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Notiziario Marketpress di Mercoledì 21 Novembre 2007
 
   
  IL PRESIDENTE DELLA CCIU INCONTRA IL PRESIDENTE DELLA BANCA NAZIONALE UNGHERESE PER DISCUTERE LE RIFORME DEL PROGRAMMA DI CONVERGENZA DEL GOVERNO UNGHERESE LA BUSINESS COMMUNITY EUROPEA IN UNGHERIA DICE NO ALL’UNIFICAZIONE DELLE TASSE MINORI

 
   
   Budapest, 21 novembre 2007 - Nel corso di un business lunch organizzato dalla Camera di Commercio Italiana per l’Ungheria, dalla Camera di Commercio Svizzero – Ungherese, dalla Camera di Commercio Britannica in Ungheria, dall’Associazione Joint Venture e sotto il patrocinio dell’Eu Chambers in Ungheria, il presidente della Cciu il dott. Alessandro Stricca si è confrontato con il presidente della Banca Nazionale Ungherese il dott. Andràs Simor sui temi caldi dell’economia ungherese. Il governatore Simor ha sostanzialmente dato un parere positivo sulle riforme messe in atto dal governo ungherese incitando l’esecutivo a proseguire con convinzione in questa direzione eventualmente corregendo alcune misure che porterebbero ad una spesa pubblica eccessiva (riforma pubblica amministrazione e provvedimenti sociali). Il Presidente della Cciu dott. Alessandro Stricca quale portavoce della business community europea in Ungheria ha aperto la discussione su temi di politica monetaria ed economica, toccando anche argomenti di economia internazionale. Come rappresentate del “Manifesto per le riforme” il presidente Stricca ha criticato la proposta di legge del governo per quanto riguarda l’unificazione delle tasse minori (contributi per l’istruzione qualificata, per la riabilitazione, per l’innovazione) :«Posso esprimere grande soddisfazione per la vittoria ottenuta qualche giorno fa quando il provvedimento che voleva sommare le tasse minori non è passato in Parlamento, così come auspicato dal “Manifesto per le riforme”. Bisogna proseguire sulla strada della rifoma fiscale per ridare competitività all’economia ungherese. La business community europea in Ungheria è pronta a collaborare con il governo alla stesura di una riforma fiscale più efficace che garantisca il raggiungimento degli obbiettivi del programma di convergenza». .  
   
 

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