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Notiziario Marketpress di
Giovedì 08 Novembre 2007 |
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TURBOLENZE PASSEGGERE: IL LIBRO DI ALAN GREENSPAN, EX PRESIDENTE DELLA FEDERAL RESERVE, ANALIZZA VENT’ANNI DI POLITICA ECONOMICA E TRACCIA LA ROTTA VERSO UN FUTURO APERTO ALLA FLESSIBILITÀ E PRONTO AI CAMBIAMENTI.
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Milano, 8 novembre 2007 - Alan Greenspan, nato a New York il 6 Marzo 1926, è stato per quasi vent’anni il presidente della Federal Reserve, ovvero la Banca centrale degli Stati Uniti d’America. In questo ruolo la sua figura è stata probabilmente la più significativa e decisiva per le sorti dell’economia mondiale degli ultimi due decenni. La sua storia si è incrociata con quella di ben cinque presidenti degli Usa, da Gerald Ford, che lo nominò presidente degli economisti della Casa Bianca, a Ronald Reagan che lo volle alla guida della Federal Reserve, fino a George W. Bush, presidente in carica nel 2006 quando Greenspan andò in pensione. Si capisce, allora, l’attesa creatasi per l’uscita del suo libro, in cui vengono presi in considerazione quasi vent’anni di vicende economiche e svelati alcuni scottanti retroscena della politica economica americana. Il libro L’era della turbolenza, inizia, e forse non poteva essere altrimenti, dal fatidico 11 settembre, quando l’allora presidente della Federal Reserve seppe degli attentati alle Torri Gemelle mentre era in volo. A questo punto, fin da subito, si capisce il duplice andamento del libro: da un lato ci sono gli avvenimenti fondamentali che hanno segnato gli ultimi vent’anni della storia, non solo economica, del mondo, dall’altro i pensieri e le preoccupazioni di un uomo che di questi eventi ha probabilmente avuto la visione più completa. E proprio queste preoccupazioni, unite alle vicende personali della storia umana e professionale di Greenspan, sono ciò che rende maggiormente piacevole la lettura, aiutando a ‘umanizzare’ i grandi avvenimenti e le grandi decisioni economiche e mostrando come, ben prima che le pagine dei libri di storia, alcune di queste situazioni abbiano impresso il loro segno nella storia personale di un uomo e, con lui, di ciascuno. Forse proprio grazie a questo risvolto, non stupisce di intravedere, alla fine della lettura, un quadro sorprendentemente ottimistico, che vede nel processo avviato negli ultimi anni una irreversibilità e interpreta l’attuale ‘era della turbolenza’ come il necessario periodo di transizione verso un futuro che potrà e dovrà trovare dei nuovi equilibri globali ma che già oggi ha reso le persone più flessibili, tenaci, aperte e in grado di capire i propri errori, correggerli e raccogliere la sfida dei grandi cambiamenti in atto. Alan Greenspan L’era della turbolenza Sperling & Kupfer 500 pagg. , 19 euro . |
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