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Notiziario Marketpress di Mercoledì 09 Gennaio 2008
 
   
  ELEZIONI IN GEORGIA CONFORMI ALLA MAGGIOR PARTE DEGLI STANDARD MA PERSISTONO QUESTIONI URGENTI DA RISOLVERE

 
   
   Strasburgo, 9 gennaio 2008 – In data 6 gennaio attraverso una dichiarazione preliminare congiunta, la Missione internazionale per l’osservazione delle elezioni ha concluso che le elezioni presidenziali del 5 gennaio erano – in linea di massima – conformi alla maggior parte degli standard internazionali per le elezioni democratiche. Ciò nonostante, è necessario risolvere alcune questioni urgenti. Si tratta delle prime elezioni presidenziali davvero democratiche del paese, in cui la popolazione georgiana ha potuto esprimere la propria scelta politica. La campagna elettorale si è svolta in un’atmosfera altamente conflittuale, contraddistinta da una mancanza di fiducia e da continue accuse di violazioni. Il confine tra le attività di stato e la campagna dell’ex presidente è a volte apparso vago ed ha reso parziale l’ambiente elettorale. Circa 85 parlamentari e 340 osservatori a breve termine hanno osservato lo scrutinio per conto dell’Ufficio per le Istituzioni Democratiche e i Diritti Umani (Odihr) dell’Osce, dell’Assemblea parlamentare dell’Osce, dell’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa (Apce) e del Parlamento europeo. ´´In virtù dell’evidente competitività che ha caratterizzato la campagna, considero queste elezioni come l’espressione realistica della libera scelta degli elettori georgiani. Tuttavia il futuro riserva sfide importanti´´, è quanto afferma Alcee L. Hastings, presidente emerito dell’Assemblea parlamentare dell’Osce e coordinatore speciale degli osservatori a breve termine dell’Osce. Mátyás Eörsi, capo della delegazione dell’Apce, ha dichiarato: ´´Nonostante ci siano state delle irregolarità, queste elezioni hanno permesso alla popolazione georgiana di dare una risposta democratica alla recente crisi politica. Dovremmo congratularci con questi elettori per l’impegno dimostrato, il giorno dello scrutinio, nei confronti dei principi democratici. Ora spetta alle autorità prendere atto delle nostre critiche e rimediare con urgenza alle mancanze rilevate. Per il bene della stabilità del paese, sollecito tutte le forze politiche a concludere questo procedimento elettorale in modo da garantirne la legittimità agli occhi della popolazione georgiana´´. Marie Anne Isler-beguin, a capo della delegazione del Parlamento europeo, ha affermato: ´´Queste elezioni rappresentano un ulteriore passo in avanti nel consolidamento di una democrazia ancora giovane e fragile. In merito alle prossime elezioni legislative, così come deciso dal plebiscito, è necessario prendere immediatamente i necessari provvedimenti. L’unione europea continuerà a sostenere la Georgia su questo cammino, in particolare attraverso gli strumenti della Politica di Vicinato´´. La Politica di Vicinato europea è stata sviluppata nel 2004 con l’obiettivo di evitare l’insorgere di nuove barriere tra un’Unione europea allargata e i suoi vicini e, al contrario, di consolidare la prosperità, la stabilità e la sicurezza di tutte le parti in causa. L’ambasciatore Dieter Boden, capo della missione a lungo termine dell’Osce/odihr ha dichiarato: ´´Abbiamo assistito ad un’elezione preparata in modo professionale ma renderemmo un disservizio alla democrazia georgiana se non denunciassimo apertamente le mancanze rispetto agli standard dell’Osce, come nel caso delle intimidazioni. Si tratta di problemi che dovrebbero essere affrontati immediatamente e attraverso i metodi appropriati´´. Malgrado il breve arco di tempo a disposizione, la Commissione Elettorale Centrale ha preparato le elezioni con professionalità, operando in modo trasparente e portando avanti un’ampia campagna di informazione. Tuttavia, sulle questioni oggetto di dibattito, i suoi membri hanno agito in modo parziale e in alcune occasioni non hanno rispettato la neutralità che dovrebbe mostrare un’amministrazione elettorale. La campagna è stata offuscata da frequenti accuse di intimidazioni e pressioni, alcune di queste dimostrate. L’attuazione dei programmi di welfare è stata non di rado associata alla campagna dell’ex Presidente. Il giorno dello scrutinio, la maggior parte dei seggi risultavano ben organizzati e le elezioni si sono svolte in tranquillità sebbene siano state rilevate importanti variazioni a livello regionale e, in alcuni casi, serie violazioni. In alcune zone il processo elettorale si è svolto nel caos e sono stati riscontrati problemi di procedura, in particolare in merito all’uso delle impronte ad inchiostro, una misura di sicurezza contro il voto multiplo. Il giorno dello scrutinio, circa il 5 per cento degli elettori sono stati aggiunti alla lista elettorale. Relativamente alla procedura di spoglio, gli osservatori hanno espresso un giudizio meno positivo a causa della lentezza e di vizi procedurali. .  
   
 

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