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Notiziario Marketpress di Lunedì 03 Dicembre 2007
 
   
  NUOVE NORME PER IL FINANZIAMENTO DEI PARTITI EUROPEI

 
   
  Strasburgo, 3 dicembre  2007 - Il Parlamento europeo ha approvato la modifica del regolamento sulle attività e sul finanziamento dei partiti politici a livello europeo. Frutto di un compromesso con il Consiglio, consentirà il ricorso a fondi Ue per finanziare attività legate alla campagna per le elezioni europee e l´erogazione di contributi alle fondazioni politiche europee. Gli importi versati a ogni partito politico e fondazione politica a livello europeo dovranno essere pubblicati sul sito internet del Parlamento. Nel 2003, per riconoscere il ruolo fondamentale svolto dai partiti politici a livello europeo, è stato adottato - sotto Presidenza italiana - un regolamento che ne ha fissato lo statuto e ha delineato il quadro necessario al loro finanziamento. «In un´ottica di consolidamento e di ottimizzazione delle infrastrutture democratiche dell´Unione europea», la Commissione ha presentato una proposta che intende migliorare e adeguare detto regolamento alla luce dell´esperienza acquisita negli ultimi quattro anni. Adottando una serie di emendamenti di compromesso sostenuti da Ppe/de, Pse, Alde, Verdi/ale e Gue Ngl, negoziati dal relatore Jo Leinen (Pse, De) con il Consiglio, il Parlamento ha approvato definitivamente - con 538 favorevoli, 74 contrari e 10 astensioni - la modifica del regolamento che stabilisce le norme relative allo statuto e al finanziamento dei partiti politici a livello europeo. Esso sarà quindi applicabile a partire dal 2008. Elezioni europee e vincoli al finanziamento dei partiti Per migliorare il dibattito politico, anche in vista delle prossime elezioni europee del 2009, i partiti politici a livello europeo saranno autorizzati a utilizzare i loro fondi per finanziare le attività legate alla campagna elettorale. Per i deputati, infatti, i partiti politici a livello europeo operano nel contesto delle elezioni al Parlamento europeo «in particolare per mettere in risalto il carattere europeo di queste elezioni». Gli stanziamenti a carico del bilancio Ue, tuttavia, non dovranno costituire un finanziamento diretto o indiretto dei partiti politici nazionali o dei loro candidati, né essere usati per campagne referendarie. E´ peraltro specificato che il finanziamento e la limitazione delle spese elettorali per le elezioni europee sono soggette alle disposizioni nazionali. Oltre a ciò, gli stanziamenti provenienti dal bilancio generale dell´Unione europea potranno essere utilizzati soltanto per coprire le spese direttamente collegate agli obiettivi indicati nel programma politico dei partiti. Tali spese comprendono le spese amministrative, quelle per il sostegno tecnico, le riunioni, la ricerca, le manifestazioni transfrontaliere, gli studi, l´informazione e le pubblicazioni. I partiti politici europei non potranno accettare le donazioni anonime e quelle provenienti dai bilanci di gruppi politici rappresentati al Parlamento europeo. Né le donazioni provenienti da imprese sulle quali i pubblici poteri «possono esercitare direttamente o indirettamente un´influenza dominante a titolo della proprietà, della partecipazione finanziaria o delle regole che la disciplinano» e nemmeno quelle che superano 12. 