|
|
|
 |
  |
 |
|
Notiziario Marketpress di
Lunedì 14 Gennaio 2008 |
|
|
  |
|
|
INTEGRARE GLI ALUNNI DISABILI ATTRAVERSO LO SPORT E´ L´OBIETTIVO DEL PROGETTO SCUOLE 2008 DEL C.I.P., PRESENTATO A PIACENZA
|
|
|
 |
|
|
Piacenza, 14 gennaio 2008 - Presentato lunedì 7 gennaio in Provincia il Progetto scuole 2008 del Comitato Italiano paralimpico (C. I. P. ), che vuole coinvolgere gli alunni disabili di tutte le scuole nell’attività sportiva svolta in classe dai loro compagni, muovendo dal presupposto che l’attività di educazione fisica svolta a scuola è un momento fondamentale del processo di integrazione dei ragazzi. Grazie al progetto, realizzato dal C. I. P. Con il sostegno di Provincia, Fondazione di Piacenza e Vigevano, Comuni di Piacenza, Castelsangiovanni, Fiorenzuola, Carpaneto e Gropparello, il ragazzo disabile potrà sentirsi parte integrante del suo gruppo-classe e i compagni riusciranno a percepire la sua realtà calandosi concretamente nelle dinamiche dello sport che lui vuole o che può praticare. Il C. I. P. Fornirà tecnici specializzati nelle varie discipline sportive per atleti disabili sia fisici che mentali. Il Progetto si sviluppa per fasce d’età. Sono coinvolte 14 scuole di città e provincia, dalle materne alle superiori. Dieci le discipline che i ragazzi potranno praticare, su 25 previste dal Coni (judo, scherma, tiro a segno, calcetto, basket, tiro con l’arco, nuoto, atletica, equitazione, orienteering). Le scuole potranno richiedere pacchetti di 10 ore per bambino o ragazzo utilizzabili secondo quattro differenti modalità: Ore di programmazione di attività scolastica in collaborazione con gli insegnanti; Ore di intervento diretto frontale del tecnico Cip; Ore di programmazione abbinate ad ore di intervento frontale; Ore di psicologia. Sarà possibile richiedere la collaborazione di tecnici qualificati in discipline sportive. Per ogni ragazzo verrà studiato un percorso didattico finalizzato all’integrazione attraverso l’educazione fisico-motoria. Non è possibile, a priori, definire un percorso didattico standard anche differenziato per disciplina: data l’eterogeneità delle disabilità, e l’importante fattore psicologico che la circonda, tale percorso verrà valutato dopo che il tecnico di disciplina avrà preso contatto con l’insegnante e con il ragazzo inserito nel gruppo classe. Per le scuole che lo richiederanno sarà possibile formare gruppi di lavoro con la presenza anche di uno psicologo esperto di sport e di disabilità. Attraverso la disciplina sportiva scelta dall’insegnante e dal ragazzo e sulla quale il tecnico di disciplina, in collaborazione con la scuola, realizzerà un percorso didattico, sarà possibile integrare ulteriormente il ragazzo, rendendolo parte attiva della lezione di educazione fisica. Di ogni disciplina verranno studiati basi e fondamentali. Previste anche piccole competizioni interne alla classe, secondo i regolamenti C. I. P. Si proporranno quindi anche attività in cui i compagni normodotati dovranno “privarsi” di alcune loro capacità e cimentarsi in condizioni paritarie con il compagno disabile (es. : se l’handicap fosse una emiplegia agli arti inferiori per cui il ragazzo si muove in carrozzina e la disciplina prescelta fosse l’atletica leggera, nello specifico i lanci, anche i compagni lanceranno da seduti, se la disciplina fosse la scherma anche i compagni tireranno da seduti). “Una iniziativa sostenuta dalla legge e dal sistema sportivo della Regione – ha fatto presente l’assessore provinciale alle Attività sportive, Politiche sociali e giovanili Paola Gazzolo in conferenza stampa – che mi auguro possa coinvolgere tutti gli alunni disbaili del territorio”. “Un progetto che alla valenza formativa dello sport – ha osservato l’assessore allo sport del Comune di piacenza paolo Dosi . - abbina il valore aggiunto dell’essere rivolto a ragazzi disabili”. “Da tempo – ha fatto presente il presidente del Coni provinciale Stefano Teragni – collaboriamo con il C. I. P. Diverse le iniziative che abbiamo realizzato, vogliamo andare avanti su questa strada”. Gianni Scotti, presidente regionale del C. I. P. , ha richiamato origini e Mission del suo Comitato: “Operiamo dal 2005 e da allora abbiamo realizzato diverse iniziative – ha sostanzialmente detto -. Quella che presentiamo oggi è sotto molti punti di vista la più significativa: è guardata con grande attenzione dai vertici nazionali e si pensa di estenderla a tutto il territorio nazionale”. Ada Guastoni, dell’Ufficio scolastico provinciale, la sottolineatura dell’attenzione con la quale il mondo della Scuola segue il progetto. Sui contenuti del quale si è soffermata Elisa Ferrari, incaricata del C. I. P per le scuole. Paola Bernard, psicologa del C. I. P. , ha posto l’accento sugli aspetti psicologici dell’iniziativa (i ragazzi saranno seguiti ed aiutati anche da questo punto di vista). Franco Paratici, delegato piacentino del Comitato Paralimpico, ne ha richiamato le iniziative a livello locale ed ha ringraziato le istituzioni sostenitrici. . |
|
|
|
|
|
<<BACK |
|
|
|
|
|
|
|