|
|
|
 |
  |
 |
|
Notiziario Marketpress di
Martedì 23 Ottobre 2007 |
|
|
  |
|
|
RIFORMA REGIME DI AIUTI POSITIVA PER I PRODUTTORI LUCANI DI AGRUMI
|
|
|
 |
|
|
Procede a grandi passi la riforma del regime di aiuti ai produttori di agrumi. L’assessore all’Agricoltura, Roberto Falotico, esprime viva soddisfazione per l’intesa raggiunta dalla Commissione Politiche agricole sul provvedimento, la cui ratifica è oggi all’ordine del giorno della Conferenza Stato Regioni, in vista della definitiva approvazione. L’assessore rivolge un “ringraziamento particolare al ministro De Castro, il quale ha mostrato grande sensibilità verso le sollecitazioni provenienti dalle Regioni del Mezzogiorno e approfondite in un confronto interlocutorio proprio con gli assessori all’Agricoltura”. La riforma estenderà i benefici ai tanti piccoli coltivatori, non solo a quelli che conferiscono alle industrie di trasformazione attraverso le organizzazioni dei produttori. Anche l’entità degli aiuti è considerevole: dai 205. 000 euro della campagna 2006/2007, per sostenere i produttori di agrumi saranno impegnati fondi stimati intorno ai 6-7 milioni di euro. Per Falotico “le misure in questione avranno ripercussioni positive sui processi di crescita del settore. Anche le aziende lucane avranno un’arma in più per qualificare le proprie colture e reggere le spinte della globalizzazione. Dovremo amplificare i nostri sforzi perché gli agrumi lucani, che subiscono la forte concorrenza dei Paesi del Mediterraneo, riescano ad essere essi stessi competitivi sui mercati italiani e esteri. Per questo – sottolinea l’assessore – l’impegno del Dipartimento e degli imprenditori deve essere rivolto verso programmi e azioni tesi a migliorare ancora le colture e a organizzare l’offerta ”. La Basilicata – spiega il Dipartimento Agricoltura - con i suoi 28 mila ettari è un’importante realtà frutticola italiana. Fra le colture un ruolo determinante rivestono gli agrumi del Metapontino e delle valli adiacenti. Si tratta di circa 8 mila ettari con lieve prevalenza delle arance rispetto alle clementine e ai mandarini. L’investimento per ettaro è intorno alle 400-500 piante. La raccolta inizia a fine settembre con il Satsuma Miagawa e termina a marzo con le ultime arance. Poco presenti sono le varietà pigmentate, mentre vi sono ancora impianti della cultivar locale “Staccia” di Tursi. Il calendario di raccolta degli agrumi, però, è molto corto, poiché si concentra solo su due specie e due cultivar principali (clementine comune e arancia navelina); si genera così una concentrazione dell’offerta che allinea i prezzi di vendita verso il basso. Una migliore distribuzione dell’offerta e l’allungamento del calendario di raccolta da ottobre ad aprile, consentirebbe di ridare al settore fiducia e competitività. Le potenzialità per l’agrumicoltura sono ancora interessanti, se si riuscirà a riunire l’offerta e dotare i frutti di marchi commerciali gestiti da precisi disciplinari di produzione. Le aziende lucane produttrici di agrumi sono concentrate in pochi comuni: Tursi, Scanzano Jonico, Policoro, Rotondella, Pisticci, Nova Siri, Montescaglioso, Montalbano Jonico e Bernalda. La superficie media investita ad agrumi è molto bassa in tutti i comuni interessati (meno di 2 ettari ad azienda), tranne che nel comune di Pisticci (3,5 ettari ad azienda). Vi è la diffusa presenza di aziende con ridottissime produzioni, insieme ad altre con enormi estensioni (30-50 ha) investite ad agrumi. La riforma dell’Ocm prevede per il comparto agrumicolo l’abolizione del regime di aiuti per i produttori di agrumi avviati alla trasformazione e l’introduzione del comparto nel regime di pagamento unico. Si passa, pertanto, da un aiuto alla produzione basato sul quantitativo di agrumi consegnato alla industria di trasformazione a un meccanismo che prevede l’aiuto ad ettaro, calcolato sulla base delle superfici agrumicole delle aziende coltivate nell’anno 2006. A queste superfici viene applicato un coefficiente correttore che per la Basilicata è pari al 0,90. Nel caso in cui una azienda agricola nelle ultime due campagne abbia consegnato agrumi alle industrie di trasformazione e abbia beneficiato di aiuti comunitari, gli importi di riferimento si calcoleranno maggiorati dell’80 per cento. . |
|
|
|
|
|
<<BACK |
|
|
|
|
|
|
|