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Notiziario Marketpress di
Giovedì 31 Gennaio 2008 |
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CRISI IDRICA DEL GARDA. ISTITUITO TAVOLO TECNICO
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Peschiera del Garda, 31 gennaio 2008 - Un tavolo tecnico istituzionale per la soluzione dei problemi derivanti dalla crisi idrica del Lago di Garda verrà istituito a breve tra tutti gli enti interessati. E’ questa la decisione presa al termine dell’incontro tenutosi oggi a Peschiera e al quale hanno preso parte l’assessore all’ambiente della Regione del Veneto, Giancarlo Conta, l’assessore all’ecologia della provincia di Verona Luca Coletto, l’assessore all’ambiente della provincia di Brescia Enrico Mattinzoli, gli assessori della provincia di Mantova all’ambiente Giorgio Rebuschi e all’agricoltura Maurizio Castelli, il sindaco del comune di Peschiera Umberto Chincarini e il commissario delegato per l’emergenza idrica dell’Italia centro settentrionale prof. De Bernardinis. Obiettivo della riunione quello di definire un percorso tecnico istituzionale che a breve porti a soluzioni concrete per quanto riguarda i problemi connessi alla crisi idrica che ormai ogni anno mette in serie difficoltà le attività agricole industriali e turistico ricettive della pianura padana. Problemi per i quali sempre più impellente si fa l’esigenza di un uso corretto dell’acqua e di investimenti strutturali per il recupero della risorsa idrica. E proprio il commissario ha dato una accelerata in questo senso, impegnandosi a convocare entro pochi giorni i rappresentanti degli enti interessati, assicurando la presenza della provincia di Trento. Nel suo intervento l’assessore Conta ha ricordato che già da anni la Regione si è posta il problema della carenza idrica, ricercando interventi strutturali che rappresentino soluzioni definitive. In questa logica – ha sottolineato – abbiamo avviato tre progetti relativi alla realizzazione, lungo i fiumi Adige, Piave e Po, di bacini di raccolta delle acque utilizzando ex cave dismesse e ottenendo riserve idriche di 50/60 milioni di metri cubi per ciascun fiume, utilizzabili nei momenti di siccità. Per quanto riguarda il fiume Po, il cui progetto di fattibilità è allo studio, la soluzione prospettata avrebbe ripercussioni positive anche per il Lago di Garda. Infatti – ha informato – è stato individuato un sito a Valeggio sul Mincio, che risponderebbe ai requisiti necessari per divenire un bacino di circa 65 milioni di metri cubi di acqua. Tale soluzione consentirebbe da un lato di diminuire i prelievi dal Lago di Garda, garantendone la fruibilità turistica, dall’altro di dare risposte al sistema irriguo regionale, che rappresenta il maggior utilizzatore della risorsa idrica. Un progetto – ha precisato – già condiviso dall’Autorità di bacino e dall’Aipo e per il quale chiedo un contributo economico proprio al commissario. ” Concludendo Conta ha sottolineato che necessita una gestione unitaria e coordinata, che prescinda da sterili campanilismi e da ottuse posizioni di parte, ricercando, invece, forme organizzative e modalità operative che sempre meglio possano rispondere alle esigenze della collettività nelle sue diverse componenti. Da parte sua, il commissario condividendo tale impostazione e ribadendo che la provincia di Trento ha dato la massima disponibilità a collaborare per trovare soluzioni condivise, ha assicurato il sostegno anche economico al progetto della Regione, rilanciando che potrebbe essere allargato per arrivare, per quanto riguarda il bacino integrato Garda – Mincio – Po , ad una capacità di raccolta di oltre 120 milioni di metri cubi. . |
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