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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 21 Giugno 2006 |
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INCONTRI ALLA GAMEC ITALO ZANNIER “LA FOTOGRAFIA, DAL DAGHERROTIPO AL DIGITALE”
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Bergamo, 21 giugno 2006 - In occasione della mostra monografica dedicata a Mario Finazzi (Chiuduno, Bergamo 1905 - Bergamo 2002), colto esponente della fotografia italiana del dopoguerra, la Gamec – Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo organizza, mercoledì 21 giugno alle ore 18. 00, nello Spazio Parolaimagine, una conferenza tenuta da Italo Zannier, curatore dell’esposizione e tra i maggiori storici della fotografia italiani, dal titolo “La fotografia, dal dagherrotipo al digitale”. La mostra “Mario Finazzi. Fotografie” è in corso alla Gamec di Bergamo fino al 16 luglio 2006 in contemporanea con Giulio Paolini. Fuori programma, Keren Cytter. Atmosphere, Mircea Cantor. Born to be burnt e Aesthetics / Dietetics, progetto vincitore del Premio Lorenzo Bonaldi per l’Arte – Enterprize, Iii edizione. Al termine della conferenza sarà possibile visitare tutte le iniziative in corso alla Gamec che, in occasione della conferenza, prorogano l’orario di apertura. Italo Zannier è docente di Storia e tecnica della fotografia all’Università Ca’ Foscari di Venezia, dopo una lunga permanenza all’Istituto Universitario di Architettura. È stato docente in varie università, tra cui il Dams di Bologna e la Cattolica di Milano. Si è dedicato alla fotografia anche come operatore. Ha curato varie rassegne internazionali e le riviste “Fotologia” e “Fotostorica”. Ha redatto la voce Storia della fotografia per l’Enciclopedia Treccani. Tra i suoi libri, Storia e tecnica della fotografia (Roma 1988), Architettura e fotografia (Roma-bari 1991), Storia della fotografia italiana (Roma-bari 1986), L’occhio della fotografia (Roma-bari 1991), La fotografia in archivio (con Daniela Tartaglia, Firenze 2000), Cento capolavori delle collezioni Alinari (con Charles-henri Favrod, Firenze 2003) e Fantastoria della fotografia (Tavagnacco 2003). Nel 2004 è stato insignito della laurea honoris causa in Conservazione dei Beni Culturali all’Università di Udine. . |
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