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Notiziario Marketpress di Martedì 22 Gennaio 2008
 
   
  SFRUTTAMENTO ACQUA VAJONT, LA GENTE DICE NO

 
   
   Trieste, 22 gennaio 2008 - Da tempo si prospetta un riutilizzo a scopi idroelettrici dell´acqua di sfogo del lago del Vajont, nel Comune di Erto e Casso (Pn), tristemente famoso per aver originato l´omonimo disastro del 9 ottobre 1963. Ebbene, spetta alla Regione, annota il consigliere regionale del Partito Pensionati Luigi Ferone, rilasciare eventuali concessioni per l´utilizzo a fini energetici dell´acqua di risulta del bacino. Un primo progetto, proposto da una ditta privata nel 2001 - rileva Ferone - venne bloccato per le accese proteste dei Comuni interessati. Ma nelle ultime ore si è tornato a parlare dell´ipotesi di uno sfruttamento della massa d´acqua costantemente in uscita dal lago di Erto e Casso e sversata nel Piave, in direzione di Longarone. L´esponente del Partito Pensionati proprio per porre in evidenza l´estrema delicatezza dell´intervento ha presentato un´interrogazione alla Giunta per sapere se risultino depositate agli uffici regionali competenti istanze di concessione per lo sfruttamento dell´acqua di sfogo del lago di Erto e Casso e, in caso positivo, quante e a nome di quali realtà pubbliche o private. Ferone chiede inoltre quale sia la posizione dell´Esecutivo circa la possibilità di impiegare a scopi di lucro tale acqua vista la manifesta opposizione della popolazione del Vajont. .  
   
 

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