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Notiziario Marketpress di
Martedì 20 Novembre 2007 |
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GRUPPO ITALMOBILIARE RISULTATI AL 30 SETTEMBRE 2007 RICAVI: 4.908,1 MILIONI DI EURO (+5,4%) • UTILE NETTO DI GRUPPO: 168,7 MILIONI (-19,7%)
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Milano, 20 novembre 2007 – Il Consiglio di amministrazione di Italmobiliare S. P. A. , presieduto da Giampiero Pesenti, ha preso il 14 novembre in esame e approvato la relazione trimestrale consolidata al 30 settembre 2007 e l’andamento dei primi nove mesi dell’esercizio che si è chiuso con un utile netto di 513,4 milioni di euro pari al 10,5% dei ricavi, dopo imposte per 226,8 milioni. Il terzo trimestre dell’esercizio in corso ha evidenziato per il Gruppo il raggiungimento di un utile netto di 146,4 milioni di euro che, a causa principalmente delle condizioni particolarmente sfavorevoli dei mercati finanziari nel periodo, registra una flessione del 27,9% sull’omologo periodo 2006. I primi nove mesi dell’anno sono stati influenzati dall’andamento del terzo trimestre che ha comportato quindi un rallentamento dei margini, malgrado una minor flessione del settore materiali da costruzione e un complessivo miglioramento del settore bancario e di quello dell’imballaggio alimentare e isolamento termico. Nel periodo gennaio-settembre, a fronte di ricavi in crescita del 5,4% a 4. 908,1 milioni, l’utile netto del Gruppo ha raggiunto i 513,4 milioni, cifra inferiore del 14,9% ai livelli record del 2006 anche per effetto dell’incremento degli oneri finanziari e del venire meno di proventi non ricorrenti – in particolare di natura fiscale - registrati lo scorso anno. L’indebitamento finanziario netto del Gruppo è salito al 30 settembre a 2. 111,6 milioni, in aumento rispetto ai 1. 857,3 milioni del 31 dicembre 2006, dopo i rilevanti investimenti effettuati nel periodo (824,6 milioni). Il settore finanziario, composto da Italmobiliare S. P. A. E dalle finanziarie interamente possedute, ha invece evidenziato una posizione finanziaria netta positiva per 322,5 milioni (383,9 milioni a fine 2006). Il patrimonio netto totale al 30 settembre 2007 ha visto confermati i livelli di fine 2006 a 6,38 miliardi di euro. Per l’intero esercizio 2007, alla luce degli andamenti dei singoli mercati in cui opera il Gruppo – in particolare quello finanziario - risulta difficile, salvo fatti ad oggi non prevedibili, il raggiungimento dei risultati consolidati record registrati nel 2006, come già indicato nella relazione semestrale. Per quanto riguarda la capogruppo Italmobiliare Spa si conferma l’attesa di un risultato netto superiore a quello del 2006, al netto delle plusvalenze realizzate lo scorso anno con le cessioni intragruppo alla controllata Franco Tosi. Il Gruppo – Nel terzo trimestre 2007 il Gruppo Italmobiliare ha registrato un utile netto totale di 146,4 milioni di euro e un utile netto di Gruppo di 37,6 milioni, in calo rispettivamente del 27,9% e del 40,9% sull’omologo periodo 2006 a fronte di ricavi per 1. 625,0 milioni (+3,6%). Il margine operativo lordo (384,5 milioni) e il risultato operativo (269,5 milioni) nel terzo trimestre 2007 hanno evidenziato, nei confronti del corrispondente periodo dello scorso esercizio, un decremento rispettivamente dell’8,8% e del 13,3%. Questo calo è stato determinato dai settori materiali da costruzione e finanziario; nel primo a causa dell’incremento dei costi superiori all’aumento dei prezzi di vendita e nel secondo per effetto dell’andamento negativo dei mercati obbligazionari e azionari. Il maggior decremento a livello di risultato operativo rispetto a quello del margine operativo lordo deriva da ammortamenti più elevati a seguito delle acquisizioni effettuate. Nei primi nove mesi dell’esercizio, i ricavi sono stati 4. 908,1 milioni con un aumento del 5,4% rispetto all’omologo periodo del 2006. A tale aumento hanno contribuito i settori: materiali da costruzione (+5,0%), imballaggio e isolamento (+25,7%) e bancario (+5,1%); mentre il settore finanziario ha registrato un calo dei ricavi (-9,9%). La crescita complessiva è riferibile all’evoluzione positiva dell’attività (volumi e prezzi) per il 4,2% e all’ampliamento dell’area di consolidamento per il 2,6%. L’incremento derivante dalle variazioni di perimetro riguarda il settore materiali da costruzione (principalmente per il consolidamento integrale delle società indiane e delle acquisizioni in Nord America e in Egitto) e il settore imballaggio e isolamento (il gruppo Amprica è stato consolidato solo a partire dal terzo trimestre 2006). L’effetto cambio ha avuto invece un impatto negativo dell’1,4%, conseguenza soprattutto del deprezzamento del dollaro Usa, del franco svizzero e della lira egiziana nei confronti dell’euro, al netto dell’effetto derivante dall’apprezzamento del baht thailandese. Il margine operativo lordo (1. 