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Notiziario Marketpress di
Martedì 20 Novembre 2007 |
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UE: I BENEFICI DEL MERCATO UNICO PIÙ PROSPERITÀ E MENO BUROCRAZIA
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Bruxelles, 20 novembre 2007 - Dieci modi in cui il mercato unico ha giovato agli europei 1. Più prosperità: negli ultimi 15 anni grazie al mercato unico il Pil dell´Ue è aumentato del 2,15%. Nel solo 2006 questo ha significato un aumento complessivo di 240 miliardi di euro – ovvero 518 euro per cittadino dell´Ue – rispetto ad una situazione in cui non fosse esistito il mercato unico. 2. Più posti di lavoro: durante il periodo 1992-2006 grazie al mercato unico sono stati creati 2,75 milioni di posti di lavori in più. 3. Viaggiare e comprare più facilmente: i cittadini dell´Ue possono viaggiare nella maggior parte dei paesi membri dell´Ue senza passaporto e senza essere fermati per i controlli alle frontiere. I cittadini dell´Ue godono di tutti i diritti dei consumatori anche quando fanno acquisti fuori del loro paese e non esistono limiti su ciò che possono comperare e portare con sé per uso personale. 4. Più opportunità di vivere, lavorare e studiare all´estero: oltre 15 milioni di cittadini dell´Ue si sono spostati in altri paesi membri per lavorare o per godersi la pensione (ciò è reso possibile dalla trasferibilità delle prestazioni sociali), mentre 1,5 milioni di giovani hanno svolto parte dei loro studi in un altro Stato membro con l´ausilio del programma Erasmus. 5. Una più ampia scelta di prodotti e servizi: il 73% dei cittadini dell´Ue pensa che il mercato unico abbia contribuito ad accrescere la gamma di prodotti in vendita, mentre l´introduzione di norme comuni ha favorito la presenza sul mercato di prodotti più sicuri e più ecologici (si pensi ai prodotti alimentari, alle automobili ed alle medicine). 6. Prezzi più bassi: l´apertura dei mercati nazionali e il conseguente aumento della concorrenza hanno fatto diminuire i prezzi, per esempio, dell´accesso a Internet, dei viaggi aerei e delle telefonate (i prezzi di queste ultime sono scesi in media del 40% nel periodo 2000-2006). 7. Meno burocrazia: le regole del mercato unico semplificano la vita dei cittadini perché spesso sostituiscono un gran numero di leggi nazionali complesse e diverse con un solo quadro normativo; ne conseguono minori formalità burocratiche per i cittadini e minori costi amministrativi per le imprese, le quali possono quindi ridurre i prezzi a vantaggio dei consumatori. È inoltre diventato più facile avviare o acquisire un´impresa: il costo medio per creare una nuova società è sceso da 813 euro nel 2002 (quando l’Ue contava 15 Stati membri) a 554 euro nel 2007 (quando l’Ue ha ormai 27 Stati membri), mentre il tempo necessario per registrare una società è stato ridotto da 24 giorni nel 2002 a circa 12 oggi. Occorre tuttavia fare ulteriori progressi. 8. Uno straordinario potenziale di mercato: nell´Ue ogni impresa si trova automaticamente ad avere quasi 500 milioni di clienti potenziali. Ciò permette alle imprese più grandi di beneficiare di enormi economie di scala; per quanto riguarda invece le piccole e medie imprese, esse possono entrare più facilmente in nuovi mercati perché non sono più intralciate da costi e problemi che in precedenza le avrebbero scoraggiate dall´effettuare esportazioni. 9. È molto più facile fare affari: dal 1992 gli scambi all’interno dell´Ue sono aumentati del 30%. La scomparsa delle formalità burocratiche alle frontiere ha ridotto i termini di consegna e i costi. Prima della soppressione delle frontiere, il solo sistema fiscale richiedeva ogni anno 60 milioni di documenti di sdoganamento, che oggi non sono più necessari. 10. Vantaggi per i contribuenti: grazie a regole sugli appalti pubblici che assicurano maggiore apertura e concorrenza, i governi hanno più denaro da spendere su priorità come la salute e l´istruzione. Per esempio, il prezzo del materiale rotabile ferroviario è diminuito, con risparmi, secondo alcuni studi, compresi tra il 10% e il 30%. . |
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