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Notiziario Marketpress di
Martedì 18 Dicembre 2007 |
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QUALITA´ ARIA,FORMIGONI:24 MLN PER FILTRI ANTIPARTICOLATO
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Milano, 18 dicembre 2007 - Regione Lombardia è pronta a mettere disposizione 20 milioni di euro, in aggiunta ai 4 già stanziati nei primi mesi di quest´anno, per finanziare l´installazione dei filtri antiparticolato sui mezzi pesanti e gli autobus con contributi che arrivino a coprire fino al 50% dei costi, non appena il Governo pubblicherà il decreto che sancisce le procedure. Lo ha annunciato il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, in una conferenza stampa convocata per tracciare il bilancio degli interventi per la qualità dell´aria negli ultimi anni, alla quale hanno partecipato l´assessore alla Qualità dell´Ambiente, Marco Pagnoncelli e il prof. Ivo Allegrini, responsabile del Dipartimento per lo studio dell´inquinamento atmosferico del Cnr. "A due anni dalle nostre richieste - ha denunciato Formigoni - e nonostante le reiterate promesse dei Ministeri e gli annunci di alcuni gruppi di opposizione il decreto che stabilisce le procedure per l´installazione dei filtri antiparticolato sui mezzi pesanti e gli autobus non c´è ancora". "E´ mai possibile - si è domandato Formigoni - che in questo Paese le lentezze burocratiche arrivino fino a questo punto? Non sarà forse che esistono alcuni interessi forti, già ampiamente aiutati in passato dallo Stato, che si oppongono?". L´assessore Pagnoncelli, nel ribadire le difficoltà che questi ritardi comportano, ha ricordato comunque che "gli autobus Euro 0 devono installare i filtri entro i minori tempi tecnici" (gli uffici delle motorizzazioni sono già in grado di raccogliere le domande), documentando la richiesta alla motorizzazione stessa entro il 2007; se non installano i filtri, devono dimostrare un piano di sostituzione con veicolo nuovo entro il 2008; dall´ottobre del 2008 saranno introdotte limitazioni alla circolazione per gli autobus Euro 1. Politiche Integrate - Nel tracciare un bilancio delle politiche regionali in campo ambientale negli ultimi anni, il presidente ha innanzitutto sottolineato l´approccio integrato al problema, e l´utilizzo da parte di Regione Lombardia di molteplici strumenti normativi e tecnici, basati su due principali cardini: campagne di incentivazione - che hanno visto dal 2000 a oggi lo stanziamento di oltre 360 milioni di euro ("una cifra estremamente significativa che non ha eguali in Italia") - e divieti progressivi per le fonti più inquinanti. Formigoni ha ricordato alcuni esempi. 1) Le emissioni degli ossidi di azoto (Nox) delle centrali termoelettriche sono state "tagliate" del 40% tra il 2004 ed il 2007, addirittura in anticipo rispetto all´obiettivo fissato per il 2008; nel contempo, la produzione di energia elettrica in Lombardia, sempre più richiesta, ha potuto crescere fino alla riduzione dell´importazione dall´estero dal 40% del 2002 al 10% del 2007. 2) La diffusione del metano per riscaldamento ha raggiunto valori elevati (90% del totale), rispetto al 60% del 1995. 3) Nel 2000, gli impianti a metano erano una ventina in tutto, oggi sono 54 e saranno 100 entro il 2009. I distributori di gpl sono invece 331. 