168,4 milioni) e il risultato operativo (827,9 milioni) hanno registrato, rispetto ai corrispondenti nove mesi del 2006, una diminuzione rispettivamente del 4,5% e dell’8,4%. Anche a livello progressivo il decremento dei risultati gestionali è stato determinato dai settori materiali da costruzione e finanziario. Il forte aumento degli oneri finanziari netti a 99,4 milioni (+13,6%) e la leggera riduzione del risultato delle società valutate a patrimonio netto a 11,7 milioni (-3,9%) insieme ai risultati gestionali fanno sì che il risultato ante imposte al 30 settembre 2007 sia in consistente diminuzione, attestandosi a 740,2 milioni contro 828,7 milioni al 30 settembre 2006 (-10,7%). Il carico per imposte del periodo di nove mesi in esame, pari a 226,8 milioni, praticamente invariato rispetto al valore 2006 (225,7 milioni), mette in evidenza, malgrado un decremento del risultato ante imposte, un tax rate più elevato pari al 30,6% (27,2%). L’incremento del tax rate sconta anche l’evoluzione, nel settore materiali da costruzione, di contenziosi fiscali di anni precedenti che hanno generato oneri non ricorrenti (11,3 milioni) nel periodo in esame cui si contrappongono proventi della stessa natura (14,0 milioni) nei corrispondenti nove mesi del 2006. Come conseguenza l’utile netto progressivo al 30 settembre 2007 è stato pari a 513,4 milioni, con una riduzione del 14,9% rispetto allo stesso periodo del 2006, mentre l’utile netto attribuibile al Gruppo di 168,7 milioni registra una diminuzione più consistente (-19,7%), principalmente a causa dei risultati delle società integralmente possedute. L’indebitamento finanziario netto al 30 settembre 2007 è pari a 2. 111,6 milioni, in aumento sia rispetto al dato al 31 dicembre 2006 (1. 857,3 milioni), sia nei confronti del 30 giugno 2007 (1. 985,9 milioni). L’incremento rispetto alla fine dell’esercizio precedente è stato determinato principalmente da rilevanti investimenti per 824,6 milioni (di cui 358,7 milioni in immobilizzazioni materiali e immateriali, e 465,9 milioni costituiti da investimenti finanziari) e da dividendi distribuiti per 191,3 milioni, in gran parte compensati dai flussi dell’attività operativa, positivi per 750,0 milioni. A fine settembre 2007 il patrimonio netto consolidato era pari a 6. 381,9 milioni sostanzialmente in linea con il livello di fine dicembre 2006 (6. 407,9 milioni). Il gearing (indebitamento netto/patrimonio netto) ha raggiunto il 33,09% (28,98% a fine 2006). La posizione finanziaria netta del settore finanziario (Italmobiliare S. P. A. E le finanziarie interamente possedute: Franco Tosi S. R. L. , Italmobiliare International Finance Ltd, Italmobiliare International B. V, Société de Participation Financière S. A. , Fincomind A. G. E Soparfinter S. A. ) evidenzia a fine settembre 2007 una situazione positiva per 322,5 milioni (383,9 milioni al 31 dicembre 2006). Nel corso del trimestre, Italmobiliare ha acquistato 700. 000 azioni ordinarie e 2. 100. 000 azioni di risparmio Italcementi S. P. A. Con un esborso complessivo di 36,2 milioni. Dopo tali operazioni Italmobiliare detiene il 59,1% del capitale ordinario e il 2,0% del capitale di risparmio di Italcementi. Al 30 settembre 2007 Italmobiliare S. P. A. Non ha effettuato acquisti di azioni proprie, mentre, nello stesso periodo, sono state esercitate 39. 720 opzioni (assegnate nel 2003) da parte di dirigenti di Italmobiliare. Italmobiliare ha ceduto un pari numero di azioni ordinarie proprie al prezzo unitario di 31,28 euro, definito in sede di assegnazione; conseguentemente la società detiene attualmente n. 871. 411 azioni ordinarie proprie, pari al 3,928% del capitale sociale rappresentato da azioni ordinarie oltre a n. 28. 500 azioni di risparmio (pari allo 0,174% del totale azioni di risparmio). Andamento dei principali settori di attività – Il settore materiali da costruzione, costituito dal gruppo Italcementi, nel terzo trimestre 2007 ha risentito nei volumi di vendita del rallentamento dell’attività in Nord America e in alcuni Paesi europei, in particolare in Italia, registrando peraltro nel confronto con lo scorso esercizio, a parità di perimetro, flessioni nettamente più contenute di quelle subite nel secondo trimestre. I ricavi del gruppo, pari a 1. 