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Notiziario Marketpress di
Martedì 18 Dicembre 2007 |
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ENERGIA: ILLY, UE DEVE FARE PRESTO SCELTE IMPORTANTI
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Bruxelles, 18 dicembre 2007 - Nel corso dell´ incontro di ieri con il presidente della Commissione europea José Manuel Barroso, il presidente dell´Are e del Friuli Venezia Giulia, Riccardo Illy, ha in particolare centrato il suo intervento sui temi dell´energia, uno dei punti principali contenuti anche nel nuovo Trattato di Lisbona, che prevede l´introduzione di una politica comune dell´energia e la lotta al cambiamento climatico. Barroso ha così preso nota, ha osservato Illy al termine della riunione, della sempre più impellente necessità da parte della Ue di "scegliere" la fonte energetica ideale: quella solare ma anche quella fotovoltaica, che consente la produzione di calore e di energia elettrica, presentando peraltro problemi di immagazzinamento. Un´ipotesi su cui lavorare, su basi tecniche già accertate dal mondo scientifico, ha indicato il presidente Illy, potrebbe essere quella proprio di una realizzazione diffusa, su tutti gli edifici pubblici e privati, di pannelli fotovoltaici e della successiva utilizzazione delle già esistenti reti urbane di distribuzione elettrica e del gas. L´energia prodotta dai pannelli fotovoltaici, infatti, verrebbe utilizzata durante il giorno per gli usi domestici ed a fini industriali, attraverso la rete elettrica esistente; la porzione residua sarebbe convertita (con un processo di elettrolisi) in idrogeno allo stato gassoso nella rete urbana del gas metano, per essere poi prelevato nel corso della notte. L´idrogeno gassoso, grazie alle celle a combustione, verrebbe così ritrasformato per la produzione di elettricità e calore nel corso delle ore notturne. Il presidente Illy ha anche voluto ricordare a Barroso un altro grave problema, che riguarderà non solo l´Unione europea ma tutto il mondo: il costante incremento del prezzo del cibo. La carenza di petrolio ed il suo aumento di prezzo produrranno un parallelo aumento dei prodotti alimentari. "Attendiamoci - ha affermato Illy - un incremento del costo dei cibi assolutamente proporzionale a quello del petrolio". Cibi come il grano, il mais, la soia, che oggi vengono adoperati anche per la produzione di energia e calore, quali il bioetanolo ed il biodiesel. Sempre di più conviene incentivare le produzioni di energie alternative, di qualunque tipo (solare, eolico, ecc. ), per ridurre la domanda di petrolio e quindi il suo prezzo finale: gli incentivi pubblici per la produzione di energia da fonti rinnovabili di fatto servono ad evitare che aumenti il costo del cibo. Infine il presidente dell´Are ha ricordato il tema delle accise sui carburanti, che oggi "lavorano al rovescio" rispetto alla funzione per la quale erano state introdotte. Le accise nascono per aumentare "artificialmente" il costo dell´energia, inibendone così un consumo eccessivo. Oggi, a fronte di incrementi anche di 5 o 6 volte avvenuti nel corso degli ultimi anni, il prezzo della benzina (considerato che l´accisa praticata è rimasta per lo più invariata) è soltanto raddoppiato. Da un lato, pertanto, il consumatore non ha l´esatta percezione dell´enorme aumento del costo dell´energia, dall´altro sente relativamente l´esigenza del risparmio, sia per il trasporto che per le esigenze di riscaldamento, ha concluso il presidente Illy. . |
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