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Notiziario Marketpress di
Lunedì 14 Gennaio 2008 |
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LOTTA AL BULLISMO: LA PROVINCIA DI MILANO ORGANIZZA CORSI DI FORMAZIONE PER I PROFESSORI
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Milano, 14 gennaio 2008 - Si è tenuta presso l’aula magma del liceo Beccaria di Milano, la quarta lezione/incontro di “Scopriamo le carte”, progetto promosso dall’Assessorato all’istruzione della Provincia di Milano per formare i docenti degli istituti superiori di Milano e provincia su come prevenire atti di bullismo puntando sulla diffusione di buone pratiche nelle scuole, educazione alla legalità e ai diritti. L’incontro aveva come oggetto “la violenza sulle donne e sui minori. L’esperienza della casa delle donne maltrattate” e ha visto l’intervento di Giansandro Barzaghi, Assessore all’Istruzione della Provincia di Milano, Giovanni Ingrascì, già vicepresidente del tribunale per i Minori di Milano, Don Gino Rigoldi, cappellano Ipm Beccaria di Milano e presidente di Comunità Nuova, Patrizia Quartieri, consigliere comunale di Milano e Marisa Guarneri, presidente della Casa delle donne maltrattate. Gli studenti e i docenti dell’Istituto Virgilio di Milano hanno poi riportato alla platea la loro esperienza diretta nel merito. All’iniziativa hanno partecipato circa duecento docenti delle scuole superiori. "Il bullismo rappresenta la punta di un iceberg - ha dichiarato l´Assessore Barzaghi - come riflesso opaco di una società che non sa più vivere nel rispetto delle regole, della legalità, dei diritti e dei doveri condivisi; una società che ha smarrito valori e riferimenti forti: se il modello che prevale nel contesto sociale è quello della competitività, del successo personale, dell´interesse egoistico, della sopraffazione, la conseguenza è l´emergere di fenomeni negativi. Il contributo che si vorrebbe costruire con i diversi soggetti coinvolti riguarda proprio l´istituzione scuola come luogo di relazioni quotidiane, come ambito di formazione della persona e del cittadino: perché l´educazione alla legalità si realizza attraverso un lavoro di lungo sviluppo che agisca in profondità. Ogni modello alternativo si fonda su un sistema di relazioni tra gli stessi ragazzi, e gestito dai ragazzi, caratterizzato da buone pratiche basate sul riconoscimento dell´altro, su rapporti di tipo solidale e non conflittuale, su azioni di pace e di democrazia. Occorre, quindi, lavorare sul gruppo classe, coinvolgendo, con i ragazzi, i docenti e i genitori trasformandolo in un vero e proprio laboratorio. " . |
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