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Notiziario Marketpress di
Martedì 22 Gennaio 2008 |
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SPAZIOINMOSTRA POP STUFF, SUL POP CONTEMPORANEO: STEFANO ABBIATI – MAURIZIO CARRIERO – GIOVANNI MANZONI PIAZZALUNGA –MONICA PALUMBO – MICHAEL ROTONDI – SAMUEL SANFILIPPO – TIZIANO SORO
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Milano, 22 gennaio 2008 - L’arte pop non è necessariamente la Pop Art. È una distinzione importante, che i critici e gli addetti ai lavori faticano ad accettare, continuando a collegare automaticamente ciò che è “pop” oggi, con ciò che è stato “Pop” ieri. La colpa è senz’altro della terminologia, che è inadeguata. Così, ogni volta che usiamo questo vocabolo (contrazione dell’aggettivo anglosassone popular) corriamo il rischio di essere fraintesi . La verità è che la nuova cultura pop contemporaneo ha poco a che vedere con la Pop Art storica. L’arte pop è diventata, invece, una categoria antropologica, cresciuta con l’evolversi della società dei consumi e diramatasi in tutti gli ambiti creativi, dal cinema al fumetto, dal design all’advertising, fino all’arte contemporanea. Un’arte davvero pop, cioè popolare e dunque immediatamente comprensibile a chiunque, è quell’arte capace di servirsi di simboli e segni diffusi su scala planetaria. Naturalmente, nella odierna cultura globale questo meccanismo assume un’efficacia esponenziale. Le immagini utilizzate dai moderni artisti pop fanno appello ad un substrato di conoscenze comuni a tutta l’area occidentale e ad alcuni settori dell’area estremo-orientale. Internet è lo strumento attraverso cui immagini e simboli della cultura contemporanea vengono condivisi in tempo reale in ogni angolo del globo. I sette giovani artisti di Pop stuff sono esempi tipici di questa nuova e globale sensibilità pop. Una sensibilità, appunto, più che un’estetica, in grado di esprimersi attraverso diversi stili espressivi, adottando comunque un linguaggio iconografico semplice e immediato. Così, se il livornese Michael Rotondi (Bari, 1977) prende spunto dai disegni punk delle fanzine, dalle grafiche delle T-shirt, dagli stikers anni 80, dai manga giapponesi e dalle foto dei gruppi rock, contaminandoli con elementi del proprio vissuto quotidiano, il milanese Stefano Abbiati (1979) dipinge icone e personaggi dell’immaginario massmediatico, sperimentando interessanti commistioni stilistiche, in bilico tra espressionismo, caricatura e illustrazione. Legato ad un linguaggio schiettamente pop, ricco di spunti e suggestioni fantastiche, è Tiziano Soro (Milano, 1979), che attinge a piene mani dal cinema underground, dall’advertising, dalla televisione e dal mondo dei giocattoli per allestire le sue rappresentazioni flat. Sporca e politicamente scorretta è, invece, la pittura di Monica Palumbo (Matera, 1972), che trasferisce immagini e loghi di celebri giochi per bambini, da Hello Kitty alle Barbie, fino alle Winx, in sconvenienti contesti erotici o in stridenti scenari bellici. Gotiche e misteriose sono, invece, le modelle dipinte da Maurizio Carriero (Caserta, 1980)con uno stile neo-dandy in cui convergono l’immaginario fashion e la citazione colta. Agli eroi in calzamaglia della tradizione fumettistica americana sono dedicati i disegni di Giovanni Manzoni Piazzalunga (Cochabamba, Bolivia,1979), che ne da una versione prosaica e realistica, rappresentando il dolore e la malattia di personaggi come Capitan America, Daredevil e Wonder Woman. Infine, con le sue piccole tele, Samuel Sanfilippo (Caltanisetta, 1975) getta uno sguardo ironico sulla realtà, illustrando scene buffe e paradossali di cui sono protagonisti eroi inconsapevoli o star dell’arte, come l’irriverente Terry Richardson, icona di uno scanzonato immaginario porno-pop. L’inaugurazione si terrà lunedì 4 febbraio 2008 dalle ore 19. 00. . |
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