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Notiziario Marketpress di Venerdì 30 Novembre 2007
 
   
  VIA FRANCIGENA: PARTE IL PROGETTO PER RIQUALIFICARE IL TRATTO NORD DEL LAZIO

 
   
  E’ stato presentato il 27 novembre , a Roma, presso Villa Piccolomini, il percorso nord della via Francigena del Lazio. Alla conferenza stampa hanno preso parte Giulia Rodano, assessore alla Cultura, Spettacolo e Sport della Regione Lazio; mons. Liberio Andreatta, vice presidente dell’Opera Romana Pellegrinaggi; Piercarlo Rampini, delegato dal ministro Rutelli al coordinamento delle iniziative di sviluppo della Via Francigena; Daniela Valentini, assessore all’Agricoltura della Regione Lazio; Patrizia Ninci assessore al Turismo per la Provincia di Roma; Angelo Cappelli, assessore al Turismo per la Provincia di Viterbo; Ivana Della Portella, in veste di delegato dal sindaco Veltroni a promuovere il progetto Via Francigena; Antonio Zanon, presidente della Commissione Cultura, spettacolo e sport della Regione Lazio. Centosettanta chilometri di paesaggi, storia, arte e spiritualità, da Proceno a Roma, percorribili a piedi o in bicicletta, attraverso sentieri e strade sterrate, che partono dalla campagna viterbese per giungere sino a San Pietro. Un tracciato che riconsegna all’Italia e al mondo la via Francigena del Lazio, uno dei più importanti e suggestivi itinerari dell’Europa medioevale; un lavoro frutto di ricognizioni sul territorio e di un’attenta analisi della cartografia da Proceno (provincia di Viterbo) fino a Roma. Si tratta di un cammino che percorre i tratti paesaggistici e culturali più suggestivi dell’alto Lazio: un itinerario contraddistinto da un’inestimabile ricchezza artistica, architettonica e naturale. Possiamo citare, a titolo esemplificativo, la chiesa di San Giovanni in Val di lago, situata sulle rive del lago di Bolsena; quelle di San Flaviano a Montefiascone e di S. Maria in Forcassi a Vetralla, luoghi storici di ristoro e preghiera per i viandanti; la chiesa rupestre di S. Maria del Parto a Sutri, con i suoi affreschi raffiguranti i pellegrini della stessa Francigena; le suggestive Torri d’Orlando nel paesaggio rurale della campagna viterbese; la chiesa di S. Eusebio a Ronciglione, con i suoi mirabili dipinti medioevali; il Santuario della Madonna del Sorbo, immerso nell’incantevole contesto della campagna romana. C’è poi la possibilità concreta di percorrere e riscoprire lunghi tratti di basolato dell’antica Cassia romana e della Via Amerina. Per rendere il cammino fruibile e sicuro abbiamo operato in stretta intesa con tutti i 17 Comuni coinvolti, incluso il Comune di Roma, con l’Associazione europea delle vie Francigene, con l’Opera romana pellegrinaggi e con il Ministero per i Beni e le Attività culturali, fortemente impegnato in un progetto nazionale di valorizzazione e rilancio di tutto l’itinerario, dal San Bernardo a Roma. Gli uffici degli assessorati della Cultura, del Turismo e dell’Ambiente hanno lavorato insieme per raggiungere il primo e più importante obiettivo: l’individuazione e la definizione di un percorso praticabile e “sicuro”, sia a piedi che in bicicletta, su cui la Regione investirà tre milioni di euro, di cui uno, pertinente all’Assessorato alla Cultura, Spettacolo e Sport, è già stato stanziato per il finanziamento infrastrutturale del tratto che attraversa il territorio dei Comuni di Proceno, Acquapendente, Grotte di Castro e San Lorenzo Nuovo, per complessivi trenta chilometri. Due milioni di Euro sono stati invece stanziati dall’Assessorato all’Ambiente e saranno utilizzati per la realizzazione di un successivo tratto del percorso. La riscoperta e il recupero delle grandi vie storiche e degli antichi percorsi di pellegrinaggio è un obiettivo su cui Governo, Regioni ed enti locali hanno deciso di concentrare attività e risorse. La Francigena, che da Canterbury portava a Roma e da qui, proseguendo verso sud, apriva le porte del mediterraneo fino a Gerusalemme, era la più importante delle grandi vie che solcavano l’Europa nell’età medioevale: rappresenta una direttrice fisica, naturale e ideale, di comunicazione e collegamento tra il nord e sud Europa; al contempo, è oggi una straordinaria opportunità di valorizzazione e conoscenza del patrimonio naturale, artistico e religioso delle regioni e terre percorse. La Regione Lazio, attraversata dall’ultimo e importante tratto della Francigena, quello che porta sino a San Pietro, ha un ruolo fondamentale nella riuscita del progetto nazionale di recupero e promozione della strada. “Siamo molto orgogliosi del lavoro svolto”, dichiara l’assessore Rodano, “perchè è la dimostrazione concreta di come la Pubblica Amministrazione possa lavorare bene su un tema, fornendo a cittadini e territori opportunità, soluzioni, strumenti nuovi. In due anni è stata approvata una legge regionale, è stato elaborato un percorso in accordo con tutti gli altri enti, sono stati stanziati dei fondi. Hanno lavorato bene il Consiglio regionale, la Giunta, le strutture amministrative della Regione. Siamo passati dalle parole ai fatti, in un periodo di tempo idoneo sia agli approfondimenti che ai risultati, e abbiamo dato il nostro contributo ad un importante progetto culturale, che sta coinvolgendo tutto il nostro Paese. E così la via Francigena non fa più parte soltanto della storia della Regione Lazio, ma anche di quel progetto di sviluppo e rilancio delle potenzialità culturali del territorio su cui la Giunta guidata da Piero Marrazzo sta lavorando con passione e impegno sin dal suo insediamento. Ringrazio i 17 Comuni coinvolti, l’Associazione europea delle vie Francigene, l’Opera Romana pellegrinaggi e il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, perché hanno cooperato con le nostre strutture per presentare una proposta che rispetti sia la percorribilità che il tracciato originario. E infine ringrazio gli uffici della Regione Lazio, poiché questa è un’operazione interamente ‘in house’, portata avanti con le energie, le risorse e le competenze interne”. .  
   
 

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