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Notiziario Marketpress di Giovedì 08 Novembre 2007
 
   
  APRE LA NUOVA STRADA DEL SANTO FINO A RESANA – CHISSO: ABBIAMO FATTO IL NOSTRO DOVERE

 
   
   Borgoricco (Padova), 8 novembre 2007 - La Nuova Strada del Santo è da oggi una realtà da Padova fino all’ingresso di Resana, liberando dal traffico pesante e di transito tutti i centri abitati finora attraversati dalla ex Strada Statale n. 307. Dopo Cadoneghe e Campodarsego, anche Camposampiero e Loreggia possono, letteralmente, respirare. Il secondo tratto della nuova Strada Regionale n. 308 è stato inaugurato infatti questa mattina dall’assessore alle politiche della mobilità del Veneto Renato Chisso, dal presidente della Provincia di Padova Vittorio Casarin e dal sindaco di Borgoricco Lino Sorato, presenti consiglieri regionali, sindaci e cittadini di tutta la zona. “E’ un buon giorno per il Veneto e per le nostre comunità – ha salutato il sindaco Sorato – che possono guardare con più ottimismo al proprio futuro”. “Ringrazio la pazienza e la collaborazione dei cittadini nella realizzazione di questa strada – ha detto dal canto suo Chisso – che è la prima “grande opera” di Veneto Strade, ulteriore segno tangibile che quando ci viene data la possibilità di fare da soli, anziché dover pietire a Roma, sappiamo fare bene, con un dialogo continuo con le istituzioni, gli abitanti e anche con i comitati, e rapidamente”. La realizzazione di questo secondo tratto è stata infatti portata a termine con quasi sette mesi d’anticipo rispetto ai tempi contrattuali, nonostante i problemi che si erano determinati per la presenza di sottofondi stradali sospetti di inquinamento. Ora mancano poco più di 5 chilometri per completare l’arteria fino alla tangenziale di Castelfranco, liberando anche Resana, dove la vecchia Strada del Santo si incontra con la “Castellana” (Strada Regionale n. 245) proveniente da Mestre. Ma anche su questo fronte ci sono buone notizie: “il 6 dicembre si chiude la gara per la realizzazione dell’ultimo lotto – ha annunciato Chisso – i cui lavori potranno iniziare verso la metà del 2008 ed essere conclusi nell’arco di due anni”. “Questo intervento, cui presto si aggiungerà anche il Sistema Ferroviario Metropolitano Regionale pure nella tratta da Padova a Castelfranco – ha sottolineato Casarin – darà finalmente respiro ad una parte importante del territorio provinciale, dove il Pil prodotto è cresciuto, ma le infrastrutture sono rimaste per troppi anni quelle di una volta. L’apertura di oggi è una liberazione per tutti, cittadini e amministratori – ha concluso Casarin, ricordando le defatiganti e poco produttive processioni nella capitale quando era sindaco di Santa Giustina in Colle – ed è stato merito del Presidente del Veneto Giancarlo Galan se oggi possiamo gioire per essere ormai alla fine del tunnel”. “Il Veneto ha voltato davvero pagina – gli ha fatto eco Chisso – e dal 2002, da quando abbiamo dato vita a Veneto Strade, stiamo recuperando con rapidità i quasi tre decenni persi nel Veneto dal punto di vista delle infrastrutture. E lo facciamo consapevoli di fare semplicemente il nostro dovere, confermando ai cittadini che la fiducia che ci hanno accordato è stata ben riposta”. Il tratto aperto oggi parte da San Michele delle Badesse, dove giungeva il primo lotto realizzato quando la strada era statale (ci sono ancora i cartelli che chiamano la strada come variante alla S. S. 307, anziché Strada Regionale n. 308), e arriva ad una rotonda sulla vecchia strada, a qualche centinaio di metri di metri dal centro di Resana. La lunghezza della nuova opera è di poco più di 10 km, ma consentirà di risparmiare una ventina di minuti rispetto a prima. È larga 12 metri e mezzo, con due corsie di marcia da 3,75 metri ciascuna, due banchine laterali pavimentate da un metro e mezzo cui si aggiungo due banchine esterne in terra da un metro. La connessione con il territorio è assicurata da quattro nuovi svincoli: a Borgoricco (con allaccio a via Piovega), a Camposampiero (con allaccio alla S. P. 31), a Loreggia (con allaccio a via Pitocche) e a Resana(con innesto su S. R. 307 attuale). Il manufatto, il cui costo totale di progetto è stato di circa 64 milioni e mezzo di euro, è stato realizzato dall’Associazione Temporanea di Imprese composta dalla Cavalleri s. P. A. Di Dalmine (Bergamo) e dalla Viberto s. R. L. Di Verona, aggiudicataria della gara di appalto. Il tempo contrattuale di consegna dell’opera scadeva il 3 maggio del prossimo anno. Il prolungamento di 5 km fino a Castelfranco, appalto in corso, ha un costo totale di progetto di quasi 30 milioni di euro. .  
   
 

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