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Notiziario Marketpress di
Lunedì 29 Ottobre 2007 |
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TITOLI DI STUDIO COMPARABILI PER PROMUOVERE LA MOBILITÀ PROFESSIONALE
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Bruxelles, 29 ottobre 2007 - Il Parlamento europeo, sulla base di un compromesso con il Consiglio, ha approvato l´istituzione di un Quadro europeo delle qualifiche per l´apprendimento permanente che mira a migliorare la trasparenza, la comparabilità e la trasferibilità delle qualifiche nazionali. Ma intende anche consentire alle organizzazioni settoriali internazionali di collegare i propri sistemi di qualifica a un punto di riferimento comune europeo. Sarà così possibile agevolare la mobilità professionale degli europei. Lo sviluppo e il riconoscimento delle conoscenze, abilità e competenze dei cittadini, secondo il Parlamento, sono fondamentali per lo sviluppo individuale, la competitività, l´occupazione e la coesione sociale della Comunità. Sotto tale profilo essi dovrebbero favorire la mobilità transnazionale dei lavoratori e degli studenti e contribuire a far fronte alle esigenze dell´offerta e della domanda sul mercato europeo del lavoro. Con l´adozione di un maxi emendamento negoziato con il Consiglio dal relatore Mario Mantovani (Ppe/de, It) e condiviso dai principali gruppi politici, il Parlamento ha quindi approvato in via definitiva una raccomandazione - che non ha carattere vincolante - sulla costituzione del Quadro europeo delle Qualifiche e dei Titoli per l’apprendimento permanente (European qualifications framework - Eqf). La raccomandazione intende contribuire ad ammodernare i sistemi dell´istruzione e della formazione, a collegare istruzione, formazione e occupazione e a gettare un ponte fra l´apprendimento formale, non formale e informale, conducendo anche alla convalida di risultati dell´apprendimento ottenuti grazie all´esperienza. L´obiettivo della raccomandazione è di istituire un quadro di riferimento comune che funga da dispositivo di traduzione tra i diversi sistemi delle qualifiche e i rispettivi livelli, sia per l’istruzione generale e superiore che per l’istruzione e la formazione professionale. Ciò consentirà di migliorare la trasparenza, la comparabilità e la trasferibilità delle qualifiche dei cittadini rilasciate secondo le procedure vigenti nei vari Stati membri. Ciascun livello di qualifica dovrebbe, in teoria, essere raggiungibile tramite vari percorsi di istruzione e di carriera. L´eqf, inoltre, dovrebbe consentire alle organizzazioni settoriali internazionali di mettere in relazione i propri sistemi di qualifica con un punto di riferimento comune europeo, mostrando così il rapporto delle qualifiche settoriali internazionali con i sistemi nazionali di qualifica. Più in particolare, è raccomandato agli Stati membri di usare l´Eqf come strumento di riferimento per confrontare i livelli delle qualifiche dei diversi sistemi e per promuovere l´apprendimento permanente, le pari opportunità e l´ulteriore integrazione del mercato del lavoro europeo, «rispettando al contempo la ricca diversità dei sistemi d´istruzione nazionali». I sistemi nazionali delle qualifiche, inoltre, dovrebbero essere rapportati all´Eqf entro il 2010. Se ritenuto opportuno, andrebbero sviluppati anche Quadri nazionali delle qualifiche. Gli Stati membri sono poi invitati a adottare misure affinché, entro il 2012, tutti i nuovi certificati di qualifica, i diplomi e i documenti Europass rilasciati dalle autorità competenti contengano un chiaro riferimento - in base ai sistemi nazionali di qualifica - al livello corrispondente del quadro europeo delle qualifiche. In base alla raccomandazione, gli Stati membri dovrebbero poi adottare un approccio basato sui risultati dell’apprendimento nel definire e descrivere le qualifiche, nonché promuovere la validazione dell’apprendimento non formale e informale, in base ai principi europei comuni e prestando particolare attenzione ai cittadini più esposti alla disoccupazione o a forme di occupazione precarie. Sono inoltre chiamati a promuovere e applicare i principi di garanzia della qualità nell´istruzione e nella formazione quando stabiliscono corrispondenze tra le qualifiche relative all´istruzione superiore e alla formazione professionale previste nei sistemi nazionali di qualifica e l´Eqf. Dovrebbero inoltre designare dei punti nazionali di coordinamento, che sostengano e orientino le corrispondenze tra il sistema nazionale delle qualifiche e il quadro europeo. E´ poi approvata l´intenzione della Commissione di sostenere gli Stati membri agevolando la cooperazione, lo scambio di buone pratiche e la sperimentazione, varando azioni di informazione e consultazione dei comitati di dialogo sociale e sviluppando materiale di supporto e di orientamento. Così come l´idea di istituire, entro un anno, un gruppo consultivo per il quadro europeo delle qualifiche incaricato di garantire la coerenza complessiva e promuovere la trasparenza del processo volto a stabilire corrispondenze tra i sistemi di qualifica e l´Eqf. La Commissione ottiene inoltre il sostegno all´idea di promuovere stretti collegamenti tra il quadro europeo delle qualifiche e sistemi esistenti o futuri per il trasferimento e il cumulo delle unità di credito nel contesto dell´istruzione superiore e della formazione professionale. Ciò infatti potrà migliorare la mobilità dei cittadini ed agevolare il riconoscimento dei risultati dell´apprendimento. Per completezza, va notato che la raccomandazione lascia impregiudicata la Direttiva 2005/36/Ce relativa al riconoscimento delle qualifiche professionali, che conferisce diritti e doveri sia alla competente autorità nazionale sia al migrante. Il riferimento ai livelli del quadro europeo delle qualifiche non dovrebbe influire sull’accesso al mercato del lavoro, se le qualifiche professionali sono state riconosciute conformemente alla direttiva 2005/36/Ce. . |
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