000 euro all´anno e per donatore, provenienti da qualsiasi persona fisica o giuridica. Non potranno essere accettate neanche le donazioni provenienti da qualsiasi autorità pubblica di un paese terzo e da imprese "influenzate" dai poteri pubblici stranieri. I contributi provenienti da partiti politici nazionali, è peraltro specificato, non dovranno superare il 40% del bilancio annuale di un partito a livello europeo. Istituzione e finanziamento delle fondazioni politiche Il regolamento prevede ora una nuova base giuridica sull´istituzione e il finanziamento delle fondazioni politiche europee. Queste ultime sono definite enti o reti di enti dotati di personalità giuridica nello Stato membro in cui hanno sede, «affiliati ad un partito politico a livello europeo», che, attraverso le proprie attività, nel rispetto degli obiettivi e dei valori fondamentali dell´Ue, sostengono ed integrano gli obiettivi di tale partito. A tal fine, le fondazioni possono svolgere «attività di osservazione, analisi e arricchimento del dibattito sulle politiche pubbliche europee e sul processo di integrazione europea». Oppure sviluppare attività legate a «questioni di politica pubblica europea», quali l´organizzazione e il sostegno a seminari, azioni di formazione, conferenze, studi europei, la cooperazione con enti dello stesso tipo allo scopo di «promuovere la democrazia» e, infine, la «creazione di un contesto in cui promuovere la collaborazione, a livello europeo, tra fondazioni politiche nazionali, rappresentanti del mondo accademico ed altri soggetti interessati». Una fondazione politica a livello europeo deve essere affiliata ad uno dei partiti politici a livello europeo riconosciuti e deve rispettare, in particolare nel suo programma e nella sua azione, i principi sui quali è fondata l´Unione europea, vale a dire i principi di libertà, di democrazia, di rispetto dei diritti dell´uomo, delle libertà fondamentali e dello Stato di diritto. Non deve avere fini di lucro e deve avere personalità giuridica diversa da quella del partito cui è affiliata. Spetta a ciascun partito politico e a ciascuna fondazione politica a livello europeo definire le modalità specifiche delle loro relazioni che, nel rispetto della legislazione nazionale, devono prevedere un´adeguata separazione tra la gestione quotidiana e le strutture direttive. Una fondazione politica a livello europeo potrà «richiedere un finanziamento a carico del bilancio generale dell´Unione europea solo tramite il partito politico a livello europeo al quale è affiliata». Tali fondi potranno essere utilizzati «esclusivamente per finanziare le attività della fondazione stessa» e non dovranno, «in nessun caso», «servire a finanziare campagne elettorali o referendarie». Non potranno neppure essere utilizzati per il finanziamento diretto o indiretto di partiti o di candidati politici a livello europeo o nazionale né di fondazioni a livello nazionale. Le disposizioni sulle fonti di finanziamento dei partiti politici europei, si applicherebbero, mutatis mutandis, alle fondazioni. Trasparenza: pubblicazione dei bilanci e dei donatori Partiti politici e fondazioni politiche a livello europeo dovranno pubblicare annualmente le proprie entrate e uscite, nonché una dichiarazione relativa all´attivo e al passivo. Dovranno inoltre dichiarare le proprie fonti di finanziamento, fornendo un elenco dei donatori e delle donazioni ricevute da ciascun donatore, ad eccezione di quelle che non superano 500 euro all’anno e per donatore. Il Parlamento europeo, inoltre, dovrà pubblicare in una rubrica specifica del suo sito internet una tabella degli importi versati a ogni partito politico e a ogni fondazione politica a livello europeo, per ogni esercizio finanziario per cui sono state erogate sovvenzioni. Dovrà pubblicare, inoltre la relazione sull´applicazione del regolamento stesso e sulle attività finanziate, nonché le disposizioni di applicazione del regolamento. Stabilità finanziaria Relatore e Consiglio sono anche giunti a un accordo riguardo alle misure tese ad assicurare la stabilità finanziaria dei partiti politici a livello europeo al fine di agevolare la loro programmazione a lungo termine. L´unica differenza rispetto alla proposta della Commissione è che tale argomento viene stralciato dallo Statuto e inserito in un regolamento del Consiglio. In base all´accordo raggiunto, qualora al termine di un esercizio per il quale un partito ha