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Notiziario Marketpress di
Giovedì 31 Gennaio 2008 |
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GENOVA, APPROVATO IL “PIANO DI RIEQUILIBRIO FAUNISTICO DEL CINGHIALE” 2008 STABILE LA PRESENZA DEGLI UNGULATI SUL TERRITORIO: IL PIANO CONFERMA LE AZIONI ATTUATE NEGLI ANNI PRECEDENTI
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La Giunta Provinciale ha approvato il “Piano di Riequilibrio faunistico del cinghiale” del 2008, lo strumento operativo per il controllo di questa specie selvatica, causa di gravi danni per le attività agricole presenti sul territorio. Il piano annuale conferma gli interventi attuati a partire dal 2001. Si tratta di interventi di controllo indiretto, ovvero l’installazione di reti metalliche e pastori elettrici a salvaguardia dei campi coltivati e l’uso di cani per allontanare i cinghiali, e di controllo diretto, attuato tramite interventi di controllo collettivo e recinti fissi di cattura. “Grazie all’attuazione dei piani di riequilibrio precedenti e al continuo monitoraggio del territorio, la situazione è stabile e sotto controllo. - spiega Renata Briano, assessore provinciale al Patrimonio Naturalistico, Caccia e Pesca- Per questo lavoro di monitoraggio e salvaguardia del territorio, ringraziamo per la collaborazione gli Ambiti Territoriali di Caccia e le associazioni agricole e venatorie L’obiettivo che il piano si pone è quello di difendere il patrimonio agricolo del nostro territorio. Per raggiungere questo scopo, attuiamo azioni che non si basano solo sull’abbattimento dei capi, ma che comportano anche misure preventive”. Il piano di riequilibrio faunistico del cinghiale, che coinvolge Ambiti Territoriali di caccia, associazioni venatorie, associazioni agricole ed Enti Locali, prevede la definizione di un programma di interventi di controllo da attuarsi al di fuori della stagione venatoria, che può essere modificato per arginare particolari situazioni di disagio causate dagli ungulati. Prevede, per il periodo invernale e primaverile, interventi selettivi, preferibilmente su giovani capi, finalizzati ad un effettivo contenimento delle popolazioni presenti. Riguardo la fauna selvatica, negli ultimi anni sta emergendo una nuova problematica, costituita dal ritorno dei lupi nell’Appennino Ligure: una specie protetta, la cui caccia è vietata, che rappresenta un importante patrimonio per la biodiversità del territorio genovese e ligure. “Il ritorno del lupo è una notizia positiva- continua Renata Briano- ma le conseguenze negative sull’allevamento non possono essere sostenute dagli allevatori. Per questo stiamo lavorando da alcuni anni, assieme alla Vice Presidente Marina Dondero, per applicare su tutta la provincia le modalità di risarcimento e prevenzione danni adottate nel territorio dell’Aveto, grazie all’istituzione di un apposito fondo gestito in collaborazione con l’Ente Parco”. . |
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