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Notiziario Marketpress di Martedì 27 Novembre 2007
 
   
  ALLA FIERA CAMPIONARIA DELLE QUALITÀ ITALIANE DI MILANO, IL DISTRETTO AGROINDUSTRIALE DEL VULTURE HA PRESENTATO IL MARCHIO “MADE IN VULTURE”.

 
   
  “Si tratta – ha spiegato il presidente del Distretto, Mario Bisceglia - di un brand capace di identificare il nostro territorio con l’intera regione Basilicata, e quindi di rappresentarne tutte le produzioni di eccellenza, ma anche la cultura, la storia, le tradizioni, fornendo all’esterno un’immagine unitaria e composita dell’intero sistema. Il nostro vuole anche essere un marchio di garanzia, sia per il territorio – che diventa asset strategico per la promozione – che per i prodotti di qualità e tipicità ad alto contenuto di specializzazione”. Olio extravergine, acque minerali, Aglianico del Vulture Doc, pecorino di Filiano Dop, caciocavallo silano Dop, salsiccia lucanica, miele di castagno e marroncino di Melfi, tutti sotto il marchio Made in Vulture, vanno dunque a costituire una sorta di “filiera orizzontale” dall’indiscutibile valore aggiunto: “Il Distretto, ragionando ‘da impresa’, ha avuto il coraggio di rappresentare con un marchio unico le sue 100 aziende, che esprimono un potenziale aggregato di 150 milioni di euro. Ciò ci consente di poter lanciare la sfida della competitività sui mercati, altrimenti impossibile per le nostre piccole e piccolissime unità produttive ma anche per i comparti presi singolarmente. La presenza in Campionaria, addirittura con un’etichetta Made in Vulture, è il segnale concreto che si può promuovere un intero sistema produttivo attraverso la valorizzazione del territorio, che è poi il vero elemento distintivo in grado di generare queste tipicità, uniche e non replicabili altrove. Occorre continuare a ragionare sull’offerta, continuare ad investire su qualità e innovazione ma anche sul marchio, sulla distribuzione e sulla comunicazione, ed ampliare l’organizzazione del ‘sistema territorio’ su cui il Distretto, le imprese e le istituzioni possono scommettere. Questa Campionaria, che ci vede insieme a Regione e Unioncamere Basilicata, ma anche al Distretto agroalimentare di qualità del Metapontino, dimostra che nella nostra regione si è passati dalle parole ai fatti e che, unendo le forze, sarà più facile poter nutrire ambizioni concrete”. .  
   
 

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