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Notiziario Marketpress di Venerdì 25 Gennaio 2008
 
   
  TURISMO, PAOLINI: A COMITATO NAZIONALE MANCA STRATEGIA E SU AGENZIE ENIT EVITARE GIUDIZI SOMMARI E SUPERFICIALI

 
   
  Napoli - "Il punto debole della cabina di regia nazionale del turismo è la mancanza di una strategia chiara e unitaria da perseguire nel tempo". Lo ha affermato il 17 gennaio il coordinatore nazionale degli assessori regionali al turismo, Enrico Paolini, chiudendo i lavori del Forum Ambrosetti sul Sistema turismo Italia che si è svolto a Castel dell´Ovo a Napoli. Criticando alcune affermazioni contenute nella relazione sullo stato del turismo italiano presentata dalla Fondazione, Paolini ha voluto affermare "il ruolo positivo che stanno svolgendo le regioni italiane nel campo della promozione turistica e nello sviluppo di una strategia nazionale". Proprio facendo riferimento alla cabina di regia nazionale, Paolini ha voluto toccare tre "punti dolenti", a cominciare dal portale Italia. It, "dove le Regioni risultano destinatarie da circa due anni di 21 milioni di euro necessari per riempire di contenuti il portale stesso, ma che ancora non vedono un solo euro ed anzi sono costrette ad assistere alla contesa di due ministeri che neanche sono d´accordo su come realizzare il portale. In questa circostanza non si possono dare colpe alle regioni, che finora sono state le uniche a credere in questo strumento". Stesso discorso, ha aggiunto Paolini, "sull´Osservatorio per la cui realizzazione è in capo al Governo e dove le regioni hanno già condiviso e pensato un progetto". Il terzo punto toccato da Paolini è l´Enit. "Non si può dire di sciogliere o cambiare mission ad un ente come l´Enit se questo ancora non ha avuto modo di operare. Abbiamo avuto dal Governo solo prima di Natale - ha ricordato Paolini - il via libera alla modifica dello Statuto approvato sei mesi prima e sento già dire che è necessario riformare l´ente e che lo stesso non ha prodotto nulla. In verità, il nuovo Enit, così come nato dalla recente riforma, ancora non opera nel pieno dei poteri e dunque non può essere sottoposto a giudizi sommari e superficiali". Sulla spesa delle Regioni, che è stato oggetto di alcune critiche nella relazione della Fondazione Ambrosetti, Paolini ha voluto ricordare che "il tempo delle spese facili per la maggior parte delle regioni è terminato e che, a parte le eccezioni delle Regioni a statuto speciale e quelle che godono di forti contributi europei, molte regioni combattono quotidianamente per garantire il minimo indispensabile per la promozione turistica". .  
   
 

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