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Notiziario Marketpress di Mercoledì 27 Febbraio 2008
 
   
  PESCA. COPPOLA: REGIONI CONTRO IL GOVERNO SUL FEP. PREOCCUPAZIONE NEI CONFRONTI DELLA CROAZIA

 
   
  “Per il settore della pesca le prospettive sono legate all’avvio del nuovo Programma Europeo per la Pesca (Fep) che purtroppo con l’ultimo governo ha subito delle battute di arresto incredibili”. Lo ha fatto rilevare l’assessore veneto alla pesca Isi Coppola in occasione del Salone Internazionale della Pesca di Rimini. L’assessore Coppola ha evidenziato che tutte le Regioni, al di là degli schieramenti politici, su questo tema hanno più volte rifiutato un accordo con il governo. “Questo perché il piano triennale per la pesca che era di oltre 30 milioni di euro – ha spiegato - è stato interamente trattenuto a Roma senza che arrivasse nulla al territorio. Oltre a ciò il precedente governo anche sulla parte europea voleva trattenere un percentuale ben superiore a quanto accordato e le Regioni si sono opposte, anche perché molte delle deleghe trasferite si troverebbero ad essere gestite senza risorse”. “Si tratta ora – ha aggiunto - di trasferire le risorse alle Regioni e di poter procedere con i nuovi bandi di finanziamento, per i quali il Veneto è pronto e ha già concordato le priorità con le associazioni di categorie. C’è un’aspettativa molto forte da parte del mondo della pesca. L’anno scorso è stato infatti un anno di buco del fondo europeo a cui noi abbiamo supplito con risorse regionali. Ora si è col fiato corto ed è quindi indispensabile affrontare e sciogliere quanto prima questo nodo”. Rispetto alle prospettive del settore, l’assessore Coppola ha detto che questo problema va di pari passo con le preoccupazioni nei confronti della Croazia. “Mi ha sorpreso la decisione croata sulle limitazioni di pesca – ha dichiarato l’assessore veneto - per i rapporti ottimali di collaborazione che abbiamo sempre avuto e costruito anche in funzione della sua entrata nell’Unione Europea. La Croazia sa bene quali sono le potenzialità dello stare in squadra con le altre regioni adriatiche, Il progetto pilota “Alto Adriatico” ha portato ad esempio al cofinanziamento e alla la costruzione di due mercati ittici a Fiume e a Parenzo. Anche la messa in rete della borsa mercato ittica è un esempio, insieme a molti altri, della collaborazione che dura da anni”. “La decisione della Croazia – ha concluso l’assessore – è quindi politicamente non condivisibile, nel momento in cui si pensa di entrare in Europa, ma rispetto al mondo della pesca è anche sbagliata e ingrata. Ci aspettiamo anche da parte dell’Ue un richiamo forte, che non credo mancherà di arrivare. Noi cerchiamo di comportarci in modo responsabile, ci auguriamo che lo facciano anche dall’altra parte”. .  
   
 

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