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Notiziario Marketpress di
Venerdì 07 Marzo 2008 |
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PARI OPPORTUNITÀ IN TOSCANA LE VITTIME SONO 450.000, DONNE TRA 16 E 70 ANNI PRESTO UNA CAMPAGNA DI COMUNICAZIONE CONTRO LA VIOLENZA
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Firenze - Una campagna regionale di comunicazione contro la violenza, rivolta principalmente ai giovani. Ne parlerà domani l’assessore alle pari opportunità delle Regione Toscana, alla giornata di ‘Confronto tra la legislazione di Italia e Francia in materia di violenza sulle donne’: questo il tema scelto dal Centro Pari Opportunità della Valdelsa per celebrare l’8 marzo pomeriggio, dalle 16 in poi, nello spazio Set del Teatro Politeama di Poggibonsi, via Trento, dopo l’introduzione di Bianca D’amato, del Centro Pari Opportunità della Valdelsa, e con il coordinamento di Marie-france Merger, dell’Università di Pisa, si confronteranno Gerard Lopez, psichiatra, esperto presso la Corte d’appello di Parigi, docente all’Istituto di criminologia di Parigi, Xavier Lameyre, magistrato, vice-presidente del Tribunale di Creteil, ricercatore dell’Ecole Nationale de la Magistrature, Gianfranco D’elia, sociologo dell’Università di Pisa, e Maria Rosa Lotti, esperta di Le Onde Onlus, responsabile del Progetto Arianna, del Dipartimento per i diritti e le pari opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Le conclusioni toccheranno all’assessore alle pari opportunità della giunta regionale toscana. In Toscana sono 450. 000 le donne dai 16 ai 70 anni coinvolte, almeno una volta nella vita, in fatti di violenza fisica e/o sessuale; e il livello di esposizione al rischio di violenza per le donne toscane è del 34,7% (superiore a quello nazionale, che è del 31,9%). Nella graduatoria delle violenze sessuali e fisiche, la Toscana è al quinto posto tra le regioni. Al convegno di domani, l’assessore alle pari opportunità porterà l’esperienza della Regione Toscana, il cui impegno risale a oltre 10 anni fa (il primo programma sperimentale contro la violenza fu approvato dal Consiglio regionale nel marzo 1996, e ha permesso il primo sostegno finanziario per la realizzazione dei Centri antiviolenza). Il nuovo Piano Integrato Sociale Regionale 2007-2010 prevede il sostegno alla rete delle strutture attive sul territorio (centri antiviolenza e case rifugio). All’inizio di questa legislatura è stato istituito il Tavolo regionale per una politica integrata di contrasto alla violenza, per far emergere, valorizzare e sostenere le ‘buone pratiche’ attivate in quasi tutte le Province, per omogeneizzare le procedure di intervento multidisciplinare, ed estendere le campagne di sensibilizzazione. E il 16 novembre 2007, il Consiglio ha approvato la legge contenente le ‘Norme contro la violenza di genere’, che prevedono iniziative di prevenzione della violenza di genere e garantiscono adeguata accoglienza, protezione, solidarietà e sostegno alle vittime di maltrattamenti fisici e psicologici, stupro, molestie sessuali. Questi gli obiettivi e l’impegno che la Regione intende mantenere per i prossimi anni: non distogliere mai l’attenzione, ma tenere sempre alta la guardia sul fenomeno violenza; non strumentalizzare il problema, ma finalizzare le proprie attività secondo un sistema integrato e condiviso di strumenti e azioni; promuovere un’adeguata informazione e formazione a tutti i livelli, ma soprattutto nei confronti dei giovani, organizzando un’adeguata campagna di comunicazione. La Regione infatti avvierà presto una campagna dei comunicazione contro la violenza, diretta in particolare alla popolazione scolastica. . |
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