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Notiziario Marketpress di
Lunedì 14 Gennaio 2008 |
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SCAMBI SCOLASTICI INTERFRONTALERI
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Udine, 14 gennaio 2008 - Offrire ai giovani gli elementi di base dell´integrazione europea, affinché, nella vita adulta, essi possano essere cittadini attivi dell´Europa Unita. Così l´assessore regionale alle Relazioni internazionali, comunitarie e Autonomie locali, Franco Iacop, si è rivolto il 10 gennaio ai partecipanti al convegno transfrontaliero, svoltosi a Udine, che aveva per tema le azioni di coordinamento per lo sviluppo e l´approfondimento degli scambi scolastici interfrontalieri. Tale iniziativa aveva l´obiettivo di approfondire gli esiti dei progetti a regia regionale attuati lo scorso anno in materia di collaborazione scolastica tra il Friuli Venezia Giulia e la Carinzia. Secondo Iacop, per superare le residue barriere che si frappongono alla piena integrazione europea occorre anche agire in prospettiva, sostenendo la formazione linguistica e agevolando i giovani nello scambio diretto di conoscenze che vadano al di là dei confini. Uno degli elementi fondanti di quest´azione che l´amministrazione regionale ha fatto propria, e che è sostenuta dalla Ue, è l´innovazione del sistema scolastico da perseguire in chiave europeista. Infatti, la presa di conoscenza delle azioni già attuate negli scambi transnazionali tra istituti scolastici, nonché delle strategie della Regione e della Ue in tale contesto è, per Iacop, uno dei passi essenziali per pervenire alla messa in rete delle esperienze e delle iniziative di interscambio scolastico transnazionale. Esperienze che finora erano state limitate dagli strumenti europei ai rapporti tra due realtà contermini, com´è accaduto per esempio tra il Friuli Venezia Giulia e la Carinzia, mentre dalla prossima programmazione comunitaria saranno probabilmente estensibili contemporaneamente anche ad altre realtà del continente. Questo favorirà, come ha detto l´assessore regionale, "la costruzione di sistemi integrati anche all´interno del settore della scuola, capaci di rappresentare la coesione interna alla Ue". Com´è stato detto nel corso del convegno, al quale hanno partecipato esponenti del sistema scolastico regionale e della Carinzia, la Regione Friuli Venezia Giulia si era attivata già nel 1989, promulgando la legge numero 6, per sostenere la partecipazione attiva dei cittadini al processo di integrazione europea, e per assicurare il collegamento costante della comunità locale con le collettività dei Paesi membri dell´Ue e con le loro istituzioni. Ciò attraverso molteplici iniziative, tra le quali gli scambi scolastici. In questo modo, ogni anno, centinaia di giovani del Friuli Venezia Giulia hanno potuto vivere proficue esperienze di incontri diretti con altri studenti europei, soprattutto sulle tematiche dell´affermazione della Ue, e con particolare riguardo al miglioramento della conoscenza delle lingue straniere anche attraverso l´approfondimento della cultura delle genti contermini. In buona parte delle occasioni di scambio, i ragazzi della nostra regione sono stati ospiti di famiglie di loro coetanei carinziani. Negli ultimi tre anni, attraverso la legge 6 del 1989, l´Amministrazione ha garantito sostegno a ottantuno iniziative di scambi scolastici, delle quali ventiquattro attuate verso l´Austria, nelle quali sono stati coinvolti 687 ragazzi del Friuli Venezia Giulia. Nel corso del convegno, dopo i saluti dei responsabili del mondo della scuola della nostra Regione e del land austriaco della Carinzia, si è parlato di politiche linguistiche, ovvero delle modalità atte a favorire la conoscenza delle lingue straniere agli studenti mediante scambi e forme di cooperazione tra gli istituti scolastici. Si è poi trattato anche dell´uso veicolare della lingua straniera in Austria, ovvero dell´apprendimento delle materie scolastiche in lingue diverse da quella parlata abitualmente. . |
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