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Notiziario Marketpress di Giovedì 29 Novembre 2007
 
   
  D’ACCORDO SULLE COSE CHE CONTANO I POSITIVI RISULTATI DELLA”STAFFETTA” CHE HA RAFFORZATO LA COLLABORAZIONE ISTITUZIONALE FRA TRENTO E BOLZANO AL CENTRO DELLA RELAZIONE AL BILANCIO DI PREVISIONE DELLA REGIONE PER IL 2008 DEL PRESIDENTE LORENZO DELLAI CHE RILANCIA LA NECESSITÀ DI AVVIARE LA RIFORMA DELLO STATUTO.

 
   
  Trento, 29 novembre 2007 “Grazie alla “staffetta”, la collaborazione fra Trento e Bolzano si è rafforzata e mai come in passato possiamo dire che oggi vi sia fra di noi piena identità di vedute sulle grandi questioni strategiche che dovremo affrontare nei prossimi anni”. Con queste parole il Presidente della Regione Trentino-alto Adige/südtirol Lorenzo Dellai ha aperto la relazione al bilancio di previsione della Regione per il 2008, letta oggi a Bolzano in Consiglio regionale e dedicata, in gran parte, a delineare i positivi risultati raggiunti nel corso della legislatura grazie alla “staffetta”, ovvero alla decisione di porre al vertice dell’Ente, a rotazione, i due Presidenti delle Province Autonome. Dellai ha colto l’occasione della relazione al bilancio per una riflessione sui passaggi di valenza politico istituzionale dei prossimi mesi e, considerato che è cominciato l’ultimo anno di legislatura, anche per tracciare un bilancio su quanto realizzato in questi quattro anni di governo della Regione. “Quella della “staffetta”, ha precisato Dellai, è stata una formula, sperimentale ed indubbiamente coraggiosa, che le forze politiche di maggioranza hanno scelto per dare alla Regione, a Statuto invariato, un assetto istituzionale del tutto innovativo, capace di dare nuova linfa e concretezza alla cornice regionale della nostra Autonomia”. “Credo che, al di la delle diverse valutazioni politiche, questo esperimento sia risultato utile per riavviare la cooperazione istituzionale tra le due realtà, mentre non ha indubbiamente risolto, ma era evidente, i nodi istituzionali che solo un nuovo Statuto può affrontare, incominciando da quello che riguarda il ruolo di questo Consiglio”. Dellai ha ricordato i risultati raggiunti nel corso della legislatura, a cominciare da alcune importanti riforme proposte dalla Giunta come quella sull’ordinamento dei comuni per proseguire con quelle relative alle normative sullo stato sociale, che sono state razionalizzate e raccordate con gli interventi delle Province. Buona anche l’operatività della Giunta regionale, anch’essa composta con l’alternanza di alcuni assessori, che ha saputo lavorare in modo proficuo, continuo e collegiale, trovando sempre un punto di equilibrio finale, anche quando vi erano opinioni o punti di vista differenti. “Questa particolare formula di governo, ha precisato Dellai, adottata a Statuto invariato, ha permesso di dare maggiore stabilità e concretezza, rispetto al passato, all’azione degli organi regionali: sia al Consiglio, che alla Giunta. Grazie a questo nuovo modo di intendere la Regione, che proprio la “staffetta” ha delineato, abbiamo potuto superare l’empasse vissuto nelle precedenti legislature, creando uno “spazio di dialogo” che abbiamo potuto riempire di contenuti”. Fra i positivi risultati raggiunti da questa nuova impostazione Dellai ha anche ricordato la riunione congiunta, lo scorso luglio, delle giunte della Regione Trentino-alto Adige/südtirol, della Provincia Autonoma di Bolzano e della Provincia Autonoma di Trento che si sono ritrovate all´Istituto Agrario di San Michele all´Adige. Si è trattato di un incontro proficuo che ha permesso di “misurare” la grande sintonia che esiste fra Trento e Bolzano. “Siamo d’accordo sulle cose che contano, ha detto Dellai, a cominciare dalla necessità di difendere, promuovere ed implementare l’Autonomia, nel rispetto delle proprie peculiarità, ma secondo una visione comune”. Il Presidente ha poi lanciato un monito all’Assemblea legislativa regionale: “Sono sempre più convinto, ha detto Dellai, che la nostra Autonomia possa essere messa in pericolo soprattutto da noi stessi, ossia dalla nostra incapacità di farla funzionare, di innovarla, di adattarla ai mutamenti della società e del quadro politico italiano ed europeo”. Dellai ha quindi rimarcato l’importanza di dare una veste nuova allo Statuto di Autonomia, in linea con i mutamenti avvenuti nella società, sulla scia dell’aggiustamento costituzionale già realizzato nel 2001, che porti ad un nuovo modello istituzionale per la Regione. Il Presidente non ha nascosto le difficoltà che stanno dietro alla riforma statutaria, a cominciare dalla necessità che il Parlamento approvi il disegno di legge costituzionale concernente il principio dell’ ”intesa”. “Una condizione imprescindibile, ha precisato, per poter avviare formalmente in sede parlamentare il percorso di modifica dello Statuto. A tutti sono note, ha aggiunto il Presidente, le problematiche aperte dalle legittime aspirazioni delle comunità confinanti con la nostra regione che hanno rinfocolato le spinte ostili alla nostra autonomia speciale, senza dimenticare l’attuale instabilità politica nazionale. Tutti fattori che debbono indurci alla prudenza. Avviare in Parlamento una modifica statutaria senza il principio dell’ ”intesa” potrebbe esporre il nostro assetto istituzionale e finanziario a rischi enormi, come sta avvenendo per il Friuli Venezia Giulia che ha mandato al Parlamento una proposta di riforma statutaria ora pericolosamente in balia di spinte e controspinte che nessuno sa dove possano portare”. Dellai ha, comunque, evidenziato la necessità, nell’ultimo anno di legislatura, di avviare una riflessione sul metodo di lavoro da intraprendere per dare il via ad un percorso di riforma statutaria, confermando la sua disponibilità a programmare, al riguardo, un incontro con i presidenti dei consigli provinciali e regionale. Dellai ha quindi auspicato che siano soprattutto le forze politiche, di maggioranza e di opposizione, ad impegnarsi al fine di permettere che all’interno dei consigli provinciali e di quello regionale maturino le necessarie condizioni politiche per far partire il processo riformatore e per dare sostanza ad una proposta di revisione dello Statuto. “Le assemblea legislative, ha concluso il Presidente della Regione, non devono sentirsi chiamate ad “assistere” passivamente, ma devono essere protagoniste, quale luogo di confronto e di indirizzo politico. .  
   
 

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