcp siano debitamente rispettate e applicate. La sede dell’Agenzia è stabilita a Vigo, in Spagna, ma è provvisoriamente ubicata a Bruxelles. . |
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