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Notiziario Marketpress di Lunedì 14 Gennaio 2008
 
   
  NASCE IL POLYSILICON DI GRADO SOLARE “MADE IN ITALY” PER LA FILIERA DEL FOTOVOLTAICO

 
   
  Vicenza, 14 gennaio 2008 - L’industria fotovoltaica italiana si prepara a un salto di qualità: nasce infatti il polysilicon di grado solare “made in Italy” grazie all’iniziativa di alcuni imprenditori e in particolare di Franco Traverso, considerato il pioniere del fotovoltaico in Italia. Per la prima volta nel nostro Paese viene avviata la produzione di polysilicon di grado solare di alta qualità che sarà prodotto da Silfab Spa: con sede legale nel padovano, l’azienda si propone di produrre a partire dal 2009 in territorio torinese, 2500 tonnellate di silicio, con raddoppio a 5000 tonnellate previsto per l’anno successivo. L’insediamento sarà avviato a Borgofranco d’Ivrea (To) nel 2008, con un investimento previsto di 280 milioni di euro per la fase di start-up, 430 complessivamente. La sostenibilità dell’investimento è assicurata da un’alta redditività su un fatturato annuo, che dal 2010 supererà i 125 milioni di euro per poi raddoppiare una volta completato il ciclo degli investimenti. “Realizzare una produzione italiana di polysilicon, con caratteristiche tecniche innovative e competitive a livello internazionale, permetterà all’industria fotovoltaica italiana di ottenere wafer di elevata qualità per la produzione di celle, e quindi di moduli, ad alta efficienza e costo contenuto – precisa Franco Traverso - poichè l’incidenza della materia prima sui costi totali di produzione del pannello fotovoltaico raggiunge attualmente valori del 70%”. Il polysilicon è infatti oggi reperibile con difficoltà sempre crescente sul mercato e ciò costituisce di fatto il principale collo di bottiglia dell’intera filiera industriale del fotovoltaico. La produzione di polysilicon di Silfab sarà destinata prevalentemente al comparto del solare fotovoltaico, in particolare a produttori di celle fotovoltaiche nazionali ed europei. Utilizzando il collaudato processo Siemens, ma con innovazioni tali da avere un grado di purezza elevato (9N-), il polysilicon di grado solare di Silfab sarà in grado di contribuire allo sviluppo dell’intero comparto. Secondo gli esperti, infatti, i miglioramenti tecnologici nelle diverse fasi della filiera fotovoltaica, proprio a partire dal polysilicon di alta qualità ed elevata competitività, potranno fare della “Grid-parity” un obiettivo raggiungibile già dal 2012, data in cui si può pensare di poter ottenere dal fotovoltaico l’energia elettrica ad un costo pari a quello oggi pagato dalle famiglie italiane. Per questo la notizia della nuova iniziativa imprenditoriale è stata accolta con entusiasmo dalle associazioni e dagli opertaori del settore che confermano come il mercato stia effettivamente chiedendo risposte rapide ed efficienti all’incalzante incremento della domanda. Se la produzione prevista da Silfab dovesse essere tutta impiegata per il comparto fotovoltaico, corrisponderebbe a circa 300 megawatt di celle fotovoltaiche nel 2009 e 600 nel 2010, coprendo pertanto totalmente il fabbisogno nazionale e lasciando aperti ampi spazi anche per il mercato estero. L’insediamento coprirà un’area di 100. 000 mq dove, fino al 2006, operava una multinazionale chimica, intervenendo con un’attività produttiva ad elevata sostenibilità ambientale e buone prospettive occupazionali. Silfab prevede infatti il reinserimento, attraverso un consistente progetto di formazione specifica, di 250 persone, a regime 330, con elevata qualificazione e che oggi si trovano nella cosiddetta mobilità lunga. Inoltre si prevede che l’impatto ambientale del nuovo stabilimento tenderà allo zero: la materia prima che entrerà nei reparti produttivi via camion e soprattutto via ferrovia sarà silicio metallurgico, materiale utilizzato oggi in larga misura per la produzione di acciaio e alluminio, senza stoccaggio di alcun materiale pericoloso in quanto il processo sarà a ciclo chiuso, ovvero privo di emissioni. L’energia sarà in gran parte prodotta all’interno del sito tramite un impianto di cogenerazione a gas metano da 50 Mw, da un salto idrico di circa 10 Mw e da una centrale a biomassa. La produzione di polysilicon si colloca a monte della “Value Chain” del fotovoltaico che parte da questo materiale per arrivare alla cella, elemento fondamentale nella conversione fotovoltaica, per poi proseguire verso il modulo e quindi all’impianto finito. Per questo si può affermare che, con Silfab, nasce la filiera italiana del fotovoltaico che consente di mantenere in ambito nazionale la crescita economica conseguente al boom di questo settore. .  
   
 

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