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Notiziario Marketpress di Giovedì 13 Marzo 2008
 
   
  BIELLESE E FUTURO: SVILUPPO E QUALITÀ IL PIANO TERRITORIALE, PRESENTATO IERI, EVIDENZIA LE CINQUE STRADE FONDAMENTALI DA PERCORRERE.

 
   
   Biella, 13 marzo 2008 - Rappresentanti di associazioni di categoria, organizzazioni sindacali, ambientaliste, collegi sindacali hanno partecipato ineri, martedì 11 marzo, nella Sala Becchia della Provincia di Biella, alla presentazione della variante al piano territoriale provinciale . “Si tratta – come ha spiegato l’assessore Marampon nella sua introduzione – di un aggiornamento a quell’importante strumento di programmazione di cui la provincia ha principale competenza. Nel documento sono stati messi in rilievo gli aspetti critici ma anche le potenzialità di un territorio che vuole superare la crisi e l’isolamento attraverso un nuovo rapporto con gli altri distretti industriali e la Regione”. Dopo l’introduzione tecnica di Giampiero Lupatelli di Caire (la cooperativa di architetti ed ingegneri che ha redatto il piano) sono intervenuti Mario Paonessa ,della Cgil, per invitare ad una maggiore attenzione sulla qualità dei servizi sociali (con un’apposita riunione dedicata agli asili nido), Roberto Vanzi del Wwf che ha chiesto più coraggio nel rapporto tra ambiente e nuovi insediamenti commerciali ed industriali, Roberto Mondello di Pro Natura che ha proposto corridoi ecologici per l’attraversamento degli animali lungo le strade principali. E’ intervenuto quindi il Presidente della provincia di Biella Sergio Scaramal che ha rilevato che le osservazioni colgono bene lo spirito di apertura del Piano Territoriale. “E’ un piano – ha detto Scaramal – in continua evoluzione, uno strrumento flessibile che recepisce proposte ed osservazioni che verrano svolte. Un piano che delinea lo sviluppo futuro del territorio”. Il piano mette in rilievo le cinque strade da percorrere che si chiamano competitività, qualità e sicurezza, accessibilità, sostenibilità, equità ed efficienza. Eccole in estrema sintesi. Competitività : occorrono politiche per favorire l’innovazione del sistema produttivo del Biellese, qualificando il Distretto come centro di competenza di livello internazionale per le tecnologie del tessile e valorizzando le esperienze di certificazione della sicurezza delle produzioni (tessile e salute). Altri campi su cui concentrare l’attenzione riguardano l’innalzamento dei livelli formativi della popolazione, la costruzione di un distretto culturale che possa tradurre il valore aggiunto delle produzioni industriali tradizionali in maggiore immagine e creatività dell’intero territorio. Qualità e sicurezza : occorrono politiche per il riconoscimento del paesaggio in quanto contesto essenziale nella vita delle popolazioni, per il riconoscimento del ruolo dell’impresa agricola multifunzionale come presidio economico sociale ed ambientale del territorio biellese, per il consolidamento dell’offerta di prodotti turistici qualificati. Una attenzione particolare dovrà, inoltre, essere rivolta al governo della trasformazione di aree dismesse, dei vuoti urbani, delle aree degradate, all’insegna della qualità, della sostenibilità e della fattibilità. Accessibilità : l’obiettivo è l’ integrazione del Biellese nel sistema dei corridoi internazionali Lione-torino-venezia-lubiana e Genova-rotterdam (attraverso il collegamento alla autostrada A26 dei trafori tramite la connessione Masserano e Romagnano Sesia e in direzione della A4 con il collegamento a Santhià) Sostenibilità : miglioramento del sistema di gestione delle acque, della efficienza energetica, dei rifiuti, della qualità dell’aria. Equità ed efficienza : occorrono politiche per migliorare l’accesso ai servizi di base, per migliorare le condizioni di accoglienza del territorio, per le pari opportunità, l’integrazione delle categorie svantaggiate, la partecipazione dei giovani alla vita associata delle comunità locali. .  
   
 

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