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Notiziario Marketpress di
Lunedì 26 Novembre 2007 |
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AL VEGA I FUTURI PROGETTI PER PORTO MARGHERA
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Venezia 26 novembre 2007 - L’assessore regionale all’Urbanistica, Renzo Marangon, è intervenuto il 22 novembre al Parco scientifico Vega di Marghera all’inaugurazione della rassegna “Mestre 900 al Vega”, che ha tra i suoi obiettivi quello di approfondire, con una serie di iniziative articolate nell’arco di un mese, la conoscenza sulle eccellenze e sui progetti dell’area industriale veneziana, comparandola con altre realtà europee. Nel suo intervento l’Assessore Marangon si è detto paradossalmente ottimista circa il futuro dell’area industriale, perché – ha sottolineato – è un futuro che può inserirsi in modo straordinario sui nuovi futuri che la Regione e i Comuni stanno disegnando per il Veneto di domani. “22 milioni di metri quadrati di area industriale – ha poi ribadito – sono un unicum straordinario, ma c’è il pericolo di interventi a spizzico, quello che in parte sta accadendo per la mancanza di una visione di insieme. Si tratta di un’area con vocazione straordinaria, ma il suo futuro non può essere il frutto di assembleari discussioni istituzionali”. E riferendosi al possibile sviluppo di Porto Marghera, Marangon ha affermato che “le bonifiche sono un business per chi le vuol fare e da chi pensa il contrario e me lo dimostra, sono pronto a farmi convincere. Fosse per me – ha poi aggiunto – alcune aree le coprirei con mezzo metro di cemento costruendoci sopra. ” Guardando al futuro, ha precisato che si possono fare i cento chilometri all’ora in accelerazione o in frenata, ma attualmente ogni giorno di accordi è un giorno di accordi in frenata. “Hanno ragione gli addetti alla chimica a difendere il loro posto di lavoro, ma sappiamo benissimo tutti dove l’orientamento industriale mondiale sta portando”. L’assessore Marangon ha poi chiuso con una provocazione. Ricordando che l’Italia del Nord rappresenta il 55% del prodotto interno lordo del Paese e che il 45% degli abitanti risiede nelle regioni del nord, per cui una riduzione della competitività di quest’area comporterebbe gravi ripercussione su tutto il sistema paese. , l’Assessore ha detto che la politica ha una grossa responsabilità e ce l’ha particolarmente in Veneto. “In Piemonte, se le cose vanno male, ci pensa il Lingotto a stimolare le soluzioni, così come in Lombardia ci pensa Piazza Cuccia, in Veneto, dove certe realtà mancano, ci deve pensare la politica. Il fatto che si guardi a Porto Marghera con cinismo, porta alla mancanza di un disegno strategico, che deve essere dato con un dialogo tra Regione, Comune e Provincia. Oggi – ha concluso Marangon – ci sono condizioni importanti per uscire da questo stallo e portare investimenti anche stranieri in laguna” . |
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