ricevuto una sovvenzione di funzionamento, le entrate risultassero superiori alle spese, è prevista la possibilità di riportare all´esercizio successivo una percentuale dell´importo eccedente pari al massimo al 25% delle entrate totali per quell´esercizio, che dovrà essere speso entro il primo trimestre dell´anno seguente. Tale possibilità rappresenta una deroga al diritto comunitario che vieta la realizzazione di profitti ai partiti politici. E´ quindi precisato che si tratta di una «disposizione eccezionale» giustificata «dal ruolo specifico e unico dei partiti politici». Un emendamento, peraltro, attribuisce a un revisore indipendente l´incarico di attestare la corretta esecuzione delle disposizioni sui riporti. Un´altra disposizione permetterebbe ai partiti di accumulare riserve finanziarie per diversi anni fino al 100% delle loro entrate annue medie. Queste riserve possono essere costituite da doni e contributi di partiti o di individui. E´ infine previsto un aumento dal 75 all´85% dei finanziamenti a carico del bilancio dell´Ue a copertura dei costi (ammissibili) di un partito politico. Background - Partiti politici a livello europeo e gruppi politici del Parlamento europeo Nel 2007, dieci partiti politici a livello europeo hanno avuto accesso ai finanziamenti: Partito Popolare Europeo (Ppe): Forza Italia, Udc e Udeur. L´svp ha lo statuto di osservatore. Partito Socialista Europeo (Pes): Ds e Sdi Partito Democratico Europeo (Pde): Democrazia è Libertà-la Margherita Partito Europeo dei Liberali, Democratici e Riformatori (Eldr): Radicali, Movimento Repubblicani Europei, Italia dei Valori - Lista Di Pietro, Partito Repubblicano Italiano. Alleanza per l’Europa delle Nazioni (Aen): Alleanza Nazionale Partito dei Verdi Europei (Egp): Federazione dei Verdi Alleanza Libera Europea (Ale/efa): Libertà Emiliana-alleanza Libera Emiliana, Liga Fronte Veneto, Partito Sardo d´Azione, Slovenska Skupnost, Union für Südtirol, Renouveau Valdôtain Partito della Sinistra Europea: Rifondazione comunista (i Comunisti italiani sono osservatori) Eu Democrats (Eud): euroscettici e riformisti di centrodestra e centrosinistra Alleanza dei Democratici Indipendenti in Europa (Adie): euroscettici. Altra cosa è un gruppo politico del Parlamento europeo in cui i deputati possono organizzarsi «secondo le affinità politiche». Un gruppo politico è composto di almeno 20 deputati eletti in almeno un quinto degli Stati membri. Ogni deputato può appartenere a un solo gruppo politico. Nel 2006, il bilancio ha stanziato 8. 594. 000 di euro, mentre nel 2007 ne sono stati stanziati 10. 436. 000 Attualmente sono presenti sette gruppi politici al Parlamento europeo: Gruppo del Partito popolare europeo (Democratici-cristiani) e dei Democratici europei (Ppe/de): Forza Italia, Udc, Udeur, Partito Pensionati e Svp; Gruppo socialista al Parlamento europeo (Pse): Democratici di Sinistra, Sdi e Nuovo Psi; Gruppo dell´Alleanza dei Democratici e dei Liberali per l´Europa (Alde/adle): Margherita, Radicali (Lista Bonino), l’Italia dei Valori (Lista Di Pietro) e Repubblicani europei; Gruppo "Unione per l´Europa delle nazioni" (Uen): Alleanza Nazionale e Lega Nord. Gruppo Verde/alleanza libera europea (Verdi/ale): Federazione dei Verdi; Gruppo confederale della Sinistra unitaria europea/Sinistra verde nordica (Gue/ngl): Rifondazione comunista e Comunisti italiani; Gruppo Indipendenza/democrazia (Ind/dem): nessun membro italiano. Vi è poi il gruppo sui generis dei Non Iscritti (Ni) - equivalente al Gruppo Misto del Parlamento italiano - in cui, tra gli altri, figura un italiano eletto nella lista dell´Ulivo. In questo "gruppo" sono confluiti i deputati facenti parte del disciolto gruppo Identità Tradizione e Sovranità (Its) - cui partecipavano due membri italiani di Fiamma Tricolore e Alternativa Sociale. .  
   
 

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