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Notiziario Marketpress di Giovedì 28 Febbraio 2008
 
   
  AL VIA ´INDUSTRIA 2015´, LE MARCHE MODELLO DI RIFERIMENTO

 
   
  Ancona, 28 febbraio 2008 - Finalmente parte il programma ´Industria 2015´ e l``interruzione anticipata della Legislatura non deve costituire un rallentamento di questo processo. Lo pensa Gianni Giaccaglia, assessore all´Innovazione, Industria, Artigianato e coordinatore della commissione Attivita` Produttive delle Regioni. ´Dopo una fase di difficolta` ´ ricorda Giaccaglia - dovuta alla difficolta` di dialogo con le Regioni, il Ministero ha cambiato strategia puntando sulla condivisione delle decisioni. Per le Marche si tratta di un´importante occasione e riconoscimento, in quanto ´Industria 2015´ lavorera` sulle filiere produttive e utilizzera`, per i meccanismi di trasferimento tecnologico alle piccole e medie imprese, il modello marchigiano. Auspico che l´interruzione della Legislatura non rallenti questo percorso´. Sul fronte della competitivita` delle imprese si e` dunque sbloccata nei giorni scorsi la nuova strategia di politica industriale avviata dal Governo, che va sotto il nome di ´Industria 2015´. E´ stata infatti raggiunta l´intesa delle Regioni sui primi tre decreti di attuazione dei progetti di innovazione industriale, per un ammontare di 690 milioni di euro. Risorse che serviranno a introdurre nuove tecnologie per il risparmio energetico, la mobilita` sostenibile e il made in Italy, assi portanti del programma. ´Si tratta di progetti ´ sottolinea l´Assessore - che prevedono attivita` di ricerca industriale, sviluppo sperimentale, innovazione di processo e dell´organizzazione di servizi suscettibili di tradurre la ricerca e l´innovazione in prodotti che abbiano effettive ricadute di industrializzazione al massimo entro cinque anni dall´avvio del progetto´. I relativi bandi, a cui parteciperanno le imprese, in particolare filiere o sistemi produttivi locali, le universita`, i centri di ricerca e di trasferimento tecnologico, saranno emanati entro il mese di marzo. Attraverso le ´calls´ effettuate per i settori del risparmio energetico e mobilita` sostenibile sono emerse moltissime proposte progettuali (dalle Marche ben 160 solo in tema di risparmio energetico) che nel confermare la vitalita` del nostro sistema produttivo, segnano anche una conferma della direzione intrapresa, non solo nella programmazione delle risorse nazionali ma soprattutto di quelle regionali per il sostegno alle imprese. ´La voglia di impegnarsi e di confrontarsi con la concorrenza internazionale sul fronte della ricerca e dell´innovazione non e` mai stata cosi` forte in Italia come in questi ultimi tempi e cio` conferma che il Paese non intende affrontare i mercati internazionali da posizioni difensive´ osserva Giaccaglia, che sottolinea come ´nel caso del progetto sul made in Italy, la ´call´ e` stata sostituita da un confronto diretto con le associazioni delle imprese e le regioni, consentendo di individuare moltissime idee caratterizzanti la vivacita` del made in Italy nelle quattro declinazioni individuate: settore moda, casa, agrolimentare e meccanica/meccatronica´. Un´area questa di forte interesse per le Marche, da sempre palestra per l´attuazione di politiche industriali a base distrettuale dove e` costante e fondamentale la logica di ´filiera´ e quella di ´localizzazione´. ´In questo ambito ´ dice Giaccaglia - l´esperienza marchigiana per il sostegno alle piccole e medie imprese rappresenta un paradigma di comportamenti che ha attirato l´interesse governativo, non a caso tra le azioni che si intendono finanziare a sostegno delle filiere produttive emerge quella relativa al supporto alle infrastrutture per il trasferimento tecnologico e alla introduzione di innovazione´. .  
   
 

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