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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 26 Settembre 2007 |
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MANIFESTA 7, BIENNALE EUROPEA DI ARTE CONTEMPORANEA PRESENTATI A BOLZANO I CURATORI DELL’EDIZIONE 2008
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Trento, 26 settembre 2007 – Ieri sono stati presentati a Bolzano i curatori di Manifesta 7, la biennale europea di arte contemporanea che avrà luogo in Trentino – Alto Adige dal 19 luglio al 2 novembre 2008. All’appuntamento – che si è tenuto oggi presso la sede di Manifesta a Bolzano – erano presenti, tra gli altri Margherita Cogo, vice presidente e assessore provinciale alla cultura della Provincia autonoma di Trento; Sabina Kasslatter Mur, assessora provinciale alla cultura tedesca della Provincia autonoma di Bolzano; insieme a Hedwig Fijen, direttore International Foundation Manifesta (Amsterdam). L’edizione 2008 della Biennale europea di arte contemporanea sarà curata da Adam Budak (Cracovia/graz), Anselm Franke (Berlino/anversa), Hila Peleg (Tel Aviv/berlino) e dai membri del Raqs Media Collective (Nuova Delhi). I curatori, nominati dal consiglio dell’International Foundation Manifesta, sono stati selezionati da una rosa di oltre 20 candidati. Nel corso della conferenza stampa, l’assessore Cogo ha annunciato i due luoghi che ospiteranno stabilmente gli artisti in Trentino: sono il Palazzo delle Poste di via Calepina a Trento e l’immobile ex-Peterlini di Rovereto. “Manifesta – ha sottolineato l’assessore Margherita Cogo – rappresenta un’opportunità per il Trentino. Con la scelta del Palazzo delle Poste di Trento e l’ex-Peterlini di Rovereto siamo riusciti in uno degli obiettivi della manifestazione, ovvero a ripensare e a far rivivere alcuni spazi della città, che per architettura e storia hanno rappresentato la modernità del ‘900”. Manifesta, la Biennale Europea di Arte Contemporanea, cambia sede ogni due anni. Dopo la cancellazione di Manifesta 6 a Nicosia (Cipro) nel 2006, la prossima edizione, Manifesta 7, si dispiegherà attraverso 150 chilometri di siti storici e industriali della Regione Trentino – Alto Adige. Questa regione è stata individuata da Manifesta per il suo notevole patrimonio industriale e per le infrastrutture culturali, che saranno alla base dello sviluppo della strategia artistica di Manifesta 7. E proprio a questo proposito, l’assessore provinciale alla cultura Margherita Cogo ha insistito sul significato della scelta del Palazzo delle Poste e l’ex-Peterlini di Rovereto quali sedi permanenti di Manifesta 7 in Trentino: “Si tratta di ambienti interessanti dal punto di vista architettonico, dove da tempo sono state dismesse le attività produttive, ma dove permane forte l’elemento della modernità che le ha contraddistinte. Credo che uno spazio del contemporaneo sia il luogo ideale per ospitare un’iniziativa che richiamerà nella nostra provincia centinaia di artisti da tutto il contenente”. Manifesta 7 aprirà al pubblico il 19 luglio 2008 e chiuderà il 2 novembre 2008. Le sedi si trovano in una delle zone di passaggio tra Nord e Sud più importanti d’Europa: il forte di Fortezza, costruito a metà Ottocento; due edifici industriali dei primi del Novecento, ovvero l’Ex-alumix (Bolzano) e l’Ex-peterlini (a Rovereto), e il Palazzo delle Poste a Trento, un edificio razionalista degli anni Trenta. Nel delineare un progetto d’insieme per Manifesta 7, ciascuno dei tre gruppi di curatori si concentrerà su una sede: il Raqs Media Collective lavorerà a Bolzano, Anselm Franke/hila Peleg a Trento e Adam Budak a Rovereto. Sulla quarta sede espositiva, il forte di Fortezza, convergerà l’intero team curatoriale. Nel corso della conferenza stampa sono stati presentati i curatore di Manifesta 7 che si svolgerà tra la provincia di Bolzano e il Trentino. Uno di loro è Adam Budak, il quale vive tra Graz e Cracovia. Attualmente è curatore per l’arte contemporanea presso la Kunsthaus Graz am Landesmuseum Joanneum a Graz, Austria. Budak ha studiato teatro alla Jagiellonian University di Cracovia e storia e filosofia dell’arte e dell’architettura presso la Central European University a Praga. È guest professor presso l’Higher Institute for Fine Arts – Flanders a Gent e al Theatre Institute della Kunstuniversität di Graz. Recentemente è tra i promotori del corso di specializzazione in teoria e pratiche curatoriali presso l’Art History Institute della Jagiellonian University di Cracovia. Adam Budak ha curato “Architectures: Metastructures of Humanity, Morphic Strategies of Exposure”, mostra del Padiglione polacco alla 9. Mostra Internazionale di Architettura (2004). Ha lavorato con noti artisti internazionali, quali John Baldessari, Cerith Wyn Evans e Monika Sosnowska, e ha curato diverse mostre all’estero. Tra i progetti recenti: “Protections. This Is Not an Exhibition” (con Christine Peters) e “Volksgarten. Politics of Belonging” (in collaborazione con Katia Schurld e Peter Pakesch). Il secondo curatore sarà Anselm Franke, direttore artistico dell’Extra City Center for Contemporary Art di Anversa. Fino al 2006, Franke è stato Director of Exhibitions presso il Kw Institute for Contemporary Art di Berlino, dove continua a lavorare come co-curatore del Forum Expanded del Festival Internazionale del Cinema di Berlino. Ha realizzato progetti in ambito non solo teatrale ma anche architettonico e accademico. Collabora con diverse riviste, tra cui Piktogram, e sta per conseguire il Phd press il Visual Cultures/center for Research Architecture at Goldsmiths College London. Attualmente sta lavorando a una mostra intitolata "Mimétisme”. In occasione di Manifesta 7, Anselm Franke collaborerà con Hila Peleg, curatore a Berlino. Nata a Tel Aviv, Peleg si è diplomata in storia dell’arte al Goldsmiths College/university of London, dove attualmente studia per ottenere il Phd in Curatorial Knowledge/visual Cultures. Peleg ha organizzato e co-curato vari progetti internazionali sul tema delle pratiche artistiche e culturali nel Medio Oriente. Di recente ha scritto un libro sull’artista Keren Cytter, pubblicato da Revolver, e ha diretto il film “A Crime Against Art”, lanciato dall’ Unp di Berlino. Sempre a Berlino Peleg e Franke hanno collaborato in occasione delle mostre "Imaginary Number" al Kw (2005) e "Clinic - A Pathology of Gesture" al Hau (2006). Gli altri tre curatori (Jeebesh Bagchi, Monica Narula & Shuddhabrata Sengupta) fanno parte del Raqs Media Collective, un collettivo di artisti, professionisti dei media, curatori, ricercatori, editori e catalizzatori di processi culturali. Il loro lavoro, presentato nei più importanti spazi ed eventi internazionali, li colloca nell’ambito di intersecazione tra arte contemporanea, indagine storica, speculazione filosofica, ricerca e teoria, traducendosi di volta in volta in installazioni, prodotti mediatici sia online che offline, performance e incontri. Vivono a Delhi e lavorano per il “Sarai”, un programma del Centre for the Study of Developing Societies che hanno co-fondato nel 2000. Sono inoltre membri del collettivo editoriale della collana “Sarai Reader”. . . |
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