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Notiziario Marketpress di
Giovedì 27 Settembre 2007 |
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FEL, IL SUPERMICROSCOPIO DEL LAZIO UNA OPPORTUNITÀ DI GRANDE IMPORTANZA PER LA RICERCA SCIENTIFICA E MEDICO-FARMACEUTICA.
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Roma, 27 settembre 2007 - Di prossima realizzazione presso l´area di Tor Vergata, il supermicroscopio basato su tecnologia laser a elettroni liberi (Fel) si appresta a divenire uno dei più sofisticati strumenti di ricerca d´Europa. La sua caratteristica principale e più innovativa, è la capacità di ottenere in tempi rapidissimi delle “istantanee” del campione osservato. Mentre i microscopi di altre tecnologie costringono i ricercatori a operare indagini soltanto su materia cristallizzata (o congelata), Fel darà modo ai ricercatori di indagare la materia nei suoi processi data la rapidità con cui fornisce immagini dei campioni analizzati. Questo rende possibile nuove osservazioni, come il fotografare singole proteine o complessi di proteine mentre svolgono il proprio compito biologico. Una opportunità di grande importanza per la ricerca scientifica e medico-farmaceutica. Fel non è l´unico microscopio di questo tipo in Europa, ma è tra i più avanzati. L´italia vanta già un laser a emissione libera di elettroni a Trieste, il Fermi, che opera però con livelli di energia e precisione inferiori a quelli che saranno possibili al laser laziale. Altri laser di questo tipo sono presenti in Gran Bretagna, Francia, Germania e Svizzera. Tutti questi laser nazionali sono in qualche modo complementari a X-fel, il grande progetto comune in corso di realizzazione in Germania cui prendono parte tutti i partner europei. Fel è caratterizzato da dimensioni totali superiori ai 300 metri, e opererà ad energie comprese tra l´1 e i 3 Gev (a seconda della precisione richiesta nell´esperimento). Il suo “occhio” opera in frequenze comprese tra quelle dell´ultravioletto a quelle dei raggi X deboli, e in pratica raccoglie il testimone del triestino Fermi che si ferma proprio alla regione degli ultravioletti. Un prototipo in scala ridotta di Fel è stato realizzato a Frascati nei laboratori Infn, e ha preso il nome di Sparc. Fel sarà 10 volte più grande di Sparc, 20 volte più potente e ben 100 volte più preciso. Alcune componenti di Sparc (una parte dell´acceleratore di elettroni, e il magnete ondulatore) verranno istallate direttamente all´interno di Fel. Per la realizzazione di Sparc, e di Fel, i laboratori Infn hanno inoltre costruito un sofisticatissimo emittanzometro, uno strumento diagnostico in grado di analizzare le proprietà dei fasci di elettroni generati all´interno delle macchine. Grazie a questo emittanzometro è possibile avere una raffigurazione visiva del fascio, e si è in grado di controllare in tempo reale le conseguenze degli aggiustamenti e regolazioni effettuati sui meccanismi dei laser. La sua importanza e innovazione è tale che è stato richiesto già sia dai laboratori di Trieste per il progetto Fermi, che dai laboratori Pitz di Berlino, dove si stanno sviluppando gli iniettori per il progetto europeo X-fel. . |
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