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Notiziario Marketpress di Martedì 23 Ottobre 2007
 
   
  COMMERCIO,FORMIGONI:GRANDE ALLENZA PER LO SVILUPPO

 
   
   Milano, 23 ottobre 2007 - Realizzare un modello di gestione unitaria e programmata del commercio per "distretti" territoriali - con l´attivazione di sinergie e collaborazioni tra grande, media distribuzione ed esercizi di vicinato - in grado di concretizzare ambiziosi obiettivi di sviluppo e di crescita sociale e culturale. Una rinnovata alleanza tra commercio e territorio, dunque, e la nascita di una nuova organizzazione, analogamente a quanto già avviene nell´esperienza di cooperazione dei distretti industriali, con la centralizzazione di servizi come sicurezza, arredo urbano, marketing e promozione. E´ questo il tema discusso ieri nell´Auditorium Gaber del Palazzo della Regione Lombardia, in un convegno organizzato dalla Direzione generale Commercio, Fiere e Mercati, che ha visto confrontarsi studiosi, amministratori e operatori. "L´avvento delle grande distribuzione - ha detto il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, intervenendo all´incontro - è stato un passaggio epocale, un processo ormai del tutto completato che, a differenza di altri Paesi non ha portato alla desertificazione dei centri urbani, ma che al contrario può concorrere ad una loro rivitalizzazione come poli di attrazione non solo dal punto di vista commerciale, ma anche economico, sociale e culturale". "Ed è proprio questa logica - ha aggiunto Formigoni - capace di superare la dicotomia tra piccola e grande distribuzione da cui vogliamo partire per dare nuova linfa alla storica alleanza tra commercio e territorio. La proposta di istituire i distretti urbani del commercio nasce da una visione dello stesso non più come rigidamente settoriale, ma orientata a contribuire ad uno sviluppo urbano moderno e sostenibile, centrato sulla vita e sulle esigenze delle persone". "Per questo - ha sottolineato il presidente - serve un grande accordo con tutti gli attori in campo, cittadini, consumatori, imprese, enti locali. Serve un´alleanza, che si basi sulla fiducia nell´iniziativa e nel contributo che ogni soggetto può offrire per far crescere la qualità delle relazioni e delle funzioni sul territorio e sulla libertà e la responsabilità, come risorse primarie per lo sviluppo imprenditoriale e la coesione sociale". In questo quadro di governance sussidiaria, Regione Lombardia è disponibile a riconoscere i distretti urbani del commercio come espressioni auto-organizzate della comunità di imprese, cittadini ed istituzioni, e valuterà anche un intervento di tipo normativo, completando allo stesso tempo il percorso di semplificazione normativa nell´ambito del commercio. Due i fronti su cui la Regione si è impegnata negli ultimi anni: da un lato, una politica di sostegno alle imprese basata su interventi di tipo strutturale di medio e lungo periodo (solo nel biennio 2006/2007 sono stati impegnati oltre 70 milioni di euro per programmi finalizzati allo sviluppo integrato delle reti commerciali e all´innovazione dell´impresa commerciale); dall´altro, con l´approvazione del "Programma di sviluppo del settore commerciale 2006-08", è stata definitivamente abbandonato la logica delle soglie quantitative di programmazione, per passare ad un nuovo modello di programmazione "ad impatto zero", basato sulla valutazione della qualità dell´insediamento commerciale. Il settore del commercio in Lombardia vanta livelli di eccellenza nell´offerta, che lo colloca al primo posto in Italia, al pari delle realtà europee più avanzate: il settore commerciale produce circa il 13,5% del Pil regionale e il 18% dell´occupazione complessiva (pari a circa 650mila occupati). La Lombardia si è dotata di una rete di grandi strutture di vendita molto densa (circa 450 grandi strutture pari a 325 mq. Di superficie di vendita ogni 1000 abitanti), alla pari con le più sviluppate e popolose aree europee. Contemporaneamente l´offerta commerciale è rimasta capillare e molteplice: la Lombardia ha infatti oltre 100mila esercizi commerciali al dettaglio, con una superficie che è complessivamente pari alla somma di quella di tutte le grandi e le medie strutture di vendita. La difesa e lo sviluppo del negozio di vicinato è stata riaffermata dall´assessore al Commercio, Fiere e Mercati, Franco Nicoli Cristiani che, nel suo intervento di apertura, ha ricordato gli atti di governo più significativi tra quelli che sono in atto. Innanzitutto i Pics (Programmi Integrati per la Competitività di Sistema), finanziati per oltre 45 milioni di euro, che sono stati capaci di mettere in moto una mole di altri investimenti pubblici e privati per un totale di 117 milioni. Poi la convenzione realizzata con 19 Comunità Montane, proprio per sostenere quei territori dove la permanenza di strutture commerciali di vicinato è maggiormente a rischio. E ancora i finanziamenti alle imprese attraverso Confidi e gli interventi finalizzati sia alla riduzione dell´inquinamento (per 17 milioni di euro destinati a 1. 000 aziende), sia alla ristrutturazione delle reti informatiche (altri 8,5 milioni di euro). .  
   
 

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