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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 17 Ottobre 2007 |
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CONVEGNO INTERNAZIONALE SENZA CONFINI
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Roma, 17 ottobre, 2007 - Il 18 ottobre prossimo, nella Sala delle Bandiere dell’Ufficio per l’Italia del Parlamento Europeo, a Roma, si svolgerà, alla presenza del Direttore della Rappresentanza in Italia della Commissione europea, Pier Virgilio Dastoli e del Presidente dell’Istituto storico italiano per il Medio Evo, Massimo Miglio, una conferenza stampa per presentare in Italia ed in Europa il Convegno internazionale Senza Confini. Il 9 novembre prossimo infatti l’Istituto storico italiano per il Medio Evo organizza il Convegno internazionale Senza confini. Repertorium fontium historiae Medii Aevi. 1962-2007 in occasione della pubblicazione dell’undicesimo ed ultimo volume del Repertorium fontium historiae Medii Aevi. L’istituto storico italiano per il Medio Evo ha coordinato e diretto il lavoro di ventisette comitati nazionali e speciali (come quelli relativi alle fonti ebraiche, arabe, musicali, ecc. ) e l’impresa si è distinta per il suo carattere europeo fin dall’inizio, quando, terminata da poco la seconda guerra mondiale, le divisioni politiche erano forti e l’Unione Europea era ancora un sogno di pochi. Anche per questa ragione venne scelto il latino come lingua dell’opera. Il Repertorium registra le fonti storiche in senso lato, perché sono catalogate non solo le fonti storiche narrative, ma anche quelle letterarie, economiche, giuridiche, filosofiche, teologiche, ecc. L’ambito geografico coinvolge tutta l’Europa e il bacino del Mediterraneo, comprese le aree bizantina, araba, ebraica e slava. È l’opera più completa disponibile per conoscere la memoria scritta dell’Europa medievale. Si tratta di una ricerca di forte valore storiografico e culturale che acquista ora un significato simbolico di notevole valore anche per la coincidenza con il cinquantesimo anniversario della Firma dei Trattati di Roma. Il Repertorium, che mette a disposizione di tutte le nazioni e di tutti i popoli dell’Unione un patrimonio culturale di enorme valore, costituisce un concreto contributo alla costruzione di quell’identità culturale europea cui fa riferimento la Costituzione europea. I risultati raggiunti con la pubblicazione del Repertorium, conosciuti da una limitata cerchia di studiosi, meno noti invece alla più ampia comunità dei cittadini europei, costituiscono un segno concreto e tangibile dell’impegno italiano in questa direzione. . |
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