540,0 milioni, hanno conseguito un aumento del 3,9%, grazie all’ampliamento del perimetro e alla crescita dei prezzi di vendita e malgrado il perdurare di uno sfavorevole effetto cambio. Il progresso dei ricavi non è stato tuttavia sufficiente a contrastare l’ulteriore forte rialzo dei costi di produzione, con una conseguente diminuzione del margine operativo lordo corrente e del risultato operativo rispettivamente del 3,2% e del 4,7%. Il risultato netto totale del periodo, penalizzato da sopravvenienze fiscali passive di natura non ricorrente, è diminuito del 17,7% a 152,1 milioni. Nel progressivo a settembre 2007, i volumi di vendita di cemento e calcestruzzo sono aumentati grazie agli apporti delle nuove acquisizioni. A parità di perimetro, le vendite si sono mantenute nel complesso su livelli comparabili a quelli dello scorso esercizio. I ricavi del gruppo, sostenuti dall’attività molto favorevole del primo trimestre, hanno segnato un progresso del 5,0% rispetto ai ricavi del corrispondente periodo 2006, attestandosi a 4. 613,1 milioni, mentre il margine operativo lordo corrente ed il risultato operativo, hanno subito flessioni rispettivamente del 2,3% e del 5,0%, sostanzialmente in linea con quelle registrate alla fine del primo semestre. Il risultato netto totale, gravato da maggiori oneri finanziari netti e penalizzato da sopravvenienze fiscali negative di natura non ricorrente, che si contrappongono a sopravvenienze attive nello scorso esercizio, è diminuito dell’11,2% a 465,8 milioni. Il settore imballaggio alimentare e isolamento termico, costituito dal gruppo Sirap Gema, ha registrato nel trimestre ricavi per 60,8 milioni (57,8 milioni nel terzo trimestre 2006), un risultato operativo di 4,4 milioni (4,0 milioni) e un utile netto consolidato di 1,3 milioni (1,4 milioni). I ricavi del terzo trimestre 2007 hanno beneficiato dei miglioramenti nei paesi dell’Est europeo, mentre l’imballaggio alimentare in Italia e l’isolamento termico hanno evidenziato un rallentamento. Il significativo aumento dei costi (in primo luogo quelli delle materie prime) e la performance sul mercato francese, hanno frenato il miglioramento del risultato operativo. La diminuzione dell’utile netto è la conseguenza dell’aumento degli oneri finanziari a seguito del rialzo dei tassi di interesse. Anche a livello progressivo al 30 settembre 2007 si rileva un significativo miglioramento dei ricavi a 181,4 milioni (+25,7%, +8,5% a perimetro costante). Malgrado il già citato aumento dei costi e l’incremento degli ammortamenti, collegati all’acquisizione del gruppo Amprica, il risultato operativo evidenzia un miglioramento del 4,2%. Gli oneri finanziari più elevati, come conseguenza anche dell’aumento dell’indebitamento legato all’acquisizione e un tax rate più elevato, fanno sì che l’utile netto progressivo registri una decisa flessione a 3,2 milioni contro 5,2 milioni dello stesso periodo 2006. Il settore finanziario, che include la capogruppo Italmobiliare e le società finanziarie integralmente possedute, ha risentito delle condizioni particolarmente sfavorevoli dei mercati finanziari, realizzando nel trimestre un risultato netto negativo di 8,7 milioni in decisa diminuzione rispetto a quello dello stesso periodo del 2006 (positivo per 14,7 milioni), che porta l’utile progressivo al 30 settembre 2007 a 82,9 milioni (113,6 milioni). Il consistente calo dei risultati è ascrivibile anche al venir meno di alcuni eventi favorevoli, manifestatisi nei primi nove mesi del 2006 e non nel presente anno, legati principalmente a maggiori proventi netti dalle partecipazioni e a più elevati contributi delle società collegate. Il settore bancario, che raggruppa l’attività di Finter Bank Zürich e del Crédit Mobilier de Monaco, nel trimestre ha migliorato il risultato netto a 1,7 milioni in aumento rispetto a quello dello stesso periodo del 2006 (1,4 milioni), che porta l’utile progressivo al 30 settembre 2007 a 7,3 milioni (6,2 milioni). A tale risultato ha contribuito essenzialmente il miglioramento della performance di Finter Bank Zürich. Le Previsioni – I risultati conseguiti nei primi nove mesi del 2007, gli andamenti dei singoli mercati in cui opera il Gruppo, soprattutto in relazione ai mercati finanziari, e le previsioni espresse per i singoli settori rendono difficile, salvo fatti ad oggi non prevedibili, il conseguimento dei risultati record del 2006, che aveva beneficiato di condizioni particolarmente favorevoli e di contributi positivi non ripetibili, come già espresso nella relazione semestrale. D’altro canto, però, per quanto riguarda la Capogruppo Italmobiliare Spa, si può confermare che l’utile netto di quest’anno nel bilancio individuale, sulla base delle informazioni disponibili e fatti salvi eventi non prevedibili, è atteso in crescita rispetto al dato 2006, al netto delle plusvalenze realizzate lo scorso anno con le cessioni intragruppo alla controllata Franco Tosi. . |
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