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Notiziario Marketpress di
Giovedì 07 Febbraio 2008 |
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I DATI APAT ASSEGNANO ALLA TOSCANA LA MAGGIORE PRODUZIONE DI RIFIUTI PRO-CAPITE L’! ASSESSORE BRAMERINI ANALIZZA IL DATO E SPIEGA COME SI STA MUOVENDO LA REGIONE
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Firenze, 7 febbraio 2008 - I dati Apat dicono che la Toscana, tra le regioni italiane, è quella con la maggiore produzione pro-capite di rifiuti, «un primato del quale avremmo fatto volentieri a meno – dice l’assessore regionale all’ambiente Anna Rita Bramerini – ma che non ci coglie impreparati: siamo la quinta regione in Italia come quantità di raccolta differenziata e abbiamo fatto della riduzione dei rifiuti e del forte potenziamento della differenziazione i nostri obiettivi strategici da qui al 2011». «La Toscana – spiega Bramerini - conta con attenzione i suoi rifiuti e i nostri dati sono attendibili, forse tra i più attendibili in Italia. Queste cifre, che conoscevamo, nascono da alcune peculiarità della nostra terra e del nostro sistema produt! tivo. Circa il 30% del totale è dovuto all’assimi! lazione tra i rifiuti urbani e rifiuti prodotti dalla fitta rete di circa 300. 000 piccole e medie imprese che è alla base del nostro tessuto produttivo. Questo alza in maniera significativa la mole totale dei rifiuti urbani, ma consente un controllo maggiore e l’intercettazione di flussi importanti di rifiuti che diversamente rischierebbero di finire in ‘zone grigie’ di smaltimento difficilmente controllabili. Inoltre ogni anno la Toscana attrae oltre 40 milioni di turisti, un flusso imponente e molto significativo». L’impegno della Toscana sul fronte della differenziazione e della riduzione dei rifiuti è forte: già oggi il 33% del totale dei rifiuti prodotti, molto più della media nazionale, viene differenziato. E per aumentare questo dato si sta pensando ad una diffusione capillare della raccolta porta a porta, abbinata con meccanismi di tariffazione che facciano pagare meno chi differenzia di più. Pur sapendo che il trend di aumento della produzione pro-capite è nazionale e legato alla crescita economica, la Toscana sta lavorando per ridurre questo dato. Si cercano accordi con le categorie economiche e le grandi catene commerciali, ed il presidente della Regione, Claudio Martini, ha scritto una lettera al presidente del Consiglio Romano Prodi per chiedere su questo tema strumenti nazionali da articolare nelle singole Regioni. . |
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