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Notiziario Marketpress di
Lunedì 14 Gennaio 2008 |
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DIRITTO D’AUTORE: DISCIPLINA GIURIDICA DELLA S.I.A.E.
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La Commissione 7a (Istruzione pubblica, beni culturali) del Senato ha approvato il disegno di legge n. 1861 sulla S. I. A. E. Che tiene conto delle numerose sentenze emesse dalla Cassazione negli ultimi anni, Il provvedimento definisce la S. I. A. E. "Ente pubblico economico", svincolando così l’ente dalle limitazioni dettate dal Decreto legislativo n. 419/99, cui sono sottoposti gli enti pubblici non economici, enti che sono finanziati dallo Stato. La S. I. A. E. Potrà agire a pieno titolo con criteri di imprenditorialità, competendo con le altre Società d´autori e con le nuove tecnologie. "Un momento storico nella lunga vita della S. I. A. E. " così ha definito la nuova legge il Presidente della S. I. A. E. , avvocato Giorgio Assumma, del quale è possibile leggere sul sito della S. I. A. E. (www. S. I. A. E. It) l´annuncio ufficiale, "atteso da anni dagli autori e dagli editori associati. La nuova legge, pur riconfermando la qualifica di ente pubblico della società, la equipara tuttavia agli organismi imprenditoriali regolati dalle norme del diritto civile. Ciò le consentirà di operare in tutto il mondo con la libertà tipica delle imprese commerciali private e quindi la porrà nella condizione di fronteggiare adeguatamente la concorrenza delle analoghe società straniere di collecting, alle quali l´Unione Europea ha aperto le porte del mercato italiano. Una vera rivoluzione, insomma, che fa onore al Parlamento italiano che ha voluto questa legge come strumento di una maggiore tutela sia della creatività nazionale che dei diritti morali e patrimoniali degli autori ed editori". Il provvedimento prevede anche il trasferimento di ogni controversia alla giurisdizione ordinaria e non più a quella amministrativa, l’affidamento ai soci della redazione dello Statuto della Società, la promozione con il Ministero per i Beni e le Attività Culturali della creatività dei giovani autori italiani. L´utilizzo delle opere su internet, infine, sarà libero (purché non sia a fini di lucro) ad uso didattico o scientifico. . |
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