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Notiziario Marketpress di Mercoledì 05 Settembre 2007
 
   
  LA FES ANNUNCIA SVOLTE IMMINENTI NELLA DATAZIONE GEOLOGICA

 
   
  Bruxelles, 5 settembre 2007 - Gli scienziati della Fondazione europea della scienza (Fes) dichiarano che è imminente una svolta nel campo della datazione geologica, ossia l´utilizzo di analisi chimiche per il calcolo dell´età dei campioni geologici. Tale svolta, che dovrebbe combinare gli attuali metodi di datazione con nuovi sviluppi, comporterà una più alta precisione negli archi temporali più lunghi, avvicinandosi maggiormente alle origini della Terra. Gli studiosi ritengono che questo non dovrebbe produrre benefici solo per le scienze della terra, ma anche per altri campi che si basano sulla datazione precisa nel tempo geologico. Le scienze della terra fanno affidamento su un´elevata precisione per poter chiarire cause ed effetti del passato e comprendere le forze che guidano gli eventi dalle ere glaciali alle estinzioni di massa. Al contempo, altre discipline scientifiche, quali la biologia evoluzionistica e le scienze climatiche, dipendono da una precisa misurazione temporale dei processi geologici per ottenere un quadro iniziale per le proprie ricerche. Negli ultimi decenni sono stati compiuti progressi significativi, ma rimangono incertezze che limitano le ricerche nel campo degli avvenimenti importanti del passato e dei processi formativi. Per questo motivo, la Fes ha organizzato un workshop teso a promuovere la posizione di leadership dell´Europa nel campo della geocronologia e ha individuato la necessità di migliorare i tre principali metodi di datazione attualmente utilizzati e di procedere, qualora fosse possibile, a una calibrazione incrociata tra loro per ottenere un livello di precisione persino superiore. «Il principale risultato [del workshop] è che noi miriamo innanzi tutto a lavorare sul potenziamento degli strumenti numerici per calibrare la scala dei tempi geologica», afferma Klaudia Kuiper, responsabile delle convocazioni in ambito del workshop promosso dalla Fes. I metodi attualmente impiegati raggiungono livelli di precisione molto elevati, nell´ordine dello 0,5% - 1%; ciononostante, questo può tradursi nei tempi geologici in un errore di diversi milioni di anni. L´obiettivo sarà la riduzione del margine di errore a un valore inferiore a 0,1%, equivalente a un errore di meno di 100 000 anni su un periodo di 100 milioni di anni. I tre principali strumenti attualmente impiegati per la datazione degli avvenimenti geologici sono la datazione argo-argo, la datazione uranio-piombo e i metodi astronomici. La datazione argo-argo misura il livello di decadimento da un isotopo di potassio in argo, che avviene in maniera prevedibile nel tempo, tenendo conto delle proporzioni dei due diversi isotopi di argo che si formano durante tale processo. Anche la datazione uranio-piombo, uno dei metodi più vecchi e perfezionati, utilizza il decadimento radioattivo. Tuttavia, in questo caso la misurazione è basata su una correlazione tra il decadimento dei due isotopi di uranio che avviene a ritmi differenti, accrescendo pertanto la precisione del risultato. La misurazione astronomica è, invece, molto diversa. Essa utilizza i cambiamenti ciclici a lungo termine nell´orbita e negli assi terrestri. Questi provocano cambiamenti climatici che possono essere misurati nei depositi di sedimenti, fornendo un metodo di datazione che può essere collegato agli avvenimenti geologici. Ciascuno dei metodi ha i suoi pro e i suoi contro. La datazione astronomica è molto precisa, tuttavia solo su periodi di tempo relativamente brevi su scala geologica, fino a circa 250 milioni di anni, pari ad appena il 5% dell´attuale vita della Terra. La datazione radiometrica può misurare la storia del nostro pianeta fino a 4,5 miliardi di anni fa, ma con minore precisione e qualche ambiguità. Al momento, la misurazione astronomica del tempo viene utilizzata per gli avvenimenti degli ultimi 23 milioni di anni, la argo-argo fino a 100 milioni di anni e la uranio-piombo per eventi persino più lontani nel tempo. Ulteriori progressi si potrebbero compiere attraverso la combinazione di questi metodi. Secondo la dottoressa Kuiper, tali progressi condurranno a una nuova generazione di misurazioni della scala dei tempi geologici che, in cambio, genererà nuove conoscenze sugli avvenimenti principali della storia della Terra. La dottoressa Kuiper ritiene che queste ultime potrebbero essere emozionanti come alcune di quelle derivanti dalla precedente generazione di tecnologie di datazione, come la datazione delle grandi glaciazioni del Pleistocene che si collocano all´incirca tra i 2 milioni e gli 11 000 anni fa. Http://www. Esf. Org/ .  
   
 

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