4) In Lombardia è già vigente la "certificazione energetica" delle costruzioni, in anticipo rispetto alle norme dello Stato ed alle prescrizioni della Commissione Europea. Da settembre 2007, sono stati certificati oltre duemila edifici, e sono stati abilitati alla certificazione circa 300 tecnici specializzati, avviando un processo che vedrà crescere molto rapidamente e esponenzialmente questi numeri. "Va ricordato inoltre - ha aggiunto Formigoni - che, con la legge 24, la Lombardia ha completato il proprio apparato legislativo originale e d´avanguardia, primo esempio di intervento sistematico in questo settore sia a livello italiano che europeo". Sulla legge 24, si è avviato a soluzione il contenzioso con il Governo: l´11 dicembre si è svolta l´audizione in Corte Costituzionale a seguito dell´impugnativa del Governo stesso. Tra gli altri interventi, Formigoni ha poi menzionato l´introduzione (dal 2004) del divieto di utilizzo dell´olio combustibile, che ha prodotto una riduzione di emissioni di Pm10 di 200 tonnellate all´anno, l´obbligatorietà del controllo dei gas di scarico per tutti i veicoli e la "collaborazione forte" con la Commissione europea (e con il Joint Research Centre in particolare) "che affianca la Regione e non si limita certo a controllarla". Il prof. Allegrini, dal canto suo, ha rimarcato in particolare le difficoltà che l´Italia in generale e la Lombardia in particolare incontrano nel raggiungere gli obiettivi di qualità dell´aria fissati dall´Europa "a causa del nostro clima mite", ha espresso forte apprezzamento per le politiche messe in atto da Regione Lombardia per prevenire e contrastare l´inquinamento atmosferico, ha sottolineato l´importanza di investire su combustibili "pregiati" come il metano e di vigilare attentamente, come la Lombardia sta già facendo, sulla combustione incontrollata di legna e biomasse, che può essere molto dannosa. "L´uso di biomasse - ha chiarito Allegrini - va incentivato negli impianti adatti e evitato nelle altre forme". I Risultati - "L´impegno di Regione Lombardia - ha sottolineato ancora Formigoni - sta producendo risultati importanti. Nonostante negli ultimi dieci anni in Lombardia sia fortemente aumentata la pressione antropica (aumento di popolazione, auto circolanti, ecc) e non sia migliorata la situazione meteorologica (è diminuita la ventilazione) i valori dei principali inquinanti atmosferici sono scesi, in alcuni casi addirittura precipitati, nelle loro concentrazioni: biossido di zolfo -50%; biossido di azoto -19%; monossido di carbonio -58%; ozono -28%. Anche le polveri sono calate sia per quanto riguarda le quantità emesse, sia per ciò che concerne i numeri di superamento". Ad esempio, nella stazione Juvara/pascal di Milano si è passati dai 136 giorni di superamento dei 50 microgrammi per metro cubo del 2005 (dal 1 gennaio al 9 dicembre) ai 113 di quest´anno (sempre dal 1 gennaio al 9 dicembre); in quella del Verziere (Milano) da 129 del 2005 a 107 di quest´anno. A Como da 105 del 2005 a 74 di quest´anno. "Si tratta di dati - ha detto ancora Formigoni - che ci incoraggiano a proseguire sulla nostra strada. Va anche sottolineato che la Lombardia non è la zona più inquinata. Ci sono città italiane ed europee che stanno peggio di noi". Questi alcuni dati resi noti in conferenza stampa. Nell´ordine: media annua Pm10 del 2005, numero superamenti di 50 microgrammi al metro cubo di Pm10 nel 2005, media annua Pm10 del 2006, numero superamenti di 50 microgrammi la metro cubo di Pm10 nel 2006. - Milano (Juvara) 54 151 56 149 - Varese 38 79 34 56 - Torino 65 199 66 184 - Verona 71 211 71 202 - Padova 59 194 60 180 - Londra 84 230 75 224 Ecopass - Rispondendo ad una domanda sull´avvio dell´Ecopass nel Comune di Milano, Formigoni, nell´auspicare che la misura abbia successo, ha ricordato che "le norme regionali restano integralmente in vigore per tutti i comuni che fanno parte delle zone critiche". In particolare, proseguirà il fermo programmato dei mezzi più inquinanti (autoveicoli benzina e diesel Euro 0 e diesel Euro 1, ciclomotori e moto a due tempi Euro 0), in vigore dal 15 ottobre 2007 al 15 aprile 2008, dal lunedì al venerdì (escluse anche le giornate festive infrasettimanali) dalle 7. 30 alle 19. 30. . |
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