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Notiziario Marketpress di Lunedì 03 Luglio 2006
 
   
  DAL 30 GIUGNO IL SITO WEBANK.IT SI RINNOVA NELLA PARTE PUBBLICA: PIÙ INFORMAZIONI ED UNO STILE SEMPLICE E DIRETTO, PER PROMUOVERE I” DUE VOLTI” DEL BANKING ONLINE

 
   
  Milano, 3 luglio 2006 - All’indirizzo webank. It è online una nuova versione del sito di Weabank, il servizio di internet banking di Banca Popolare di Milano. Il sito è stato completamente rinnovato nella grafica e nei contenuti della parte pubblica, per adeguarsi alle esigenze commerciali e di relazione con un mercato diversificato, composto sia da persone con bisogni semplici, e più distanti dal mondo web, sia da utenti che da internet si attendono contesti di comunicazione più complessi, che coinvolgano anche emotivamente. La sezione operativa del sito, in questa fase rimasta inalterata, sarà modificata in seguito, secondo le logiche e i principi applicati per la parte informativa pubblica. La sfida di coniugare empatia ed evoluzione tecnologica Ampie fasce di clientela intrattengono ancora la relazione con la banca solo tramite la rete territoriale delle agenzie; i principali fattori di resistenza sono la scarsa dimestichezza con il mezzo internet e l’alto valore attribuito al contatto interpersonale. La chiave per lo sviluppo è quindi trasformare il web in un canale di relazione amichevole ed empatico, con un sito che valorizzi la continuità fra mondo online e offline, ed aiuti ogni utente a individuare il “proprio” modo di vivere la banca online. Fin dalla homepage, infatti, Weabank presenta i due volti del banking on line, rappresentati da due testimonial, un uomo e una donna, che accompagnano il cliente alla scoperta della proposta commerciale. Nel corpo centrale della pagina, l’utente può individuare l’offerta più congeniale al suo stile di relazione con la banca: autonomo e indipendente per il conto on line Conto ame, oppure improntato alla libertà di scegliere di volta in volta su quale canale operare per chi preferisce aggiungere l’internet banking ad un conto corrente aperto in agenzia. Questa scelta ha inoltre il vantaggio di soddisfare anche qquel segmento di utenza esperta che, vivendo quotidianamente il web, si aspetta anche da un sito di internet banking esperienze calde e coinvolgenti; oltre che, naturalmente, ad alto contenuto informativo – motivo per cui si è di arricchire sensibilmente i contenuti della parte pubblica del sito, dando ampio spazio anche ai prodotti di trading, investimenti online, finanziamenti. A livello di business, il rinnovamento del sito Weabank risponde all’obiettivo di migliorare l’interazione, l’integrazione e la gestione coordinata della clientela sul canale tradizionale e online, costruendo tra l’internet e la rete territoriale una reale continuità. Questa impostazione consente di lasciare di volta in volta al cliente la scelta del canale su cui attivare o intrattenere la relazione con la banca; d’altro lato permette all’istituto di comunicare prodotti e servizi più efficacemente, con analoghe modalità multicanale. Il nuovo www. Webank. It si è quindi arricchito di spazi dedicati alla promozione di offerte commerciali disponibili online, ma anche solamente nelle Agenzie; per fornire un valido orientamento nella scelta dei prodotti e servizi più idonei, indipendentemente dalla loro natura. «Esiste una fascia di clientela evoluta, che considera la qualità dei servizi di internet banking un fattore importante nella scelta della propria banca» dichiara Frederic Defechereux, Direttore business privati e servizi di marketing di Weaservice (la società del gruppo Bipiemme che gestisce Weabank). «Con il nuovo www. Webank. It ci siamo dotati di uno strumento ai massimi livelli, che; allo stesso tempo semplifica e rende più efficace la relazione con il cliente. Fare leva maggiormente sull’internet banking come canale di relazione con il mondo Bpm, e parlare online e offline con lo stesso linguaggio» prosegue Defechereux, «significa dare ad ogni cliente la possibilità di comporre la sua relazione con la banca in modo libero e rispondente al proprio stile di vita». .  
   
 

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