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Notiziario Marketpress di
Giovedì 29 Novembre 2007 |
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UN MODELLO DI RIABILITAZIONE INTEGRATA PER I PAZIENTI DI MONTECATONE. L´ASSESSORE MANZINI: "L´OBIETTIVO È VALORIZZARE LE COMPETENZE DEI PAZIENTI E FAVORIRNE IL RICONOSCIMENTO, PER ACCOMPAGNARLI NELLA RIABILITAZIONE, ANCHE SOCIALE E LAVORATIVA"
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Bologna 29 novembre 2007 – Oggi dalle 9 alle 18 convegno a Imola. - Un modello di riabilitazione integrata, per favorire l’inclusione sociale e lavorativa delle persone con lesione midollare, un sistema che mette al centro del processo riabilitativo la persona e il suo ambiente: è il progetto condotto, nell’ambito della programmazione regionale 2000-2006 del Fondo Sociale Europeo Obiettivo 3, dal Montecatone Rehabilitation Institute di Imola che ha realizzato un sistema informatizzato e una serie di strumenti e di azioni di accompagnamento in grado di favorire una riabilitazione globale del paziente, non solo sanitaria ma anche lavorativa e sociale. Domani a Imola, presso la sala Congressi della Sacmi, in via Selice Provinciale 17, dalle ore 9 alle 18, si terrà il convegno “Azioni Integrate in Ambito Riabilitativo secondo la Classificazione Icf”, evento conclusivo dell’attività di sperimentazione e ricerca. Il percorso progettuale, avviato nel 2004, si è collocato nell’ambito dell’asse B della programmazione, asse finalizzato alla promozione delle pari opportunità per tutti nell´accesso al mercato del lavoro, con particolare attenzione alle persone che rischiano l´esclusione sociale. Tra i diversi fattori che causano lo svantaggio, si è individuata la disabilità conseguente alla lesione midollare, lesione che lascia le persone integre nella possibilità di capire e di relazionarsi con l’ambiente. “L’obiettivo è stato cercare di tradurre le capacità e le attitudini dei singoli pazienti in abilità o competenze e favorire il loro riconoscimento e la loro valorizzazione da parte dell’ambiente sociale – spiega l’assessore regionale alla Formazione professionale, Paola Manzini - La sperimentazione avviata a Montecatone è partita dal presupposto che, a sostegno di questi interventi, non potesse che muoversi la rete degli attori coinvolti, a partire dal personale sanitario per arrivare ai territori e alle professionalità che si occupano della dimensione sociale e lavorativa dei pazienti”. Il progetto ha fatto riferimento al modello biopsicosociale Icf, ovvero “Classificazione Internazionale del Funzionamento della Disabilità e della Salute”, sviluppato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, che rappresenta un elemento di grande valore per quanto riguarda la riabilitazione, intesa come processo complesso di acquisizione, di recupero e di potenziamento di tutte le competenze necessarie per la partecipazione, con la massima autonomia e qualità di vita possibile, alla vita sociale, culturale e professionale. L’icf, infatti propone un linguaggio comune a varie professioni che vengono così poste in comunicazione e aiutate a collaborare. Grazie al supporto del sistema informatizzato Checklist Documentation Manager, a Montecatone il modello Icf è stato introdotto non solo in forma teorica, ma soprattutto come modalità operativa. La Checklist Documentation Manager è stata progettata e sviluppata come strumento dedicato per chi è impegnato nella realizzazione e nel monitoraggio di un progetto riabilitativo, è stata pensata per mettere in comunicazione i diversi ambiti operativi di Montecatone e, contemporaneamente, anche i vari servizi all’esterno, deputati alla presa in carico del paziente dopo le dimissioni dall’ospedale. I pazienti sono stati coinvolti nelle attività sia come soggetti con i quali sperimentare l’uso della Chek list, sia per realizzare interventi che li supportassero nella progettazione di un percorso di reinserimento lavorativo. Per una trentina di pazienti si sono realizzati interventi di bilancio di competenze per definire le capacità professionali già possedute o da implementare. Altri 59 pazienti hanno partecipato a percorsi di formazione finalizzati all’acquisizione dei diversi livelli previsti dall’Ecdl, patente informatica europea. Di questi solo 4 non hanno portato a termine il percorso, mentre per gli altri c’è stato il conseguimento di diversi livelli di riconoscimento, superando gli esami per i vari moduli e 10 hanno raggiunto tutti i livelli previsti, acquisendo la patente europea completa. Per queste attività sono stati finanziati due progetti integrati nel periodo 2004 /2006 con un finanziamento di 410. 000 Euro di Fse e un co-finanziamento da parte del Montecatone Rehabilitation Institute di 186. 000 Euro. . |
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