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Notiziario Marketpress di Lunedì 10 Luglio 2006
 
   
  "SUL BINARIO DELLA CRESCITA": ASSE FERROVIARIO OVEST-EST SEGUENDO IL MODELLO TRENTINO-ALTO ADIGE.

 
   
  Roma, 10 luglio 2006 - La necessità per l´Italia e più in generale per l´intera Europa mediterranea della realizzazione dell´asse ferroviario Ovest-est, da Lione sino a Budapest ed al confine magiaro/ucraino, è stata ribadita il 6 luglio a Roma dal presidente della Regione, Riccardo Illy, che è intervenuto al forum "Sul binario della crescita" promosso da Studio Ambrosetti e Siemens in occasione della presentazione italiana del treno ad alta velocità "Velaro", già attivo sulla tratta Madrid-barcellona e che Siemens a breve introdurrà anche in Cina e Russia. Illy, partecipando alla tavola rotonda assieme a Loyola de Palacio, coordinatrice Ue per la ferrovia ad alta velocità/alta capacità Lione-budapest, all´ex ministro dei Trasporti Tiziano Treu ed ai parlamentari Luigi Grillo e Mario Tassone, viceministro alle Infrastrutture e Trasporti nel precedente Governo, ha però ricordato che l´asse su rotaia Ovest-est ha una sua validità economica e strategica solo se corredata dai due "valichi", ad Ovest verso Lione ed ad Est verso Lubiana. Solo così, infatti, l´Italia sarà in grado di connettersi con gli altri fondamentali mercati europei, ad Ovest di Portogallo/ Spagna/francia meridionale e nel Centro Europa con i nuovi partner Ue che, grazie ai 75 milioni di neo cittadini comunitari, rappresentano una delle aree economiche più importanti d´Europa. "Questa direttrice - ha sottolineato Illy - è l´asse che può veramente aiutare l´economia italiana (che cresce quasi esclusivamente grazie all´export) a svilupparsi, mentre quello Nord-sud può incrementare l´efficienza interna, ma non far crescere l´Italia in termini di Pil". Il presidente Illy ha quindi espresso la sua preoccupazione non tanto per l´apertura dei cantieri sulla Milano-verona-venezia-trieste che pur con "ritardi enormi" comunque saranno avviati, bensì sui tempi di realizzazione della tratta Lione-torino: "temo - ha detto - che fra qualche anno l´Unione europea deciderà di destinare i finanziamenti assegnati per quest´opera ad altre infrastrutture, nel mentre a Nord delle Alpi la Lione-strasburgo è già in costruzione e la Strasburgo-stoccarda-monaco-vienna-budapest vede già al lavoro francesi, tedeschi ed austriaci". Un timore, quello di Illy, che la Loyola de Palacio in qualche modo ha confermato, poiché appare possibile che Bruxelles "trasferisca" queste risorse già attorno al 2013. In merito ai capitali necessari alla costruzione di queste importanti reti ferroviarie Illy ha poi sottolineato che "debbono essere pensate forme innovative di finanziamento delle opere ferroviarie", seguendo, ad esempio il modello Trentino-alto Adige. La società autostradale Autobrennero ha difatti ottenuto dal Governo nazionale, con il beneplacito Ue, che la quota di utili della società sia esentasse e destinata alla costruzione del nuovo tunnel ferroviario di base del Brennero. "E´ un´esperienza che in Italia va ripetuta - ha indicato Illy - e come Regione Friuli Venezia Giulia confermo che sono pronto a negoziare quest´ipotesi con il nuovo Governo nazionale, ovviamente a condizione che venga allungata in maniera adeguata la concessione autostradale di Autovie Venete, proprio per far fronte a questo nuovo impegno". .  
   
 

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