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Notiziario Marketpress di
Venerdì 22 Febbraio 2008 |
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24 FEBBRAIO 2008 – PROVINCIA GENOVA / AL VIA LA STAGIONE DELLA PESCA NELLE ACQUE DOLCI. OBBLIGATORIO IL TESSERINO SEGNACATTURE. AUMENTATA LA TAGLIA MINIMA DI CATTURA DELLA TROTA FARIO NEI BACINI DELL’AVETO E DEL TREBBIA
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Domenica 24 febbraio riapre per i 6mila appassionati della provincia la stagione della pesca nei laghi e nei torrenti della Provincia di Genova. Come negli anni scorsi è obbligatorio, oltre la licenza di pesca, anche il tesserino segnacatture 2008, rilasciato dalla Provincia (nei suoi uffici di Quarto e Chiavari) e in una serie di sportelli sul territorio. Sono cinque le tonnellate di trote immesse nei corsi d’acqua nel programma di “semine” che precedono l’apertura della stagione, curate dalla Provincia con la collaborazione delle associazioni pescasportive: quattro tonnellate di trote iridee e una tonnellata di fario, nelle valli Aveto e Trebbia. Proprio per questa specie, nei bacini dell’Aveto e del Trebbia, da quest’anno è stata innalzata la misura minima di pesca, che passa da 22 a 25 cm. Nel restante territorio provinciale la taglia minima della trota fario rimane a 22 cm, mentre è aumentata la taglia minima di pesca della tinca, portata a 25 centimetri. Introdotta anche la misura minima di cattura (20 cm) per la spigola e l’orata, due pesci d’acqua salata che occasionalmente si possono trovare anche alle foci dei fiumi. Per ogni giornata di pesca, ciascun pescatore non può catturare più di 10 salmonidi (tra cui al massimo 5 trote fario) e tre chili di pesci di altre specie, tra cui non più di 5 tinche e 5 persici trota. Dieci è invece il numero di esemplari pescabili sia per i barbi canini sia per quelli comuni e 20 quello dei vaironi, ma il totale giornaliero complessivo dei capi di queste ultime tre specie non può comunque superare i 30 soggetti. “Visto il successo degli anni scorsi, anche quest’anno riproponiamo le riserve turistiche di pesca, alcune di nuova istituzione, gestite dai pescatori del territorio –spiega Renata Briano, assessore al Patrimonio Naturalistico, caccia e pesca della Provincia di Genova–. Si sono rivelate un importante motore per il turismo dell’entroterra, capaci di attrarre persone nelle nostri valli dalla primavera fino alla chiusura della stagione di pesca”. Si ricorda che dal 2004, per poter esercitare la pesca nei fiumi, nei torrenti e nei laghi della Provincia di Genova è obbligatorio dotarsi del tesserino segnacatture che, consentendo il controllo del prelievo dei salmonidi (trote fario, iridee e salmerini), permette la miglior gestione dei ripopolamenti sotto forma di avannotti, trotelle e trote “pronta pesca”. Anche per il 2008 la distribuzione avverrà gratuitamente per i pescatori residenti in Liguria, mentre per coloro che provengono da fuori Regione è prevista una spesa di 10 euro. Gli interessati possono ritirar il tesserino segnacatture presso l’Ufficio Pesca della Provincia di Genova (Genova, Largo Cattanei 3, tel 010/5499770/801); l’ufficio decentrato di Chiavari (via Vinelli 9, tel 0185/305778); gli sportelli della Valle Stura CPFP D. Pallavicini (Masone, piazza 75 Martiri, tel 010/926038) e della Valle Scrivia CPFP G. Brodolini (tel 010/9643017). Negli stessi uffici, entro il 31 marzo si consiglia, per una migliore gestione del servizio, la riconsegna del tesserino dell’anno precedente. La delibera che disciplina la pesca nelle acque provinciali individua anche i “ruscelli vivaio”, ovvero le zone di divieto pesca, a tempo indeterminato, per la riproduzione naturale, l’accrescimento e il recupero della fauna ittica. Interessano alcuni tratti di nove bacini genovesi: Stura, Trebbia, Aveto, Lavagna, Petronio, Sturla, Polcevera, Varenna e Scrivia. . |
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