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Notiziario Marketpress di Lunedì 26 Novembre 2007
 
   
  JOB & ORIENTA: REGIONE VENETO FINANZIA PROGETTO DELL’ISTITUTO ZUCCANTE CHE PERMETTE RISPARMIO ENERGIA SOSTITUZIONE DEL PANNELLO FOTOVOLTAICO TRADIZIONALE CON UNA CELLULA NANOTECNOLOGICA IL PANNELLO, ANZICHÉ OCCUPARE LA SUPERFICIE DI UN CAMPO DA CALCIO, OCCUPEREBBE QUELLA DI UN’UNGHIA”.

 
   
  Venezia, 26 novembre2007 - Trasformare l’energia solare in energia elettrica con un “risparmio”, in termini di ottimizzazione, del trenta per cento. E’ quanto permette l’ “inseguitore solare”, un pannello fotovoltaico ideato dallo studente (oramai diplomatosi) Davide Biadene, dell’Istituto tecnico “C. Zuccante” di Mestre. Ad illustrare il progetto è stato Diego Nordio, docente dello stesso Istituto, nell’ambito del convegno “Le nanotecnologie per la Scuola. Presentazione dei risultati del progetto nanotech@school”, tenutosi all’interno nello stand di Job & Orienta 2007 dell’Assessorato all’Istruzione, alla Formazione ed al Lavoro della Regione Veneto. Nordio ha spiegato come “grazie all’ inseguitore solare, si trasforma l’energia solare in elettrica, ottimizzando il rendimento che diventa superiore del 30 per cento, utilizzando il movimento su due assi portanti: da est ad ovest e da nord a sud”. “Il progetto - sottolinea Nordico - è stato realizzato grazie al finanziamento della Regione Veneto. Il nostro augurio, è che lo stesso budget venga messo a disposizione anche il prossimo anno, in modo che si realizzi anche la seconda parte del progetto che prevede la sostituzione del pannello fotovoltaico tradizionale con una cellula nanotecnologica fotovoltaica, per ridurre gli spazi a un miliardesimo: il pannello, sostanzialmente, anziché occupare la superficie di un campo da calcio, occuperebbe quella di un’unghia”. Soddisfazione è stata espressa da Elena Donazzan, assessore all’Istruzione, Formazione e Lavoro della Regione Veneto, che si è complimentata con gli ideatori del progetto. “E’ stupefacente – ha concluso - come le scuole siano riuscite a fare ricerca da applicare al contesto produttivo”. . . .  
   
 

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