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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 17 Ottobre 2007 |
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AIUTI AGRICOLI PIÙ TRASPARENTI
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Opacità e mancanze nella gestione degli aiuti agricoli rimettono in questione la legittimità della politica agricola comune agli occhi dell’opinione pubblica europea. Il Parlamento accoglie quindi con favore la proposta della Commissione volta a migliorare la trasparenza e l’esecuzione del bilancio, ma propone di rafforzarla ulteriormente, garantendo al contempo il rispetto delle norme sulla protezione dei dati. Nel 2006, l’Unione europea ha deciso di rendere pubblica l’identità dei beneficiari degli aiuti concessi dalla Politica agricola comune (Pac) nel quadro di un’iniziativa che riguarda tutte le spese dell’Ue. Lo scorso mese di marzo, la Commissione ha proposto di modificare il regolamento finanziario della Pac per dare seguito a questo impegno a favore della trasparenza e di precisarne la portata. La proposta mira anche a rafforzare le norme relative alle sanzioni applicabili in caso di carenza dei sistemi di controllo nazionali. Approvando la relazione di Georgios Chatzimarkakis (Alde/adle, De), il Parlamento europeo accoglie con favore la proposta della Commissione. Propone tuttavia alcuni emendamenti per migliorare ulteriormente la trasparenza, ma sempre nel rispetto delle norme relative alla protezione dei dati. I deputati auspicano in particolare che tutte le liste dei beneficiari d’aiuti diretti europei siano pubblicate su Internet e che siano stabiliti dei link con le pagine web della Commissione e degli organismi che erogano gli aiuti. Attualmente 13 Stati membri - tra cui l’Italia - hanno realizzato dei registri online accessibili al pubblico, soprattutto attraverso il sito Europa. Per le imprese o le persone giuridiche, anche i nomi dei responsabili e degli investitori dovrebbero essere pubblicati. I dati relativi ai pagamenti del Fondo per lo sviluppo rurale (Feasr) dovrebbero essere suddivisi in maniera tale da poter identificare i grandi assi destinatari dei pagamenti. Altri criteri minimi dovrebbero essere introdotti con lo scopo di rendere maggiormente comparabili i diversi dati pubblicati dagli Stati membri. Questi ultimi, peraltro, dovrebbero essere liberi di procedere a una suddivisione più dettagliata in funzione delle loro priorità e delle loro norme nazionali e sarebbero solamente "incoraggiati" a pubblicare i dettagli relativi ai pagamenti supplementari provenienti da fondi esclusivamente nazionali. Considerando che la trasparenza è un fattore fondamentale per il miglioramento del controllo di bilancio, i deputati ritengono necessario chiarire le procedure in caso di non rispetto delle regole riguardanti la pubblicità. A loro parere, i pagamenti destinati all’organismo erogatore competete dovrebbero essere ridotti di un importo forfettario pari al 2% in caso di «gravi errori dovuti alla mancanza di elementi chiave suscettibili di mettere sensibilmente in dubbio la perseguita trasparenza dei modelli di spesa». Allo stesso tempo, il Parlamento sottolinea la necessità di inserire nel regolamento del Consiglio - e non solamente in quello d’applicazione - delle disposizioni in materia di protezione dei dati. Il particolare, ritiene che occorra garantire che gli interessati siano informati con anticipo della pubblicazione e imporre a coloro che utilizzano o esaminano i dati di firmare o di iscriversi. Infine, auspica che la pubblicazione di queste informazioni sia motivata nel regolamento dal fatto che il sostegno concesso agli agricoltori europei ha lo scopo di compensare equamente le prestazioni che essi assicurano a favore della collettività. . |
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