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Notiziario Marketpress di Lunedì 26 Novembre 2007
 
   
  PARTITA IN VENETO LA CORSA AI FONDI EUROPEI 2007-2013 453 MILIONI DI FINANZIAMENTI; INVESTIMENTI PER 1 MILIARDO CENTRALI INNOVAZIONE E RICERCA, ENERGIA, AMBIENTE, TLC PREVEDIBILI ANCHE MILLE NUOVI POSTI DI LAVORO

 
   
   Venezia, 27 Novembre 2007 - “Investiamo nel Nostro Futuro”. Con questo slogan ha preso avvio il 22 novembre, in un’affollatissima kermesse di presentazione (c’erano circa 700 tra rappresentanti degli Enti Locali e imprenditori privati) tenutasi alla Marittima Passeggeri di Venezia, la “corsa” del Veneto all’utilizzo dei 453 milioni di euro di finanziamenti per lo sviluppo economico che l’Europa mette a disposizione da qui al 2013. Erano presenti, tra gli altri, l’Assessore regionale alle Politiche Economiche Fabio Gava, esponenti del Dipartimento Politiche Regionali della Commissione Europea, del Ministero dello Sviluppo Economico ed i tecnici regionali che guideranno il complesso cammino di progettazione, a cominciare dal segretario Regionale della Programmazione Adriano Rasi Caldogno. “Siamo di fronte – ha detto Gava – ad una sfida ancora più difficile di quella del periodo 2000-2006, sia per il principio di concentrazione dei progetti imposto dall’Ue, sia per la conseguente necessità di lavorare con un’ottica molto più vasta di prima, ma sono certo che i risultati arriveranno. Il primo segnale positivo è la partecipazione di oggi: 700 presenti vogliono dire che il Veneto ha capito l’importanza della partita, ed è pronto a giocarla con la stessa efficienza con cui ha vinto quella del precedente settennato”. Parole lusinghiere sono venute dal francese da Patrick Amblard, della Direzione Generale Politiche Regionali della Commissione Europea: “La vostra Regione – ha detto Amblard - è un’area strategica per lo sviluppo europeo, ed ha sinora dimostrato una grande competenza nella gestione delle diverse linee di finanziamento comunitarie. Sono quindi prevedibili altri successi, senza dimenticare che, nelle nostre previsioni, le azioni che verranno messe in atto potrebbero anche attivare circa mille nuovi posti di lavoro”. I lavori si sono poi concentrati nell’illustrazione delle strategie che dovranno essere messe in atto su alcuni filoni d’intervento ritenuti strategici per sostenere lo sviluppo. Si tratta di Innovazione tecnica ed economia della conoscenza; energia; ambiente e valorizzazione del territorio; servizi di trasporto e telecomunicazioni di interesse economico generale; cooperazione in ambito europeo e nazionale. Sono questi infatti i principali “Assi” sui quali si svilupperanno i progetti. “La massa di finanziamenti – ha sottolineato Gava – è notevole: 453 milioni di euro di contributi che attiveranno investimenti per circa 1 miliardo attraverso il sistema del cofinanziamento privato previsto dall’Unione Europea. Rispetto alla precedente programmazione comunitaria 2000-2006 abbiamo subito una decurtazione di solo il 10%, ma a fronte dell’ingresso in Europa di numerosi altri Paesi, e questo costituisce un successo ed anche un riconoscimento dell’ottimo lavoro fatto nel periodo precedente, quando abbiamo saputo utilizzare pressoché l’intero budget a noi assegnato, a differenza di un gran numero di Regioni italiane ed europee. Siamo convinti – ha aggiunto – di poter confermare e anche migliorare le performance sinora ottenute”. “Queste nuove annualità – ha poi detto Gava – presentano anche una novità fondamentale: i progetti potranno infatti riguardare l’intero territorio regionale e non dovranno più essere concentrati sulle cosiddette ‘aree sottoutilizzate’ (il bellunese, il Polesine e poco altro). Questo ci costringerà ad un grande lavoro per costruire bandi e progetti ad ampio respiro, con una valenza territoriale ben più ampia che in precedenza, ma porterà importanti ricadute su tutto il tessuto economico veneto”. I tecnici regionali sono già al lavoro per la predisposizione dei bandi, i primi dei quali a vedere la luce nell’arco di un paio di mesi dovrebbero essere quelli relativi all’ingegneria finanziaria e alla realizzazione della Banda Larga. L’”asse” più importante (il n° 1) riguarda l’innovazione e l’economia della conoscenza ed è dotato di contributi per 190 milioni 129 mila euro: le sue linee d’intervento saranno incentrate sui sostegni alla ricerca scientifica e innovazione tecnologica; sull’ingegneria finanziaria con la creazione di un sistema di garanzia per investimenti nell’innovazione, con il finanziamento di partecipazioni temporanee al capitale di rischio di imprese innovative, con la costituzione di un fondo di rotazione per gli investimenti innovativi delle Piccole e Medie Imprese; sulle politiche di sostegno alla promozione e allo sviluppo dell’imprenditorialità, con aiuti agli investimenti delle nuove Pmi a prevalente partecipazione femminile e giovanile, all’artigianato artistico e tradizionale. Le politiche energetiche verranno sostenute attraverso l’”Asse” 2, dotato di contributi per 67 milioni 903 mila euro, e si concentreranno sulle energie rinnovabili e sul risparmio energetico, con una linea d’intervento interamente dedicata alla produzione di energia da fonti rinnovabili e all’efficienza energetica. “Importante e apprezzata dall’Ue – ha tenuto a precisare Gava – è stata la decisione di attivare anche in questo settore uno specifico fondo di rotazione, che permetterà di mantenere in circolo le risorse dedicate, come nel caso di quello che nascerà per l’innovazione e l’economia della conoscenza”. L’”asse” 3, dotato di contributi per 69 milioni 990 mila euro, riguarderà l’ambiente e la valorizzazione del territorio e si muoverà su due linee d’intervento: lo stimolo agli investimenti per il recupero dell’ambiente e sviluppo di piani e misure per prevenire e gestire rischi naturali e tecnologici; e la valorizzazione e promozione del patrimonio culturale e naturale. L’”asse” 4, dedicato a favorire l’accesso ai servizi di trasporto e di telecomunicazioni di interesse economico generale, è finanziato con 94 milioni 801 mila euro ed è dotato di tre linee d’intervento: sviluppo e offerta di servizi e applicazioni per le Pmi e gli Enti Locali, potenziamento delle reti di trasporto con il miglioramento degli snodi e delle piattaforme intermodali, promozione della mobilità pulita e sostenibile in particolare nelle zone urbane. “In questo Asse – ha detto Gava – daremo molta importanza alla diffusione della banda larga, con l’obbiettivo della copertura totale del Veneto in un paio d’anni”. Alla cooperazione internazionale e nazionale è dedicato l’”Asse” 5, con 20 milioni 634 mila euro di finanziamenti. “In questo caso – ha precisato Gava – si tratta di sostenere il cammino dell’Euroregione alla quale il Veneto punta con convinzione, ma anche la cooperazione con altre Regioni italiane”. L’”asse” 6, infine, sarà dedicato all’assistenza tecnica (progettazione, valutazione, studi, ricerche) per favorire la miglior definizione e realizzazione dei vari progetti. .  
   
 

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