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Notiziario Marketpress di Lunedì 19 Novembre 2007
 
   
  CONCLUSO COMPLETAMENTO RIORGANIZZAZIONE RETE OSPEDALIERA LIGURE, NESSUNA RIDUZIONE DEI POSTI DI DEGENZA IN PROGRAMMA L´ATTIVAZIONE DI 23 CASE DELLA SALUTE IN TUTTA LA LIGURIA

 
   
   Genova, 19 Novembre 2007 - "Con la conclusione della seconda fase della riorganizzazione della rete ospedaliera si raggiungono gli obiettivi previsti dalla normativa nazionale in relazione al numero di posti letto per acuti 3,78 per 1000 abitanti e per la riabilitazione 0,90 per 1000 abitanti". Lo ha sottolineato il 16 novembre l´assessore regionale alla Salute nel corso della presentazione della fase due della riorganizzazione della rete ospedaliera successiva alla discussione e alle proposte del territorio. "I nuovi parametri - ha spiegato Montaldo - vengono raggiunti senza ridurre i posti letto di degenza ordinaria, ma agendo solo sulla trasformazione delle prestazioni in day hospital in pacchetti ambulatoriali complessi che non modificano l´assistenza". Nella redazione della fase due della riorganizzazione si è tenuto conto della tendenziale crescita del numero di ricoveri negli ospedali, a causa del progressivo invecchiamento della popolazione, un fenomeno che secondo l´assessore si presume continuerà nei prossimi anni. "Inoltre - ha continuato l´assessore regionale alla Salute - abbiamo tenuto conto anche delle istanze provenienti dalle conferenze dei sindaci che hanno manifestato le difficoltà per le popolazioni locali di accettare il ridimensionamento delle strutture ospedaliere che rappresentano un punto di riferimento per il territorio, in un momento in cui il processo di potenziamento dell´assistenza territoriale è ancora in attuazione". "Solo dopo il potenziamento dei servizi di riabilitazione, residenzialità per anziani e disabili, cure domiciliari e la realizzazione di Case della Salute sarà possibile secondo Montaldo procedere ad una modifica dell´atteggiamento culturale che ancora individua negli ospedali la risposta ai bisogni della popolazione, mentre è ormai universalmente riconosciuto che a questa funzione va assegnata la soluzione dei problemi per i periodi di acuzie". La seconda fase del piano prevede una riorganizzazione funzionale che traguarda la realizzazione della modernizzazione della rete ospedaliera prevista nella delibera del 1 agosto approvata in consiglio regionale (5 nuovi ospedali). Le strutture saranno raggruppate in presidi ospedalieri organizzati anche su più stabilimenti, ma funzionalmente integrati sotto un´unica realtà che organizza le differenti funzioni. Imperia (Bordighera, Sanremo e Imperia); Ponente Savonese (Santa Corona e Albenga); Savona (San Paolo e Cairo Montenotte); Ponente Genovese (Colletta, Voltri, Sestri Ponente, Villa Scassi e Pontedecimo); Tigullio e Recco (Recco, Rapallo, Lavagna e Sestri levante); La Spezia (S. Andrea, Felettino e Sarzana). Secondo obiettivo del piano riguarda gli aspetti istituzionali e le trasformazioni. E´ previsto infatti il superamento delle aziende ospedaliere Santa Corona e Villa Scassi, integrate rispettivamente nella Asl 2 e Asl 3, ed è proposto il passaggio del territorio del Golfo Paradiso con l´ospedale di Recco alla Asl 4. Quest´ultima proposta non essendo ancora stata discussa, viene subordinata all´approvazione delle due conferenze dei sindaci. Inoltre è prevista tra Recco e Rapallo la concentrazione delle attività ortopediche. Dal punto di vista funzionale, con il piano si creano le premesse per favorire la specializzazione dei diversi stabilimenti ospedalieri garantendo comunque all´interno di ciascun ospedale tutti i servizi necessari al bacino di riferimento. E´ previsto inoltre il rafforzamento delle funzioni di alta specialità dell´ospedale S. Martino e Santa Corona in relazione sia all´emergenza che all´attività elettiva. Infine per quanto riguarda la Asl 5 il piano si propone di dare, per la prima volta, una svolta radicale al progressivo impoverimento dei servizi sanitari di cui ha sofferto la Provincia. Da un lato attraverso la trasformazione del Felettino in ospedale di giorno, dedicato all´attività di day hospital e ambulatoriali ospedaliere, dall´altro con la conferma dell´ospedale S. Andrea intorno alla sua vocazione di Dea di I´ livello che viene potenziato (es. Emodinamica di prossima apertura), in preparazione della prospettiva di un nuovo ospedale alla Spezia, con un Dipartimento di Emergenza e Accettazione di Ii´ livello e la realizzazione, presso l´ospedale di Sarzana, di un centro specializzato di traumatologia che consentirà al Levante ligure di avere, nell´arco di un paio di anni, una struttura di riferimento che si inserirà nella rete regionale delle traumatologie oggi presenti solo nel Ponente ligure e nell´area metropolitana. "L´obiettivo - conclude Montaldo - è quello di invertire il fenomeno gravissimo del ricorso della popolazione spezzina alle cure delle strutture toscane". .  
   
 

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